Nei giorni scorsi ho riascoltato per caso Someone like you di Adele. Come scrissi molto tempo fa, quella canzone mi ricorda la mia ultima serata in Galles e quando la ascolto mi riempio di nostalgia. Canticchiandola e facendomi venire gli occhioni per i ricordi, ho realizazto che non vi ho raccontato davvero pochino di Beaumaris, in Galles. E direi che è proprio il momento di rimediare. Ora.
La prima ragione per cui molta gente viene a Beaumaris è per visitare il suo fantastico castello. Ancora una volta, il Re Edoardo I mostra il suo splendido gusto nello scegliere i luoghi migliori dove erigere le sue dimore. Un po’ come è successo a Caernarfon e Criccieth. In realtà il Castello di Beaumaris è un “non-finito”, è un’opera incompiuta dato che, proprio nel periodo della sua costruzione, scoppiarono le guerre di conquista verso la Scozia e il nostro caro Edoardo andò a tormentare il famosissimo William Wallace. I soldi finiro ma a Beaumaris rimase l’impronta di quello che potrebbe essere diventato un castello magnifico. Il perimetro è imponente, le mura sono totalmente percorribili e dai torrioni si gode un panorama a dir poco splendido.
Tra Beaumaris, che si trova sull’Isola di Anglesey, e il Galles c’è il Menai Strait che dal castello può essere osservato nel suo punto più vasto. Davanti a Beaumaris si vedono i monti della Snowdonia, spesso costellati da nuvoloni, a volte limpidi e brillanti come se fossero lì vicino. Beaumaris è piccola; una volta usciti dal castello ci metterete poco a percorrere la sua via principale. Abbandonatela per un po’ e dirigetevi verso il lungo mare. Anche questi è piccolo, non troppo immenso e il molo è stato restaurato da poco.
Da lì vi sarà possibile capire la potenza di una marea che risente del suo carattere oceanico. Da lì vi sarà possibile, se volete, mettervi a pescare i granchi per poi rigorosamente liberarli e riconsegnarli al loro ambiente naturale.
Beaumaris è placida, è bella, ti accoglie, ti abbraccia, ti tiene lì. E’ il punto di partenza perfetto per andare a vedere luoghi che vi ho già descritto: la bellissima Penmon Priory, ad esempio, senza dimenticare quell’incanto di luogo che prende il nome di Red Wharf Bay. Ma Beaumaris non è solo questo.
La sua chiesa, visitata dalla sottoscritta per purissimo caso, è un qualcosa di così storico da portare via. All’interno potrete trovare dei piccoli fogli esplicativi che vi racconteranno la storia di quel luogo di culto così legato ai pescatori del luogo e così radicato nella storia di un’isola, Anglesey, che merita di essere conosciuta in pieno. Beaumaris è uno di quei luoghi che propongono due alternative: o lo vedi in mezz’ora o decidi di conoscerlo in pieno e di volergli molto bene. Proprio come ho fatto io.
Se mai vi andrà di raggiungerla, arrivate a Bangor e poi prendete l’autobus da lì. Ce ne sono moltissimi e di solito sono quelli della linea nr.57. Quando scenderete dall’autobus, pensate un minutino a me. Mi riporterete lì ed io sarò felice.
Sono questi piccoli gioielli che rimangono nel cuore e ti segnano per sempre. Le grandi città, per quanto belle possano essere, non lasciano mai gli stessi ricordi dei piccoli borghi.
Sarà magia??
E' magia pura…
Mi sembra ancora di sentire mio figlio chiedermi: "mamma ma tu preferisci di più il Menai Bridge o il Britannia Bridge?" Io per arrivare in quel paradiso ci sarei andata anche a nuoto, pur non sapendo nuotare. In una settimana li ho attraversati entrambi una decina di volte, per non far torto a nessuno, all'andata l'uno e al ritorno l'altro. Il Britannia però ha qualcosa di speciale.
Graie Giovy per avermi riportata lì, ne avevo proprio bisogno.
Angela