Comincio a raccontarvi il mio viaggio in Galles con il luogo che ho visitato proprio l’ultimo giorno: il St. Fagans National Museum of History. Di cosa si tratta? In poche parole, è un living museum, uno di quei luoghi che stavano per morire ma sono stati “congelati” per raccontare il passato di una zona, in questo caso di una nazione intera. Avevo letto un sacco su questo luogo ma, nei miei precedenti viaggi in Galles, non avevo mai avuto occasione di visitarlo. Che cosa si può vedere in un posto come St.Fagans e come organizzare una giornata da quelle parti? Ve lo racconto oggi,
Dove si trova il St.Fagans National Museum of History in Galles
Sain Ffagan, così si dice in Gallese. Il St.Fagans National Museum of History si trova a poca distanza da Cardiff, la capitale del Galles. Il paese in cui si trova è proprio St.Fagans, un luogo dove erano presenti davvero tante case storiche, capaci di raccontare la storia della nazione. L’idea di farlo lì è nata proprio per preservare le caratteristiche originali della zona. Il museo si raggiunge in modo molto facile da Cardiff: si può prendere l’autobus nr. 32, il cui capolinea finale è proprio davanti al museo stesso. Questa linea di autobus attraversa il centro di Cardiff. Le fermate da tener presente, nel centro di Cardiff, sono Wood Street, St.Mary Street e Cardiff Bridge. Il biglietto del bus, andata e ritorno, costa 4£: si fa direttamente sul bus e si paga, preferibilmente, con una carta contacless ma sono ammessi anche i contanti. Il biglietto equivale a un giornaliero: tenetelo con voi per tutta la giornata; non si sa mai che vi serva ancora. C’è, solitamente, un autobus ogni ora per andare e ogni ora per tornare.
Che cos’è il St.Fagans National Museum of History
Che cos’è questo museo? Quando scenderete dal bus, vi si presenterà davanti un edificio molto grande, dove c’è l’ingresso. Benché quell’edificio contenga delle gallerie espositive, il vero e proprio museo è all’aria aperta. Il St.Fagans National Museum of History è, come vi dicevo, un museo living museum, uno di quei luoghi in cui si racconta la storia di una zona, non con qualcosa esposto in una teca, ma mostrando la vita com’era in altri tempi. Il St.Fagans Musem traccia la vita del Galles dal neolitico fino al metà del XX Secolo circa. Ovviamente, ci sono delle zone che hanno preso vita perché ricostruite sulla base di indicazioni archeologiche mentre altre sono semplicemente preservate. Altre, invece, sono state letteralmente smontate dal loro luogo d’origine per essere portare lì e rimontante pezzo per pezzo. Il museo ha ricreato così una sorta di villaggio gallese, dove si anche delle attività come un panificio, una tea room, un chippy, un sarto, un fabbro e così via. Molte delle attività organizzano laboratori per gente di ogni età, per apprendere come si facevano certi lavori e per non perdere delle attività tradizionali come, nel caso del Galles, la fabbricazione dei Love Spoon in legno.
Cosa aspettarsi dal St.Fagans National Museum of History
Prima informazione fondamentale: il St.Fagans Museum of History è gratuito. Normalmente è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17 circa e ci possono essere delle aperture serali per degli eventi particolari. Di per sé, proprio perché gratuito, molta gente si reca a St. Fagans, soprattutto nel weekend, per passeggiare all’interno del parco. La struttura è davvero grande e potete acquistare una mappa all’ingresso per 50 centesimi. Fatelo perché vi aiuterà molto nella scoperta di questo living museum. Oltre a questo, all’interno del perimetro del museo ci sono davvero molti sentieri. Tutta la struttura è dotata di frecce segnaletiche dove sono anche indicate le distanze e gli eventuali dislivelli. Altra informazione importante: tutta l’area è adatta anche ai disabili. Cosa potete aspettarvi da un museo così? Di fare una passeggiata nella storia e di stare, allo stesso tempo, in mezzo alla natura. Last but not least, il museo possiede una fattoria in piena e normale attività: da quella fattoria arrivano la lana e molti prodotti alimentari serviti poi nel ristorante del museo. Ora, come sempre, vi racconterò di qualche pezzo del St.Fagans National Museum of History. Non tutto, altrimenti vi togliere il bello di scoprire un posto così.
Visitare il St.Fagans National Museum of History: le case antiche
Se volessimo proprio ridurre tutto ai minimi termini, vi potrei dire che il St.Fagans Museum altro non è che una raccolta di case antiche. Ma, ovviamente, non è solo questo. All’interno del parco ci sono case, soprattutto di zona rurale, di ogni epoca: tutte ristrutturate o preservate a dovere. A dire il vero, già arrivando con l’autobus ci si rende conto quando la zona circostante sia piena di antichi cottage e case degne di nota. Il museo nasce proprio per salvare alcune proprietà. Le case si raccontano con dei cartelli descrittivi che si trovano davanti a ogni abitazione. In molte di esse, sono previste attività e, ovviamente, si può entrare.
