
Vi ho già raccontato di quelle che, secondo me, potrebbero essere le montagne da fotografare almeno una volta nella vita. In questa lista di “almeno una volta nella vita” ci metto anche alcuni laghi. Non so come mai subisco il fascino dei laghi: quando vivevo in Svizzera, una delle cose che più mi rendeva felice di essere lì era la presenza del lago. I laghi hanno ispirato scrittori e poeti. Non voglio citare solo William Wordsworth o Coleridge ma c’è anche Lamartine, poeta romantico francese, che si è fatto riempire il cuore dal Lac du Bourget. Questo post, ovviamente, è un “per me”. Come scrivo spesso, la percezione del mondo è davvero un qualcosa di soggettivo, così come il senso del viaggio è un’emozione totalmente ad personam. Ecco, quindi, i laghi da fotografare almeno una volta nella vita, per me.
I laghi da fotografare almeno una volta nella vita: le mie motivazioni
Meglio iniziare dalle motivazioni: ci sono i laghi da fotografare per il loro colore, quelli che sono speciali perché incorniciati da qualcosa di particolare. Ci sono quelli che mi allargano il cuore. Ci sono quelli che sembrano un quadro di chissà quale pittore. Queste sono le mie motivazioni nel creare questa lista di laghi perfettamente fotografabili. I luoghi in cui vi porterò saranno:
- Un pezzo di Scandinavia che mi è rimasto nel cuore
- Un po’ di Gran Bretagna non può mancare
- C’è anche un pizzico d’Africa a fare da protagonista
- L’Italia, ovviamente, c’è. Con tanto di indicazione del punto dove fotografare
Partiamo?
Laghi da fotografare almeno una volta nella vita: Lago Päijänne, Finladia

Tra le città finlandesi di Lathi e Jyväskylä (che si pronuncia Iuvaskula) c’è un lago dalla forma stranissima e spesso interrotto da isole che non sanno di essere tali. Si chiama Lago Päijänne e io l’ho visto un sacco di anni fa. Ne mantengo un ricordo pazzesco, uno di quelli che ti si fissa nell’anima e non ti lascia più. In una certa zona del lago, c’è una città che si chiama Asikkala. Io approdai lì per caso e proprio lì mi misi a scrivere una pagina di uno dei miei diari di viaggio. Ad Asikkala c’è una sorta di ponte da cui si puà guardare il lago. Io lì feci una foto e poi rimasi a guardare una barca a vela che navigava solitaria. Sembrava andare incontro a una nuvola che sembrava bassissima e, per qualche illusione ottica, pareva galleggiasse davanti a me. Io provai una serenità che sento ancora ora, mentre scrivo di quel ricordo.
Laghi da fotografare almeno una volta nella vita: Buttermere, Inghilterra

Ho messo Buttermere in un sacco delle mie liste di viaggio: lì, per esempio, c’è un albero che vale la pena di fotografare. Buttermere rimane una delle tappe obbligate di ogni viaggio nel Lake District, nel nord-ovest dell’Inghilterra. Mere è il suffisso che viene aggiunto al nome delle località, per indicare il lago di quella località. Questo, ovviamente, in quel pezzo di Gran Bretagna. Buttermere è pace e impeto allo stesso tempo. Buttermere è davvero, in non troppo spazio tutto esplorabile a piedi, un condensato di Lake District. Bello da non saperlo definire.
Laghi da fotografare almeno una volta nella vita: Faakersee, Carinzia, Austria
In questa foto lo vedete in lontananza. Perché ho scelto questa foto? Perché non voglio spoilerare troppo il colore di questo lago che, in primis, potrebbe essere un motivo per andare fino in Carinzia a goderselo. Dico “goderselo” anziché vederlo e basta perché il Faakersee è davvero un lago in cui buttarsi e nuotare. In estate, ovviamente. I laghi della Carinzia sono qualcosa di speciale in quanto a temperatura dell’acqua e il Faakersee è speciale anche in quanto a colore dell’acqua. Più unico che raro. Piccolo warning: in settembre, durante un particolare fine settimana da verificare online di anno in anno, la zona del Faakersee è la protagonista del più grande raduno di Harley-Davidson d’Europa.
Laghi da fotografare almeno una volta nella vita: il Lago Rosa, in Senegal

Usciamo dall’Italia e approdiamo in Africa, in Senegal per la precisone. Il Lago Rosa si chiama Lago Retba e si trova poco più a nord di Dakar, la capitale del paese. Per un sacco di tempo è stato la scenografia dell’arrivo della Paris-Dakar, il famoso rally. Ora è in lizza per entrare nel Patrimonio dell’Unesco e si sta cercando di tutelarlo molto di più. La sua caratteristica è il colore rosa dell’acqua. Questo lago è una salina naturale e le sue acque contengono un alga che dà quel colore al suo fondale. Il lago non è profondo: ecco perché l’acqua sembra rosa. Da vedere. Quando ci sono andata io, portavo gli occhiali con una montatura nera. Chissà come verrebbero bene le foto ora che porto la montatura rosa.
Laghi da fotografare almeno una volta nella vita: il Lago di Garda, dal sentiero Nago-Torbole
Dove si possono fare delle foto grandiose a un lago grandioso come il Garda? Sicuramente dal sentiero Nago-Torbole, passeggiata bellissima da fare anche in autunno. Questo sentiero collega Nago, in alto, con Torbole, sulle rive del Lago. Si percorre in poco tempo (in discesa) e dona delle bellissime viste sul lago. Se volete il meglio dalle vostre foto, andateci in modo da poter cogliere l’ora del tramonto, come è successo a me.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
a Buttermere spero di esserci quest’estate (sarà al 90% UK ma stiamo ancora valutando un po’ di possibilità)!
Il Garda lo adoro da qualsiasi angolazione possibile, ormai un pezzo di cuore! E che dire della Finlandia, quei paesaggi vicino all’acqua sono unici e magici. Mi ricordo di una volta ad Helsinki, camminavo in un paesaggio molto simile (pur essendo a due passi dalla città, incredibile) e a un tratto incontro un signore che mi dice “siamo fortunati ad essere qui, no?” E guardando quella meraviglia non ho potuto che dargli ragione. Pace assoluta.
E io non vedo l’ora tu sia di fronte al Buttermere.
Grazie anche per il tuo ricordo finlandese: a me piacerebbe tornare là per vedere se, quei luoghi, mi regalano ancora la serenità di tanti anni fa.