Lo sapevate che, a Edimburgo, esistono davvero un bel po’ di musei gratuiti, vero? Uno dei miei preferiti è la Scottish Nation Portrait Gallery ma il National Museum of Scotland si avvicina molto alle mie preferenze. Ci siete mai stati? Io – lo ammetto senza problemi – non l’avevo mai considerato e non so perché, visto che custodisce una delle cose che avrei sempre voluto vedere in vita mia. A fare buona compagnia a questa “cosa” che vi racconterò in questo post c’è, per esempio, la Pecora Dolly, il primo essere vivente clonato a questo mondo. Il National Museum of Scotland di Edimburgo è un qualcosa di davvero molto grande e mette in mostra oggetti e arte per tutti i gusti. Oltre a questo, vanta una delle terrazze con la vista più bella di tutta Edimburgo. Non andateci quando c’è tanto vento, però!
Dove si trova il National Museum of Scotland e come visitarlo
Il National Museum of Scotland si trova a brevissima distanza a piedi dal Royal Mile. Il suo indirizzo esatto è Chambers Street. Praticamente la occupa tutta. Siamo nella zona in cui si trovano molti edifici delle facoltà dell’Università di Edimburgo. Una di quelle strade in cui i turisti non passano proprio in quantità enormi, benché molti autobus Hop on Hop Off facciano tappa proprio davanti al museo. Questo luogo è aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 17 e l’entrata è assolutamente gratuita. Ci potrebbero essere delle esposizioni temporanee particolari che potrebbero richiedere un biglietto a pagamento ma, per l’appunto, si tratta di un’eccezione. Tutta la collezione permanente del museo è visitabile gratuitamente. Il museo è completamente accessibile e ha una caffetteria dove mangiare e bere qualcosa. Non si offenderà nessuno se entrate per vedere una cosa soltanto oppure se varcate le sue porte per fare pipì.
Cosa aspettarsi dalla visita al National Museum of Scotland a Edimburgo
Questo museo è bello sia nelle cose esposte che nello spazio espositivo. Prima cosa: è enorme. Sicché è meglio che vi informiate prima sulle cose da vedere. Al suo interno c’è di tutto: dall’archeologia alla botanica, passando per la moda e approdando all’ingegneria. All’ingresso potete prendere una mappa che vi spiegherà esattamente dove cercare ciò che volete vedere. All’interno delle sale c’è del personale con un gilet viola: sono i volontari del museo e a loro potete chiedere tutte le informazioni di cui avete bisogno. Io, per esempio, non riuscivo a trovare ciò per cui ero entrata nel museo. Le sezioni del museo sono organizzate sia per tema che per periodo. Vi racconto giusto un paio di sezioni e poi vi svelo perché ero lì.
National Museum of Scotland: il passato della Scozia
La Scozia ha una storia davvero potente e lunga. Il National Museum of Scotland di Edimburgo custodisce moltissimi manufatti, soprattutto dei tempi molto antichi. Qui troverete alcune delle pietre votive dei Pitti, così come le prime croci cristiane della Scozia, pronte a portare ancora i segni del paganesimo. Ci sono tante cose appartenute a Mary Stewart, per esempio. Se siete appassionati della storia di Robert The Bruce, lì dentro troverete pane per i vostri denti.
National Museum of Scotland: uno sguardo alla tecnologia e alla scienza
Le sale espositive del National Museum of Scotland di Edimburgo sono proprio tante come tanto è stato il contributo della Scozia al mondo della Scienza, dell’ingegneria e della tecnologia. Ci sono delle sale in cui si possono fare anche degli esperimenti e ce ne sono di prettamente dedicate alle attività per i bimbi, sia da fare assieme a loro che dove lasciare che vengano intrattenuti da animatori e personale presente appositamente per loro (guardate il calendario per vedere gli eventi). La Scozia, per esempio, è stata terra di grandi ingegneri in Epoca Vittoriana. Se l’argomento vi interessa, fate un salto anche al V&A Dundee: altro museo gratuito interessante.
Le mostre in corso al National Museum of Scotland nel 2023
Fino a Maggio del 2023 c’è una mostra interessante (almeno per me) al National Museum of Scotland di Edimburgo: è dedicata al mondo del Doctor Who e si chiama Words of Wonder. L’ingresso per questa mostra costa 12£ e mi dicono che ne valga davvero la pena. Quando sono arrivata al National Museum of Scotland di Edimburgo la mostra era in allestimento (avrebbe aperto il mese dopo la mia visita) ma io ero felice come una bimba a Natale (forse di più) perché un vero Dalek era stato messo nella sala principale del museo. Vi dico solo che, non sapendo che fosse lì, sono arrivata a commuovermi.
Perché sono entrata al Museum of Scotland di Edimburgo
La mia migliore amica mi ha consigliato di visitare quel museo e io, stupidamente, non ricordavo fosse il luogo in cui erano custoditi gli Scacchi di Lewis. Avete presente? L’isola di Lewis è stata meta di un mio viaggio un po’ di anni fa: si tratta dell’isola principale delle Ebridi Esterne, un mondo lontano e meraviglioso da girare pezzo per pezzo a piedi. Nel 1831, un McLeod (sì, come Duncan, l’Highlander. I McLeod sono tipicamente il clan dell’Isola di Lewis, oltre che della zona del Loch Shiel) trovò un set di scacchi molto antico nel terreno sabbioso di una parte dell’Isola di Lewis. Il tempo li aveva dissotterrati e chissà com’erano finiti lì. Si rivelò fin da subito un tesoro, per vari motivi. In primis, per il materiale: sono intagliati nell’avorio di tricheco e di balena. In secondo luogo, perché sono il set di scacchi medievali meglio conservati al mondo. Secondo alcuni studi, questo set di scacchi è perfettamente vichingo ed è una testimonianza dei probabili scambi culturali e commerciali tra gli uomini del nord e le isole Ebridi Esterne. Risalgono al XII Secolo e sembra arrivino da Trondheim, in Norvegia. Passarono di mano in mano anche dopo il loro ritrovamento e poi furono portati prima al British Museum e poi riconsegnati alla Scozia e posti dove si trovano ora. Questi scacchi sono stati ispiratori di una trilogia di libri scritti da Peter May. Si tratta di gialli e non hanno a che fare con i vichinghi. Vale la pena di leggerli come vale la pena di entrare al National Museum of Scotland anche solo per ammirare gli Scacchi di Lewis. Io non riuscivo a trovare la loro teca ma, quando mi ci sono trovata davanti, mi sono nuovamente commossa. Sono una meraviglia! Il bello dei musei gratuiti in Gran Bretagna (e sono tantissimi) è anche questo: entrare, guardare una cosa, commuoversi e poi andare a prendere un tè in caffetteria. Questo è un qualcosa che adoro allo follia!
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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