Visitare il St.Fagans National Museum of History: la Toll House
Ecco un esempio di edificio smontato e rimontato, per poterlo mantenere nel tempo: si tratta di una delle Toll House della città di Aberystwyth, un ufficio doganale che, per molto tempo, ha svolto il proprio dovere senza immaginare che prima o poi sarebbe finito una mezz’ora fuori Cardiff. Il punto è questo: questo edificio costituiva un elemento storico ma la città non avrebbe potuto mantenerlo in vita per la riqualificazione doverosa della zona in cui si trovava. Così, proprio come un oggetto prezioso da custodire, è arrivato al Museo di St.Fagans. Ed è, ovviamente, in ottima compagnia.
Visitare il St.Fagans National Museum of History: la community house dei minatori
La storia del Galles è fortemente legata con quella delle comunità di minatori che si sono sviluppate in molte zone del paese. La vena di carbone del Galles è una delle più produttive del mondo e, se le fonti energetiche non fossero cambiate, probabilmente le miniere gallesi sarebbero ancora aperte. L’attività mineraria, come in altre zone d’Europa, si è fermata verso la metà degli Anni ’80 o giù di lì, non prima di aver visto tempi durissimi, come quelli degli scioperi a oltranza raccontati da un film come Pride (O Billy Elliot, parlando di Northumberland) , per esempio. Uno degli edifici custoditi dentro il St.Fagans National Museum of History è un dopolavoro per minatori. Si tratta di un luogo chiave per la cultura gallese: all’interno di queste strutture si sono formati, per esempio, i cori maschili che sono ancora oggi un simbolo del Galles.
Visitare il St.Fagans National Museum of History: la fattoria
Adoro questa foto anche se non è nitidissima e perfettamente a fuoco. All’interno dell’area del museo, c’è una vera e propria fattoria in attività. In Galles c’è un detto per definire la nazione: Wales is a place where sheep overnumber people. Ed è vero: in Galles ci sono più pecore che numero di abitanti. Le vedrete ovunque e, dentro al St.Fagans Museum sono allevate per poterne lavorare la lana. Ma non solo. La fattoria produce verdura, miele e fila proprio la lana delle pecore di St.Fagans. Se vi piace lavorare a maglia, nello shop del museo ci sono i gomitoli da poter comprare. E anche il miele prodotto in fattoria.
Cosa e dove mangiare al St.Fagans National Museum of History
Il St.Fagans Museum of History è un luogo perfetto per fare un pic-nic: tutta la zona del museo è piena di tavoli o panchine da poter utilizzare quando ci si porta un pranzo al sacco. All’interno dell’area delle case storiche c’è una panetteria che vende Welsh Cake e biscotti. Accetta solo pagamenti in contanti. Oltre a questo, come dicevo qualche paragrafo fa, c’è un chippy che vende Fish&Chips e una tea room. Esiste anche un ristorante che prepara pietanze con gli ingredienti coltivati in loco. Io ho pranzato lì l’altro giorno: faceva freddino e avevo voglia di un pasto caldo come si deve. Ho scelto Faggots, Mash & Gravy… che ci stava proprio bene. Ve ne parlerò.
Il St.Fagans National Museum of History, per me
Quando sono arrivata all’entrata del museo e sono scesa dal bus, ero quasi convinta di aver sbagliato museo: ho visto davanti a me una grandissima struttura stile museo tradizionale e, dentro la mia testa, io mi ero figurata un’entrata diversa. Una volta acquistata la mappa, mi sono resa conto di essere in quel luogo di cui avevo sempre letto. Arrivavo da una settimana in cui non ho risparmiato piedi e gambe e – lo ammetto senza paura – ero un po’ stanca. L’idea di camminare ancora un bel po’, con quell’aria frizzante che strizzava l’occhio sia all’inverno che alla primavera, però mi esaltava e ho lasciato andare le gambe, fermandomi ogni volta che sentivo stanchezza. Era bello restare seduta su quelle panche in legno tanto comode e guardarmi attorno come se fossi dentro una storia, anziché solo alla Storia. Si capisce cosa dico, vero? Io, dentro St.Fagans, ci ho visto la storia della gente, le storie della gente. Ho immaginato chi poteva entrare nella Toll House o chi avrebbe mai portato una busta a spedire nell’ufficio postale che vedete qui sopra. Mi è successa una cosa simile solo al Black Country Living Museum, vicino Birmingham. Adoro i posti così. Vorrei 1000 posti così da vedere. Aggiungete a tutto questo la Natura in pieno risveglio: i narcisi – tanto cari all’identità gallese – già aperti e danzanti qua e là, i ciuffi di lana delle pecore qua e là, l’odore forte della torba e del legno, usati per scaldarsi, gli alberi pieni di gemme pronte a sbocciare. C’è qualcosa di magico in un posto così. Ecco cos’è stato, per me, il St. Fagans Museum of History. Diolch Anfawr! (non è una parolaccia… è il modo per ringraziare in gallese).
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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