Tempo fa sono stata protagonista di una conversazione che rasentava il surreale, che poteva essere uscita da un pezzo di teatro dell’assurdo, Aveva come protagonista il pudding e iniziava con il mio interlocutore che diceva “a me non piace il pudding” e io che rispondevo decisa “quale pudding?“. Continuava spiegando che pudding sia una delle parole inglesi più usate in ambito gastronomico, capace di descrivere cose molto diverse tra loro e pietanze dai gusti anche opposti. Sicché ho pensato che Più Pudding per tutti fosse un buon argomento per questo venerdì. Il Pudding è così presente nella vita di molti britannici da essere finito anche dentro The Wall dei Pink Floyd. Non so se mi sono spiegata. Cosa identifica con la parola pudding? Quanti pudding avete assaggiato in vita vostra? Quali non mangereste mai?
La verità, vi prego, sul Pudding

Se cercate la parola pudding tra i lemmi dell’Oxford Dictionary, troverete almeno 4 significati. Tutti gastronomici. Tutti capaci di raccontare qualcosa di diverso. A livello linguistico e storico, sembra che la parola approdi in Gran Bretagna all’epoca del Middle English, quindi tra l’Anno Mille e il XVI Secolo. Si dice che sia l’adattamento britannico alla parola francese boudin. Nulla di più probabile, visto che boudin, nel francese di quel tempo indicava il budello. Pudding venne quindi, in primis, usato per designare il Black Pudding, alimento che tra un po’ vi racconterò. Come si è arrivati, quindi a chiamare pudding anche qualcosa che si cuoce in forno e che si usa anche come companatico? Wikipedia cita ben 32 tipi diversi di Pudding Britannici. Mettetevi comodi perché vi sto per raccontare un po’ dei vari pudding che potreste incontrare durante un viaggio in Gran Bretagna. Giusto per fornire le giuste informazioni, va detto che pudding, di per sé, vuol dire (anche) budino.
Black Pudding

Il Black Pudding non mi piace. Ecco. L’ho detto. Lo si può trovare in versione gourmet, come quello che vedete qui sopra, come ingrediente di un piatto più elaborato. Lo si può trovare anche come elemento della tipica British o Irish Breakfast, così come può essere gustato come pietanza principale durante un pranzo o una cena. Il Black Pudding è, a tutti gli effetti, un sanguinaccio. Ci sono delle zone di produzione d’eccellenza come le Isole Ebridi Esterne e, in particolare, l’isola di Lewis dove si trova la piccola città di Stornowy. Anche il Lancashire vanta una grande produzione ma, dalla sottoscritta, non ne sentirete parlare. Se andate da quelle parti e lo mangiate, fatemelo sapere.
Yorshire Pudding
Guardate la foto del Black Pudding e guardate lo Yorshire Pudding. Si chiamano uguali ma sono due cose diametralmente opposte. Yorkshire Pudding, o meglio Yorkie per gli amici. Una delizia che ho imparato a fare grazie a una basicissima spiegazione di Jamie Oliver beccata in tv quasi per caso. Lo Yorkshire Pudding è un companatico: viene usato al posto del pane per accompagnare pietanze spettacolari come il Sunday Roast oppure un classico da pub come Toad in a hole. Insomma, dove c’è da pucciare… probabilmente salterà fuori un Yorkie a darvi una mano. Originario dello Yorkshire (ma va!?), questa pietanza è fatta di latte, uova, farina e un po’ di burro. Ho già raccontato la ricetta dello Yorkshire Pudding. Per me è perfetto anche come antipasto, magari per accompagnare un tzatziki o una crema a base di panna acida e, magari, erba cipollina. Se siete in viaggio in Gran Bretagna, lo troverete ovunque. Recentemente è nata anche la versione “street food” e alcuni food truck lo propongono come base per un sandwich pieno di cose buone. Se dovessi trovarlo in questa versione, non mancherò di dirvi come sia.
Bakewell Pudding

Bakewell è un piccolo villaggio, di quelli che sembrano usciti da una cartolina, e si trova nel cuore del Peak District National Park, tra le città di Manchester e Sheffield. Spero di poter tornare da quella parte dell’Inghilterra magari prima della prossima estate. A Bakewell, chissà come mai, alla gente piace fare dolci e, soprattutto, inventarseli. Lì è nata la Bakewell Tart, una torta che io adoro. Questa non va confusa con il Bakewell Pudding, che è un altro dolcetto nato per caso da quelle parti praticamente usando quasi gli stessi ingredienti della torta. L’origine di questo dolcetto fatto di pastafrolla, marmellata e coperto da un composto fatto di uova e mandorle (o anche di pasta di mandorle) è persa nei tempi ma quello che si sa per certo è che, in Epoca Vittoriana, la sua ricetta spopolava in tutti i libri di cucina che venivano pubblicati. Si dice che ne esistano almeno una decina di versioni diverse solo nella stessa Bakewell. Non so voi, ma io devo proprio andare ad assaggiare.
Sticky Toffee Pudding

Un altro pudding da gustare, l’origine del quale ci porta dritti non so dove in Gran Bretagna ma so quando: negli Anni ’70. C’è chi dice che lo Sticky Toffee Pudding sia nato nel Lake District. La cosa certa è che lo troverete praticamente nella lista dei dessert di un sacco di ristoranti, nonché sui menù di quasi tutte le pasticcerie della Gran Bretagna. Che cos’è lo Sticky Toffee Pudding? Si tratta di un dolce fatto di pan di Spagna al cioccolato che viene servito con un salsa, solitamente tiepida, al caramello. A me piace molto ma, di solito, faccio sempre fatica a finirlo perché è davvero dolce.
Sussex Pond Pudding

La prima ricetta ufficiale (trascritta, direi) del Sussex Pond Pudding venne ritrovata in un ricettario della Regina Anna, regina consorte nel XVII Secolo. Questo dolce è fatto di un impasto simile a una pasta sfoglia (ma non è pasta sfoglia) condita con tantissimo burro e cotta rigorosamente al vapore. Io l’ho assaggiato una sola volta: mi è piaciuto molto il gusto ma mi è sembrata strana la consistenza. Strano è anche il suo nome. Esso richiama la regione del Sussex (la zona in cui si trova Brighton, per esempio), da dove si dice che questo dolce arrivi. Al di là di questo, vi posso dire che è diffuso anche nel Kent, regione che confina col Sussex.
Christmas Pudding

Concludiamo questo viaggio nel mondo del pudding con il Christmas Pudding. Praticamente una superstar del periodo natalizio e presente in un sacco di film, serie tv e anche in un racconto di Agatha Christie con protagonista Poirot (The Adventure of the Christmas Pudding and a Selection of Entrées). Così protagonista che… ops, stavo per fare spoiler. Tornando a parlare del dolce, vi posso dire che il Christmas Pudding si inserisce in tutti quei dolci pieni di un sacco di cose, tipiche del periodo di Natale. Pieni di burro, pieni di frutta secca, pieni di qualsiasi cosa. Il peso specifico del Christmas Pudding è pari a quello del piombo, prima di essere mangiato, va fatto flambé perché contiene una buona quantità di liquore. La tradizione vuole che vi si nasconda dentro una moneta.
Lascia una risposta