
Navi, galeoni, vascelli, drakkar e chi più ne ha più ne metta: dove trovarli? Ogni post che, in questo periodo, mi viene in mente, ha una sorta di leitmotiv di fondo (e Freud ne avrebbe da dire): c’è un qualcosa che mi porta in giro, mi fa evadere, mi porta via da qui. Ho sempre subito il fascino della navigazione: viaggiare sull’acqua è – in un certo qual modo – un volare sui generis e a me piace moltissimo. Se non fosse per i costi, prima o poi prenderei un transatlantico (ce ne sono ancora, ve lo assicuro) e me ne andrei dall’Europa a New York come si faceva cent’anni fa, senza strani incontri con gli iceberg, ovviamente. Al di là di questo, ciò di cui vi voglio parlare oggi ci porta dritti alla navigazione del passato. Quali sono i posti in cui andare per ammirare antiche navi o vascelli pieni di storia? Ve ne elenco alcuni.
Lo disse Coleridge…
S.T. Coleridge, un tempo, scrisse un verso che prima o poi finirà tatuato sulla mia pelle.
Day after day, day after day,
We stuck, nor breath nor motion;
As idle as a painted ship
Upon a painted ocean.
The Rime of the Ancient Mariner, 115-118.
Si tratta di un passaggio molto drammatico di quell’opera tanto bella e tanto significativa per me. Non solo per me. Gli Iron Maiden ne hanno fatto una canzone, tanto per dire. Al di là di questo, non so che cosa abbia quel verso da essersi impresso, fin dai tempi del liceo, in me, Ogni volta che vedo una barca (anche piccola) solitaria, io penso a quel verso. Anche se è fuori dall’acqua. Ho foto scattate in mezzo mondo alle quale ho dato, come titolo, quella frase e, prima o poi, le metterò tutte assieme per farne una sorta di mostra. Fosse anche presente solo dentro la mia testa. Navigare è volare ma è essere anche in balia degli eventi, per poi tornare a dominarli. SI tratta di una vera e propria lotta, presente nella storia dell’uomo da sempre. Basti pensare a Ulisse, alle sue tempeste, al suo desiderio di ritorno. Sarà per questo che è così affascinante per me. Di fronte a un’imbarcazione o una nave antica, io mi chiedo spesso come abbiano fatto gli uomini che la occupavano a fare così tanta strada. O, in certi casi, cosa hanno provato nel non farla. Ecco perché, quando trovo un museo legato alla navigazione, io ci vado sempre. Ora vi racconto alcune navi antiche che proprio tornerei a vedere di corsa.
Danimarca: le navi vichinghe di Roskilde
Il mio primo incontro con le navi antiche di Epoca Vichinga è stato a Roskilde, dove si trova un museo che non m stancherò mai di consigliare. Manco a dirlo, mi sono commossa al mio ingresso lì. Non mi stancherò nemmeno di dire di visitare Roskilde, a pochissima distanza in treno da Copenhagen, un luogo dove vedere il Medioevo danese e dove rendersi conto di cosa fosse, in realtà, Kattegat. Già, quella di Ragnar e soci. Le navi vichinghe di Roskilde sono le più antiche – usate per navigazione – imbarcazioni vichinghe arrivate fino ai nostri giorni e sono davvero qualcosa di speciale.
Inghilterra: le navi che hanno fatto la storia della Royal Navy a Portsmouth
Dai tempi di Enrico VIII ai giorni nostri, Portsmouth vanta la base operativa più importante della Royal Navy britannica, con tanto di Historic Dockyard da visitare. Le navi antiche contenute in quel bacino sono proprio tante e contano due super-star in assoluto, in quanto a imbarcazioni storiche. La prima è la Mary Rose – o meglio il suo relitto – la nave da guerra che affrontò i Francesi nella Manica nel nome di Enrico VIII e che non se vide proprio bene. Venne recuperata negli Anni ’80 e ora è una meraviglia da ammirare. La seconda imbarcazione che non si può scordare è la HMS Victory, ovvero la nave dell’Ammiraglio Nelson. Non una ricostruzione ma proprio quella vera. Ovviamente, l’Historic Dockyard vi mostrerà davvero tante perle, sulle quale si può anche salire!
Trentino: la canoa monoxile del Lago di Ledro
Arrivando sul Lago di Ledro e visitando il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, andiamo veramente indietro nel tempo. Ecco un museo – mi vergogno quasi a dirlo – che avevo sottovalutato e che mi ha detto e dato davvero moltissimo. Io subisco spesso il fascino della preistoria perché è stata, troppo spesso, considerata un’epoca senza ingegno e creatività quando non è mai stato così. Ci sono un sacco di esempi che si possono fare per smentire questa falsa concezione e ammirare la canoa monoxile del Lago di Ledro è uno di essi. Una canoa ricavata da un solo tronco di albero scavato. Probabilmente il metodo più antico per ricavare un’imbarcazione dal legno. Meraviglia pura.
Norvegia: le navi vichinghe che mi hanno fatta piangere
Ok, lo so, io piango sempre quando mi emoziono. Non faccio testo ma cosa volete farci? La nave di Oseberg è una delle tre navi funerarie vichinghe che si trovano nel museo loro dedicato a Oslo, in Norvegia. Sono navi funerarie ma non sono diverse da una nave capace di solcare i mari. Anzi, spesso le navi funerarie venivano prima messe in acqua e poi sotterrate in tumuli che le hanno preservate e portate fino ai nostri giorni. La nave di Oseberg è enorme ed è un qualcosa che toglie il fiato. Nel vederla davvero si può pensare a chissà che impresa, chissà che storia e chissà che vicenda possa aver vissuto.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Lascia una risposta