Qualche giorno fa, nelle mie stories su Instagram, vi ho raccontato di quello che mi è stranamente accaduto al Duke of York di Belfast. In poche parole, non sono potuta entrare per via del fatto che indossassi dei leggings. No worries: la cosa si è risolta, come poi vi racconterò. Dopo aver pubblicato le stories che raccontavano questa strana vicenda, mi sono arrivate alcune domande che chiedevano come comportarsi al pub e quali siano le cose da sapere. Il pub è un vero e proprio micromondo e non è un semplice bar o ristorante dove andare a bere qualcosa. Ci sono, per davvero, delle regole. Si tratta di cose semplici ma che è bene sapere. Ve ne parlo oggi.
Spiegone storico sui pub
Pub è la parola accorciata per Public House. Questa dicitura apparve in Gran Bretagna nel XVII Secolo. Prima di quel momento, si era soliti usare il nome diretto del luogo o, per esempio, la semplice parola Inn (per dire Locanda). La caratteristica di una public house è quella di essere aperta senza necessità di membership (a differenza dei club che erano prerogativa dei nobili) e di poter servire alcolici da consumare al proprio interno. Il publican è il gestore (e potrebbe essere anche il proprietario ma non sempre è così) del pub e ha delle possibilità – garantite per legge – che spesso non si rivedono in modo paritetico nei locali di altri paesi, Italia in primis. Per esempio, il publican può bandire la gente dal proprio locale. In molti pub, entrando, vedrete degli articoli di legge scritti sopra la porta: sono quelli che danno al publican questo diritto. Se vi intriga il mondo del pub e volete unirlo a un gran bel libro (che vi dia anche dei gran consigli per viaggiare in Gran Bretagna) io vi consiglio Isole, incontri, pub … soprattutto pub di Ian Marchant. Un libro ironico, che scorre davvero come una pinta di Real Ale e che insegna tanto sul cosa sia un pub per chi nasce, cresce e vive in qualche parte della Gran Bretagna o delle Isole Britanniche. I pub oggi (non tutti ma moltissimi) sono protagonisti di un movimento chiamato CAMRA che, da decenni, si propone davvero tante cose: in primis, evitare che i pub vengano assorbiti dalle grandi compagnie di birre commerciali. CAMRA si prefigge anche di sostenere la produzione di Real Ale locale.
La storia dei pub: i nomi
Perché i pub si chiamano con i nomi di duchi, di animali o ce ne sono alcuni che si chiamano King’s Head o Queen’s Head? Il nome di un pub racconta tanto sulla sua storia. Ci sono dei criteri veri e propri per battezzare un pub e io trovo sia qualcosa di molto interessante.
- Se il pub è di campagna ed è legato ai possedimenti di un dato Lord, quel pub prenderà il nome della famiglia che possiede quella terra o riporterà il titolo nobiliare della famiglia con l’aggiunta del suffisso Arms. Pensate a Downtown Abbey. Il pub del villaggio dove si trovano tutti i possedimenti si chiama The Grantham Arms, perché il possidente è Lord Grantham. Perché “arms”? Perché in tempi antichi, molti pub erano il luogo in cui le truppe al servizio di quel dato nobile si riunivano.
- Se il pub è legato a una particolare fazione politica (succedeva in passato), il suo nome esprimeva una data opinione sul governo del tempo. Molti pub, per esempio, si chiamano The Swan perché il cigno è un animale reale e rappresenta la monarchia. Chiamarsi così voleva dire essere profondamente fedeli alla Corona.
- Al tempo di Cromwell, molti pub hanno cambiato nome diventando “King’s Head” per esempio. Perché? Perché la testa del re cadde davvero durante la rivoluzione di Cromwell.
- Alcuni pub portano nomi legati a qualcosa di tradizionale della loro zona. The Goat Major, per esempio, è un pub storico di Cardiff e si chiama così perché, da tempo immemore, è il luogo in cui il Goat Major (è una carica dell’esercito gallese) va a prendere la birra.
- Altri pub portano nomi di personaggi illustri: solitamente sono Lord di qualche genere ma non mancano gli omaggi agli scrittori. Uno dei miei pub preferiti di Edimburgo è il Conan Doyle, chiamato così perché si trova in quella che era la casa di Arthur Conan Doyle. Se, invece, passate da York, non perdetevi il Guy Fawkes Inn. Occupa proprio la dimora di Guy Fawkes.
