Vi ho già detto più volte quanto eccezionale sia Potenza Picena, nelle Marche. Aggiungo questo post a sottolineare nuovamente quanto io adori quel posto e, soprattutto, la sua gente e ciò a cui è capace di dare vita. Nel centro del borgo storico, in una posizione pazzesca per godere del tramonto (e la foto qui sopra lo testimonia), c’è un luogo chiamato Groove Beer Bar. Un pub come tanti? Assolutamente no. Si tratta di un pub dove la birra è Regina e dove il Re si chiama Soffio. Gin Soffio. Di che tipo di gin si tratta e vale la pena di assaggiarlo? Visto che sono qui a scriverne, probabilmente avete già capito la risposta a questa seconda domanda.
Com’è nato il Gin Soffio
Ci dev’essere qualcosa di speciale nell’aria che si respira a Potenza Picena per concentrare così tante cose belle in un borgo così contenuto (e splendido, detta tra noi). Un gin che si chiama Soffio non può che nascere dal respiro di un posto così e dalla mente attiva e decisamente esperta di Tony Giorgini, proprietario del Groove Beer Bar. Quell’uomo non solo sceglie le birre giuste da proporre nel suo locale, ma ha voluto dare anche un’espressione tangibile o, passatemi il termine, gustabile dell’aria di Potenza Picena. Se c’è una cosa che adoro del gin (una sola?! Dai, Giovy, non scherziamo), in generale, è la sua capacità di raccontare un luogo. Ciò che si gusta, sia esso cibo o qualcosa da bere, dev’essere espressione di un luogo e un gin assume diverse caratteristiche a seconda delle botaniche usate. Non c’è un gin uguale all’altro e, proprio per questo, quando si ordina un Gin Tonic bisognerebbe sempre sapere quale botanica abbinare a diverse acque toniche. È così che si crea la magia e, se non si sa cosa dire, ci si affida a chi il gin lo sa fare o lo sa usare. Il Gin Soffio nasce per “far parlare” una botanica capace di raccontare Potenza Picena: il Paccassasso, una sorta di finocchietto selvatico. Espressione, diventare espressione, racconto, storia. È quello il momento in cui un superalcolico cessa di essere solo questo e diventa come una persona che si siede vicino a te e ti racconta dove sei e perché dovresti amare quel luogo. Senza questa magia, è puro alcol e basta.
Le botaniche del Gin Soffio
Dunque, andiamo un po’ sul difficile e parliamo delle botaniche del Gin Soffio. Lungi da me essere un’esperta della distillazione del gin: come molti di voi che mi state leggendo, sono una a cui il gin di alta qualità piace, proprio per le capacità che ho descritto nel paragrafo precedente. Se devo bere male, non bevo. Credo di aver passato da un po’ l’età del “bon tutto” e ammetto di apprezzare alla grande i prodotti di qualità. Forse anche questo vuol dire essere adulti. Tornando alle botaniche che danno vita al gusto speciale del Gin Soffio, tra di esse troviamo:
- Paccasasso, come connotazione territoriale principale
- Coriandolo, maggiorana, dragoncello
- Cardamono, pepe rosa e timo
Ovviamente, c’è il ginepro… senza il quale non sarebbe gin. Cosa dire a livello di gusto? Io credo sempre che la percezione – trattandosi qualcosa di sensoriale – sia altamente personale. L’idea che sta dietro a Soffio è quella di trasmettere il respiro del mare, che sale dalle onde, incontra le colline, il Conero e avvolge il Pincio di Potenza Picena, portandosi dietro la forte presenza del Paccasasso, erba così presente proprio in quel punto del borgo. Il profumo è fresco e c’è un leggero sentore salino che rende quel gin qualcosa di totalmente legato al territorio. Io non so che gusto abbia il Paccasasso isolato e non distillato: il nome scientifico di questa pianta è Crithmum Maritimum e, al di fuori della produzione del gin, viene usata per creme e cosmetici, date le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Si tratta di una sorta di finocchietto selvatico tipico della zona del Conero. Io non so se si possa assaggiare in purezza ma lo farei per capire ancora di più il suo apporto a un gin così speciale.
Dove assaggiare il Gin Soffio nelle Marche
Al grido di “I’m feeling supersonic, give me Gin & Tonic“, dovete fare tutti un giro a Potenza Picena… e mi sembra di avervi già elencato più di una ragione. Dove bere qualcosa a base di Gin Soffio? Semplicemente al Groove Beer Bar, nel pieno centro di Potenza Picena. Non importa sia inverno, estate o chissà che stagione. Voi andate lì e chiedete a Tony di consigliarvi. Poi, già che ci siete, vi fermate lì per qualche proposta gastronomica del pub e chiedete di nuovo come poter accompagnare il vostro pasto in modo adeguato. Pasteggiare a Gin Tonic non è male. Ve lo assicuro io. Il Gin Soffio si definisce East Coast Italian Gin e vuole essere – come già dicevo – il racconto di questo pezzo di Marche dove tanta bellezza è concentrata e dove tanta voglia di fare diventa realtà. Conoscere prodotti così fa bene come fa bene conoscere borghi così, con la propria gente che mette forza, impegno ed entusiasmo in progetti importanti come quello del Gin Soffio. Ovviamente, se dovete guidare, aspettate prima di salire in auto. Godetevi anche questo racconto di Potenza Picena e fatelo con la voglia di accogliere bellezza e tanto gusto. Dalla storia di prodotti così e dalle persone che li hanno generati c’è sempre da imparare. Almeno, per me, è stato così.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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