Ve l’ho detto che i post di questo periodo sarebbero stati – molto più che in altri momenti – un’indigestione britannica assoluta, vero? Prima di iniziare il post che state leggendo, ho fatto un super respiro, uno di quelli capaci di espandere i polmoni. Mentre lo facevo, ho ripensato a cosa abbia significato per me visitare Tintern Abbey in Galles. Ho pensato a quella parola greca – thauma – che ho scritta sulla pelle e a quella sensazione mista di meraviglia e terrore che mi piace mi appartenga un po’. Là, quel giorno di inizio marzo, ho provato esattamente uno stupore così grande e una sorta di senso di soggezione per la maestosità del luogo da non riuscire a capire nulla o quasi. Tintern Abbey è uno di quei luoghi che – ve lo dico – andrebbero visti proprio fuori stagione per regalarsi la grande opportunità di essere lì da soli.
Viaggio in Galles: come raggiungere Tintern Abbey
Nel sud-est del Galles, c’è una contea che si chiama Monmouthshire. Il nome forse vi riporterà alla mente Goffredo di Monmouth, il monaco responsabile di aver trascritto – secondo la visione del suo tempo – tutte le leggende legate a Re Artù che, come non mi stancherò mai di ricordare, è Gallese dalla testa ai piedi, spada compresa. Il Monmouthshire è una contea che ha davvero molto da dire e io l’ho sempre saputo ma non mi ero mai presa la briga di girarla. In quel giorno, dopo aver visto Tintern, ci ho lasciato praticamente gambe e piedi per poterne avere una minima idea. Tintern Abbey si trova nella Wye Valley, a metà strada tra le città di Chepstow e Monmouth. La Wye Valley è meravigliosa e lo si vede proprio dall’autobus che porta verso Tintern. Si tratta di un autobus di linea che collega le due città che vi ho detto prima. Sia che vi troviate in Galles (nel sud) che in Inghilterra (dalle parti di Bristol), raggiungete Chepstow. Poi fate la bella passeggiata in paese fino alla stazione dei bus e da lì prendete il bus nr.69. I biglietti si fanno a bordo. Trattandosi di una corsa extraurbana, vi costerà circa 6,50£ che potete pagare direttamente a bordo. Da Chepstow è un viaggio di poco più di una ventina di minuti. L’autobus viaggia una volta all’ora in un senso e una volta nell’altro. In alternativa, fate qualche pezzzo della Wye Valley a piedi: ne vale la pena!
La storia di Tintern Abbey
Tintern Abbey fu la prima abbazia cistercense del Galles e la seconda della Gran Bretagna, dopo quella di Rielvaux, che si trova nello Yorkshire. Queste abbazie furono volute da Re Enrico I, normanno, figlio di Guglielmo il Conquistatore. Visse in Francia per molto tempo ed entrò in contatto con l’ordine cistercense. Quello che dicono le cronache è che, una volta sul trono, spianò la strada perché vi fossero degli avamposti britannici per questo ordine. Le abbazie cistercensi erano costruite secondo gli stili dell’epoca ed erano maestose. La costruzione di Tintern Abbey inizò nel 1131 e si potrasse fino alla metà del 1300 quando arrivò la Peste Nera. La comunità di monaci presente che, fino a quel momento, contava circa 400 persone, venne decimata. L’ultima ora dell’Abbazia arrivò con regno di Enrico VIII e con la Dissolution, ovvero quel momento in cui il re decise di chiudere tutti i monasteri (proprietà della chiesa di Roma) e di requisirne i beni. Come vi ho già raccontato proprio parlando di abbazie britanniche da vedere, la Dissolution è il motivo che giustifica la grande presenza di abbazie senza tetto e in rovina in Gran Bretagna. Tintern Abbey restò lì ferma da quel momento (1536) senza sapere che sarebbero arrivati dei viaggiatori speciali a renderla celebre.
Perché Tintern Abbey è così famosa?
