Avete presente Vignola? Quel nome mi fa pensare a tre cose: le ciliegie, una splendida rocca da visitare e la Torta Barozzi. Prima di venire a vivere in Emilia, conoscevo quel dolce solo per aver frequentato un po’ di trattorie lungo la Via Emilia, scoprendo poi che gli unici a poterla chiamare col suo nome erano proprio i creatori di quel dolce. Vignola è un luogo che, senza dubbio, merita. Qualche giorno fa, trasformando la mancanza di energia elettrica in casa nell’opportunità di farmi un giro, sono stata proprio da quelle parti. Se vi state chiedendo che cosa (e dove) mangiare in Emilia, andate oltre lasagne, tagliatelle, gnocco e tigelle: passiamo direttamente al dolce e andiamo a Vignola per assaggiare la Torta Barozzi, rigorosamente l’originale.
Qualche parola su Vignola: come arrivare e dove parcheggiare
Vignola è un paese con un sacco di storia che si trova a circa 25 chilometri da Modena, verso l’Appennino. Si trova proprio lungo la valle del fiume Panaro. Questo paese del modenese è conosciuto per l’alta qualità delle sue ciliegie. Ma non solo: la strada che vi porta a Vignola è ricca di acetaie (come l’Acetaia Malpighi) e la campagna circostante è proprio bella. Il centro storico di Vignola è piccolo e raccolto. Si gira tranquillamente a piedi, ovvero il modo migliore per conoscere un posto come Vignola. Ci sono due parcheggi grandi, a pagamento, dai due lati del centro. Uno dà su Corso Italia e l’altro è dietro la Rocca. Vi conviene parcheggiare lì e poi girare, per l’appunto, a piedi. Benché io viva nel modenese da 15 anni, non sono per nulla una voce autorevole su questa parte di Emilia. Cerco di fare del mio meglio e lo stimolo per conoscere meglio il territorio mi è arrivato dalla splendida guida scritta da Stefania Fregni, Modena Like Me. Compratela!
Vignola, la Barozzi e la Pasticceria Gollini
Il legame di Vignola con la Torta Barozzi portano un nome: Pasticceria Gollini. Questa pasticceria storica si trova in pieno centro (l’indirizzo è Piazza Garibaldi), sotto i portici lungo l’asse principale del centro storico, per l’appunto. La pasticceria è un luogo da vedere, a prescindere che siate interessati (ma dovreste) alla Torta Barozzi. Io ci ero passata da vanti svariate volte ma non sapevo cosa aspettarmi. Quando ho varcato la porta, mi è sembrato di oltrepassare lo stargate e anche solo per questo vale la pena di visitarla. Questo locale è aperto, a Vignola, dal 1886 e, da quel momento, è gestito dalla stessa famiglia. La Pasticceria Gollini ha un arredamento molto retrò. Splendidamente retrò, mi viene da dire. Dentro si può prendere un caffè e assaggiare i dolci prodotti in pasticceria e lo si fa al banco. Io avrei assaggiato di tutto, l’altra mattina, ma mi sono concentrata sulle due superstar della Pasticceria Gollini e di Vignola: la Torta Barozzi e la Torta Muratori.
Cosa mangiare a Vignola, in Emilia: la Torta Barozzi
Quando pensiamo agli ingredienti che danno forma a un dolce, solitamente iniziamo a elencare nella nostra mente elementi come le uova, il burro e la farina. Questo non vale, almeno per un ingrediente per la Torta Barozzi: questo dolce non ha la farina. Nel 1907 si celebravano i 400 anni dalla nascita di Jacopo Barozzi, detto il Vignola. Questo architetto del XVI Secolo è conosciuto per molte cose ma, dentro la mia testa, resterà sempre l’architetto del Palazzo Farnese di Caprarola, in Tuscia. Per dare un po’ di lustro a questo vignolese celebre, la Pasticceria Gollini (nella figura del suo fondatore, Eugenio Gollini Senior) inventò un dolce che, nel momento della sua prima creazione, chiamò Torta Nera, per il suo colore immensamente scuro. L’altro giorno, appena tornata da Vignola, stavo descrivendo il gusto della Barozzi originale a una persona e ho detto “sembra un buco nero di cacao“, per dare l’idea di quella speciale sensazione che mi dava in bocca. La ricetta della Torta Barozzi è segreta e, come se questo non bastasse, il nome è marchio registrato. Vi capiterà, infatti, che alcuni ristoranti in Emilia vi dicano che, per dolce, c’è una Torta in stile Barozzi. Questo è perché nessuno può usare il nome, tranne la Pasticceria Gollini. E, ovviamente, nessuno sa esattamente gli ingredienti e il procedimento di preparazione a parte loro.
Cosa mangiare a Vignola, in Emilia: la Torta Muratori
Ludovico Antonio Muratori è un altro vignolese celebre. Muratori visse nel XVIII Secolo e fu un importante archivista e storico di quel periodo. Per rendergli il giusto tributo, anziché far fare l’ennesima statua che non guarda nessuno, la Pasticceria Gollini ha pensato bene di creare un altro dolce senza farina, questa volta di colore opposto rispetto alla Torta Barozzi. La Torta Muratori venne creata nel 1930 e, proprio come la sua sorella dai toni più scuri, vanta una ricetta segreta e un nome registrato che può essere usato solo dalla Pasticceria Gollini. Gli ingredienti di base sono il burro, le uova e le mandorle ma non è dato di sapere altro, neppure il procedimento. Una curiosità su entrambe le torte: una volta cotte, vengono capovolte e tagliate con tanto della loro stagnola. Vengono servite così e vanno mangiate con una forchettina… o a morsi, a seconda di quanto famelici siete quel giorno. Le fette di torta costano intorno ai 3€ e qualcosa. Fate un giro a Vignola e arrivate giusti per fare colazione: ne vale assolutamente la pena!
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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