Come ci si comporta al pub? Ecco qualche informazione
Quindi… come ci si comporta al pub? Quello che sto per scrivervi vale fino a prova contraria. Nel senso che potrebbero cambiare le leggi e anche le consuetudini. Partiamo, ora, dai fondamentali: il pub non è un bar o una caffetteria quindi apre ad ora di pranzo. Spesso alle 11 ma più frequentemente alle 12. Il pub chiude intorno alle 23 durante i weekdays mentre tiene aperto fino alle 01 (ma potrebbe essere anche mezzanotte) durante il fine settimana. Ecco il mio personale vademecum da pub:
- Iniziamo dall’ingresso: ci sono delle condizioni di dress code che devono essere prese in considerazione. No, nulla a che vedere con i miei leggings. Al pub non si entra se si indossano maglie o qualcosa che riguarda le squadre sportive. I “colori” di una squadra non si indossano al pub per evitare casini e risse. Potreste essere lasciati fuori (o fatti gentilmente accomodare fuori) se indossate qualcosa che riguarda la fede sportiva, di qualsiasi sport. Nel caso di una sciarpa o un berretto, basterà che lo togliate prima di entrare e lo mettiate in tasca o nello zaino.
- Una delle prerogative del pub è quella di ordinare al banco e pagare subito. Ci sono delle eccezioni ma sono, per lo più, messe in atto per facilitare viaggiatori e turisti. Quindi, se vi sedete a un tavolo e nessuno viene a prendere l’ordinazione, va bene così. Siete voi che dovete alzarvi e ordinare al banco.
- Dopo la pandemia, anche i pub tendono a preferire i pagamenti elettronici: appena ordinate, vi verrà mostrato il pos e pagherete contactless.
- Una volta consumata la vostra birra, è buona educazione riportare il bicchiere al banco: o ordinate un’altra birra o salutate cortesemente e uscite dal pub.
- Non tutti i pub ammettono l’ingresso di minori di 18 anni: questo è perché, all’interno del locale, si vende alcool. Ci sono davvero tantissimi pub “family friendly” ma potreste anche non trovarne di questo genere. È la legge e il publican può decidere di non far entrare bimbi e ragazzi fino a 18 anni.
- Per i motivi di cui sopra, quando andate al pub portatevi sempre un documento: se dovessero avere dei dubbi sulla vostra età, almeno potrete dimostrare quanti anni avete.
- Il publican ha il diritto di allontanarvi dal pub, nel caso siate troppo ubriachi o molesti verso il resto della clientela.
- Prima della chiusura, al pub si suona una campanella: è il segno che si può ordinare l’ultimo giro. Potete restare a consumarlo fino alla chiusura (e senza fretta) ma quella sarà la vostra ultima occasione per ordinare.
- Per quanto riguarda il cibo, sappiate che molti pub offrono cibo dalle 12 alle 21 circa ma non sempre è così. A volte, ci sono cucine che chiudono intorno alle 14. Informatevi bene se non volete restare a digiuno.
Qualche consiglio su cibo e bevande al pub
Avete dei dubbi sul cibo da ordinare al pub o su quello che volete bere? Spesso, quando ci si avvicina al banco del pub, non si hanno le idee chiare. Nessuno vi metterà fretta: potete tranquillamente dialogare con chi sta dietro al bancone e chiedere delucidazioni su ciò che offre quel dato pub. Qualcosa da tenere presente:
- Al pub sono molto attenti alle allergie alimentari: se solo avete mezzo fastidio, ditelo al momento di ordinare.
- Avvertite anche nel caso non vi piaccia qualcosa che è previsto far parte della vostra pietanza: meglio chiedere di non metterlo che avanzarlo e lasciarlo lì.
- Per la birra, se non conoscete ciò che è indicato nelle etichette delle varie spine, chiedete di assaggiare: è una prassi comune al pub. Vi verrà spillata una quantità sufficiente per un assaggio e per capire se quella birra fa per voi. Non temete di chiedere.
- Il cibo che si serve al pub è tipicamente britanno o irlandese, a seconda di dove vi troviate. Approfittatene: si tratta di gusti e tradizioni diverse dalle nostre ma che costituiscono la vera essenza della terra che state visitando.
- Veniamo ora alla questione spinosa del galateo da pub: pinta o mezza pinta? Qui potremmo discuterne ore. Dunque, una regola non scritta del comportamento di queste parti del mondo vorrebbe che alle donne fossero servite sempre mezze pinte. Non importa quante: non è una questione di quantità quanto di decoro. La mezza pinta è più polite. A me importa poco, ve lo dico. Ordino e ho sempre ordinato la full pint e pazienza. Una volta, in uno sperduto pub del nord del Galles, lungo la Llyn Peninsula, mi è stato fatto notare che stavo ordinando una pinta. Ma ho sorriso e basta.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Bellissimo e molto interessante questo post Giovy. Ho scoperto tante cose che in realtà non sapevo sui pub inglesi. Come sempre, grazie!
Mi fa molto piacere! Prima o poi ci andiamo insieme in un gran pub britannico o irlandese.
STUPENDO GIOVY!! non vedo l’ora di tornarci anche io
Grande Carly e grazie per essere passata di qui!