Perché Tintern Abbey è così famosa? Il merito (o la colpa, vedete voi), è del Romanticismo e di una tendenza tipica di quel periodo chiamata Rovinismo. Nell’estetica del vivere romantico (che non ha nulla a che vedere con l’amore) c’erano degli elementi diventati di moda: il sentimento di appartenenza nazionale. il rivedere miti antichi per dare vita a dei “sauvages” da adorare (pensata a Walter Scott con Wallace) e, tra tante altre cose, l’amore per le rovine di tempi antichi. Molti nobili faceva il Grand Tour in Italia (tipo Byron) per vedere i Fori Romani e rimanere estasiati. Assieme all’antichità nel nostro paese, luoghi come antiche abbazie andavano alla grande. Ci è voluto il grande Wiliam Wordsworth per rendere Tintern Abbey un luogo in cui tutti volevano andare: lui arrivò lì, vide l’abbazia, passeggiò nella Wye Valley. Tornò a casa nel Lake District e – ricordatevi sempre che Emotion Recollected in Tranquillity sono parole sue – scrisse un poema dedicato proprio al momento della sua visita. Wordsworth era uno tattico e tutti lo lessero. Come se questo non bastasse, arrivò anche il pittore JW Turner a rincarare la dose, mettendosi proprio a dipingere l’abbazia. Ma non è finita qui: gli Iron Maiden hanno ambientato qui il video di Can I play with Madness. Nulla è fatto a caso nella salda mente di Bruce Dickinson.
Cosa aspettarsi dalla visita a Tintern Abbey: qualche informazione pratica
Ho deciso che, in questo post, vi racconterò poco dei dettagli della visita. Il regalo più bello da fare a chiunque in un posto così è lo stupore quindi, prima del vostro viaggio in Galles e se decidete di visitare Tintern Abbey, studiate giuste quelle due cose che vi possano bastare come arrivare lì. E poi lasciate che sia Tintern Abbey a fare il resto. Quello che posso dirvi di ordine pratico è questo:
- Tintern Abbey è aperta per le visite tutti i giorni, dalle 9.30 alle 17. Fino alle 18 in estate
- Il biglietto di ingresso costa 8.30£ in inverno e 8.70£ in estate. Tintern Abbey è un bene amministrato dal CADW, l’ente gallese per la salvaguardia del patrimonio storico. Se siete membri del CADW, entrate gratis. Io ho fatto la tessera proprio durante questo viaggio: sommando le varie entrate ai beni CADW di quei giorni, sarei arrivata a un prezzo superiore alla membership annuale. Pensateci.
- Si può prenotare il proprio ingresso online: se il vostro viaggio si svolge in estate e, soprattutto il sabato e la domenica… fatelo!
- La zona dell’abbazia ha qualche scala ma ci sono rampe per rendere accessibile tutto il percorso.
- L’area monumentale è dotata di tavoli per i picnic e ci sono panchine in tutta l’area.
- C’è il bagno, giusto pochi passi dopo la biglietteria
- Il percorso è adatto a tutti ma meglio avere un paio di scarpe ben salde
- C’è la possibilità di riempire gratuitamente le borracce
- Se arrivate in auto, il parcheggio è a pagamento.
Davanti a Tintern Abbey c’è un bellissimo pub (di cui vi parlerò) e, nei dintorni dell’area dell’Abbazia, passano davvero tanti sentieri da percorrere.
Tintern Abbey, per me
Stupore. Quanto possiamo dire di conoscerne il limite? Io, arrivando a Tintern Abbey, ho capito che non avevo ancora idea di dove si fermasse il mio. Appena sono entrata nell’area, mi sono dovuta sedere perché le rovine di quell’abbazia così bella mi stavano quasi venendo addosso. Era tutto così maestoso da non essermi resa conto che la realtà fosse mille volte più potente di tutti i pensieri che avevo fatto su quel luogo. Ho girato tutti gli ambienti dell’abbazia con curiosità, leggendo ogni pannello e cercando di osservare tutto da più angolazioni possibili. Mi sono chiesta dove si fosse messo Turner a dipingere e mi sono chiesta dove si fosse messo Wordsworth a guardare quel luogo così mastodontico. Poi ho guardato attorno a me e ho capito che eravamo solo io e l’Abbazia e mi è venuto un brivido potente dentro al cuore. Ho gioito per quell’ennesimo regalo del mio viaggio in Galles. Visitare Tintern Abbey è stato un regalo grande. Sono sempre profondamente convinta che certi luoghi mantengano l’impronta delle vicende che li hanno segnati o che mantengano pezzi di anima dei grandi che li hanno osservati, sentiti, vissuti e amati. Wordsworth, quel giorno, era lì con me.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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