
Perché Agosto è uno dei migliori momenti per visitare i Paesi Baschi? Per via dell’Aste Nagusia, una festa popolare che regala allegria e fermento alle principali città basche. Quando arrivai a Bilbao quel giorno di un lontano Agosto, mi sono goduta pienamente il Guggenheim e ho amato il continuo alternarsi tra cieli azzurri e nuvoloni tendenti al nero, cosa tipica del cielo in prossimità dell’oceano Atlantico. Metereologicamente parlando, Bilbao si avvicina molto di più a Londra che a Madrid. E anche in questo si sottolinea la grande differenza tra Baschi e Spagnoli. Se ben ricordate, un tot di post fa, vi dicevo che a Granada avevo avuto l’occasione di partecipare alle varie Sagre che si tengono in occasione del ferragosto.
La Spagna è molto cattolica e, come in molte zone della nostra Italia, Ferragosto non è la festa del Gavettone bensì una celebrazione religiosa dedicata a Maria. Anche in questo i Baschi si distinguono. Mentre tutta la Spagna è impegnata con la religione, loro lo sono con l’Aste Nagusia. Aste Nagusia, ovvero Semana Grande, festeggiamenti a go-go nati probabilmente dall’unione simbiotica di feste religiose e leggende popolari delle zone Basche. Narra infatti una storia della quale Bilbao è intrisa che una vecchia signora, brutta, cattiva, arcigna, insopportabile e chi più ne ha più ne metta si fosse, in qualche modo, impossessata della città. Tale brutta vecchiaccia era conosciuta col nome di Marijaia.
Per come me l’hanno raccontata (non ho trovato info che comprovassero la cosa) gli abitanti di Bilbao cercarono di scacciare questa stregaccia e il male che si portava dietro per una settimana. Poi ci riuscirono e la città fu salva.
In memoria di questa leggenda, la Marijaja viene bruciata alla fine dell’Aste Nagusia in segno di rinnovamento.
Mettetela come volete, l’Aste Nagusia è davvero un modo per far festa e stare allegri. Lungo la zona che si trova sulle rive del fiume, vengono allestiti stand su stand dove si vende da mangiare (molto), da bere (ancora di più) e il tutto a dei buonissimi prezzi. Una cosa che non manca mai all’Aste Nagusia di Bilbao è il camioncino che vende i panini col chorizo al sidro e delle fantastiche pinte di sidro.
La buonissima bevenda fatta con le mele è propria anche della tradizione Basca e spesso è più comune vedere un basco con una pinta di sidro piuttosto che con della birra e tanto meno con del vino. Io vi avverto: il panino col chorizo al sidro crea dipendenza assoluta da quella meravigliosa bontà. La sottoscritta che vi sta raccontando queste cose ogni tanto se lo compra un buon sidro (e poi adesso che arriva il caldo è altamente suggerito) e ci cucina a volte dentro un pezzettino di salsiccia per assaggiarlo col pane. La nostalgia creata da quel gusto è così grande che tornerei a Bilbao anche oggi. Panini e gastronomia a parte, una delle cose che mi chiedevo quel giorno passando di stand in stand era per che cosa raccogliessero fondi quegli stand.
Già … perché è molto chiaro fin dall’inizio del tour tra gli stand che ognuno di loro è lì per un motivo e ognuno di loro fa parte di qualche associazione locale. Per capire a chi stessi dando i miei sudati eurini dovetti impossessarmi di un libretto che indicava tutti gli stand e tutte le celebrazioni di quei giorni. Mi sentii un po’ stranita quando capii che il mio stand preferito era quello di un’associazione che si occupava del sostentamento delle famiglie dei militanti politici baschi in carcere. Quello di fianco si occupava della diffusione della lingua basca, quello dopo ancora si occupava del supporto legale dei baschi in carcere.
Insomma… se alle nostre sagre troviamo lo stand della squadra di calcio di nostro nipote o quello degli scout locali, a Bilbao bisogna mettere in conto che l‘Aste Nagusia ruota attorno alla “baschità” della città e della sua gente.
E quando dico baschità non voglio dire ETA. Voglio parlare di un sentimento che già vidi in pieno a Gasteiz che va ben oltre al semplice dire “io sono nato qui”. Si può arrivare all’Aste Nagusia di Bilbao per caso ma si andrà via sempre con un pezzo in più di quella magnifica città nel cuore. Si andrà via portando con se quel senso di appartenenza tutto particola che hanno solo quei popoli che, sulla carta politica, non possiedono Stati riconosciuti.
Mamma mia, Giovy, quanti ricordi culinari e non legati a Bilbao! Grazie per avermi fatto rivivere un'estate spensierata.
🙂 e grazie a te per avermi commentato! 🙂
Mi hai fatto venir voglia di assaggiare il panino e diventarne dipendente.
Anch'io, essendo davvero goloso, vorrei assaggiare il panino con chorizo… faaaame! 🙂
Bella storia! Non la conoscevo! Imparo sempre nuove cose qui da te 🙂
@MM: buongustaio!
@Niko: buongustaio anche tu!
@Claudia: Grazie … ed io ne imparo sempre una nuova da te! 🙂