
Vitoria-Gasteiz è la seconda più grande città dei Paesi Baschi spagnoli, dopo Bilbao. Situata nel nord della Spagna, questa attraente città è spesso trascurata dai turisti a favore delle più famose San Sebastian e Bilbao (e non c’è nulla di male). E così stava succedendo anche a me. Mi trovavo nel nord della Spagna, catturata come poche altre volte dalla bellezza di Bilbao. Mi sono trovata lì, senza saperlo, per l’Aste Nagusia, la grande festa che anima i Paesi Baschi in agosto e durante la quale l’identità basca viene celebrata come in pochi altri periodi dell’anno. In una giornata di cielo coperto, non so perché, presi l’auto e decisi di andare a vedere come fosse quella città di cui sapevo così poco.
Un luogo che non ti immagini durante un viaggio in Spagna
Vitoria-Gasteiz è una città che non si immagina. Ma si vive. Se io vi dicessi “chiudete gli occhi e raccontatemi una caratteristica di Vitoria-Gasteiz”, in pochi saprebbero rispondermi. Dopo aver passeggiato in lungo e in largo per le sue vie, io ho in mente qualcosa di preciso: il suo centro storico con i suoi particolari balconi – detti miradores – che altro non sono che una versione basco-iberica dei bovindi presenti in molte città d’Europa. Vitoria-Gasteiz vide la luce nel VI Secolo con i Visigoti e, ben più parti, con Los Reyes Catolicos, prese i privilegi di città e iniziò a essere casa per attività e mercanti. Più bello era il tuo mirador, più importante eri. In città, oltre a questo, ci sono monumenti che si fanno ricordare, come la Cattedrale di Santa Maria, un esempio di architettura neogotica spagnola. La Plaza de la Virgen Blanca, la piazza principale della città, per me è stata come un piccolo teatro genuino a cielo aperto: sedersi lì, con un bicchiere di birra, a guardare la vita della città passarti davanti, è uno di quei “giochi” che rifarei viaggio dopo viaggio. Soprattutto in un luogo come la Spagna, dove le città vengono davvero vissute dai propri abitanti.

Mai sentito parlare della Pelota Basca?
Ma Vitoria-Gasteiz non è solo storia antica. Essa è anche una città moderna, con una forte vita e identità culturali. Io qui sono entrata in contatto con la lingua basca, cercando di decifrarla a modo mio e, ovviamente, non riuscendoci. Nel mio vagare per il centro, sono capitata vicino a un campo di Pelota Basca. Ho sorriso perché si trattava del comune “campetto” che si trova in tutti i nostri oratori o scuole, con la differenza – rispetto l’Italia – di essere, per l’appunto, di Pelota e non di calcio. C’erano dei ragazzini che giocavano e ho chiesto loro di spiegarmi regole e finalità. Dopo la terza spiegazione, mi sono persa ma ero felice di quello scambio così intenso. Chiesi loro cosa metterebbero al primo posto tra Pelota e calcio: la risposta è stata proprio la Pelota.
Il gusto dei pintxos
La terza, ma non di certo ultima, espressione di cultura basca che ho trovato a Vitoria-Gasteiz è quella gastronomica. La gastronomia basca è rinomata in tutto il mondo e Vitoria-Gasteiz offre una vasta gamma di ristoranti e bar dove poter gustare le prelibatezze locali. La città è famosa per i suoi pintxos, che spesso vengono considerati simili alle tapas spagnole ma sono davvero un qualcosa a sé stante. Un ottimo modo per rendersene conto è visitare Vitoria-Gasteiz il sabato, giorno in cui si tiene il Mercado de la Almendra, appuntamento che si tiene ogni settimana del Casco Historico (il centro storico) della città e dove non manca l’occasione di gustare i tipici pintxos baschi a dei prezzi proprio interessanti. Il mercato è solitamente attivo dalle 10.30 alle 15 ed è molto frequentato anche dalla popolazione locale.
La street art di Vitoria-Gasteiz e la sua anima sostenibile
Gli amanti della street art avranno di che vedere passeggiando per Vitoria-Gasteiz durante un viaggio in Spagna. Negli ultimi due decenni, questa città si è impreziosita di murales davvero spettacolari, anch’essi capaci di essere un’altra delle voci dell’espressione culturale basca. La presenza della street art a Vitoria-Gasteiz ha un vero e proprio nome: Itinerario Muralístico de Vitoria-Gasteiz. Nato da un collettivo artistico locale nel 2007, questo itinerario si impreziosisce anno dopo anno di opere davvero capaci di lasciare senza fiato tutti i visitatori. Colori, soggetti, capacità pittorica sono solo le prime cose che saltano all’occhio. In una giornata grigia, come quella che mi portò quella volta a Vitoria-Gasteiz, il colore non fu mai stato così presente. Oltre ai progetti di arte urbana, Vitoria-Gasteiz ha posto da anni grande importanza al ruolo della sostenibilità anche nel proprio sviluppo urbano. Nel 2012 è stata Green Capital Europea proprio grazie alla grande integrazione tra città, abitanti e ambiente. Parchi, sentieri pubblici per camminare ovunque, noleggio di bici (anche elettriche) e una rete di trasporto pubblico capillare sono solo alcuni degli aspetti green di questo luogo che, di verde, ha proprio l’anima. E anche l’ambiente circostante: le alture basche sono proprio vicine da raggiungere, nel caso vogliate allungare il viaggio!

Del perché tornerei a Vitoria-Gasteiz
Ora che ci penso, quel giorno fu proprio una sorta di apripista dentro la mia testa: mi legò ai Paesi Baschi come non mai e, anche oggi, non mi stanco mai di pianificare, immagina e sognare un viaggio che mi porti proprio in quella parte della Spagna, a conoscere di nuovo una città come Vitoria-Gasteiz: sa essere sempre nuova e sempre fedele a se stessa. Sa trovare espressioni nuovi per parlare di sé, con una lingua antica che mi affascina. Sa farsi assaggiare come i suoi pintxos. Sa conquistare. E questo basta.
Post pubblicato in collaborazione con l’Ente del Turismo Spagnolo
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