Qualche giorno fa mi hanno chiesto che cosa abbia di speciale Manchester, per me. Ho fatto addirittura una puntata del podcast su questo argomento. Come se ciò non bastasse, ho scritto un post intero su quello che amo di Manchester (e dovrei aggiornalo di giorno in giorno). Mi sono resa conto, proprio parlando della città, che una delle sue caratteristiche che più apprezzo è il fatto di essere stata casa, anche se a volte temporanea, di molti scrittori e pensatori. Pensandoci, mi è venuto in mente un itinerario di viaggio da fare quasi tutto a piedi (c’è un piccolo pezzo in bus alla fine) per scoprire la Manchester degli scrittori: le loro opere, le loro vite, la passione che li ha mossi per tutta la vita sono le nostre guide di viaggio per conoscere, come se fosse la prima volta, Manchester e la sua bellezza.
Itinerario di viaggio per scoprire la Manchester degli scrittori
Per seguire questo itinerario durante il vostro viaggio in Inghilterra, partiamo dal mio amato Northern Quarter di Manchester, un luogo dove si mescolano tante storie e tanti destini. Da lì, a piedi, andremo fino al centro cittò dove troveremo biblioteche e alcuni monumenti che raccontano per bene l’Epoca Vittoriana, periodo chiave (seppur non l’unico che toccheremo) per questo giro a piedi della città. Dal centro risaliremo verso il nord della città e arriveremo fino alla zona di Angel Meadows. Una volta lì, possiamo raggiungere Manchester Victoria e prendere i mezzi pubblici fino all’ultima tappa che – ve lo dico – è oltre la zona indicata dalla cartina. Il mio consiglio è quello di prendervi un giorno per questo giro: per mangiare e bere una birra, io suggerisco di restare nella zona della City Hall. Lì c’è The City Arms per la birra e un sacco di ottimi pub e caffetterie per il pranzo. Vi va del fish and chips? Tenete presente Wright’s.
Manchester e gli scrittori: Anthony Burgess in Oak Street
La nostra passeggiata nella Manchester degli scrittori inizia in Oak Street, una via che è anche una delle tappe da considerare se si vuole incontrare la street art che tanto ha dato connotazione al Norther Quarter. Ricordatevi che, a pochi passi da lì, c’è Nibble, una caffetteria indipendente davvero da non perdere, soprattutto per colazione. Oak street, dicevamo… lì c’è un murales dedicato a Anthony Burgess, autore di “Arancia Meccanica” e genio assoluto. Burgess si è ispirato proprio alla sua città per ambientare le vicende di Alex & Co. Quel genio di Kubrick, invece, ha usato la location di Thamesmead, a est di Londra, per ambientare il film. Manchester e Burgess hanno un legame potente e, in città, c’è una fondazione a suo nome, connessa all’Università. Conto di riuscire ad andare a vederla prima o poi, così da potervela raccontare. Da Oak street, dirigetevi verso il centro, seguendo Oldham Street e sorpassando i Piccadilly Gardens. Infilatevi in Mosley Street e raggiungete la prossima tappa.
- Libro da leggere per questa tappa: Arancia Meccanica, Anthony Burgess (non vale guardare il film)
Manchester e gli scrittori: Charles Dickens alla Portico Library
Era il 1808 quando un gruppo di scrittori e intellettuali (tra i quali ce n’è più di uno citato in questo post) decise di fondare una nuova biblioteca in città. Manchester è una città dove le biblioteche non mancano e vale davvero la pena di visitarle durante la vostra esplorazione della città. Come dico sempre, la Central Library (a pochi passi dalla Portico Library) è il mio rifugio quando ho freddo, sono stanca, devo andare in bagno, voglio ricaricare il telefono e magari fare anche merenda. Le biblioteche di Manchester – ricordatevelo – sono luoghi pubblici e quindi è lecito fare tutto quello che ho scritto nella frase prima di questa senza chiedere nulla: si può fare e vi è concesso. La Portico Library è un piccolo e accogliente ambiente che prese forma anche per volontà di un grande dell’Epoca Vittoriana: Charles Dickens. Una caratteristica particolare di questa biblioteca? Il fatto di avere una sezione di letteratura “Polite”, ovvero gentile, priva di scandali e di cose scabrose. Oltre a questo, al centro della Portico Library ci sono 4 tavoli per prendere il tè.
- Libro da leggere per questa tappa: Dickens and Travel: The Start of Modern Travel Writing, Lucinda Hawksley
Manchester e gli scrittori: John Ruskin alla City Hall
L’ultima volta che sono andata a Mancheser, la City Hall era tutta bella impacchettata per rifarsi un po’ il look. O meglio, darsi una ristrutturata. La zona tra St.Peter Square (dove c’è la fermata del tram) e Albert Square è il cuore politico della città di Manchester. Non a caso, proprio lì davanti, c’è la statua di Emmeline Pankhurst perché era lì che lei andava a parlare a favore del voto alle donne. Questa zona è caratterizzata da edifici sorti tra l’inizio del XIX e quello del XX Secolo. Il Neogotico incontra l’Art Déco in un modo spettacolare. Questa parte di città era molto cara a John Ruskin, scrittore e pensatore che ha fatto di Manchester la propria casa, per una buona parte della sua vita. Perché si trovava lì? Come per altri pensatori, che incontreremo proprio seguendo questo itinerario a piedi, Ruskin si interessava della questione operaia. Divenne un menbro di quello che venne definito socialismo utopistico, in buona compagna con la grande Elizabeth Gaskell, che fu anche sua grande amica. La città si fa spesso promotrice di iniziative legate all’eredità letteraria di Ruskin.
- Libro da leggere per questa tappa: The Storm Cloud Of The Nineteenth Century, John Ruskin
Manchester e gli scrittori: Karl Marx alla Chetham’s Library
Restiamo in tema di grandi pensatori del XIX Secolo e camminiamo un po’ in compagnia di Karl Marx. Il legame tra Marx e l’Inghilterra è grande e Manchester ospitò i suoi ragionamenti e il suo pensiero in quel della Chetham’s Library. Non mi stancherò mai ricordare l’importanza mondiale di questa biblioteca: fu la prima biblioteca pubblica di lingua inglese al mondo ed è una vera e propria meraviglia. Perché Marx si trovava lì? Per dialogare con Friedrich Engels. Diciamo che molti storici concordano nel dire che Il Manifesto prese vita proprio in una stanza della Chetham’s Library di Manchester. Fu lì che i due iniziarono a mettere nero su bianco le tematiche di cui scrivere.
- Libro da leggere per questa tappa: Lettere 1844-1851, Marx, Engels
Manchester e gli scrittori: Friedrich Engels a Angel Meadows
Ho visto Angel Meadows in uno strano giorno di febbraio di quest’anno, uno di quei giorni in cui primavera e inverno continuano a rincorrersi. Ora come ora, Angel Meadows è un bel pezzo di Manchester, uno di quei luoghi che ha visto una profonda ristrutturazione che, per fortuna, non ha tradito e scalfito la sua traccia storica. Questo quartiere venne definito dallo stesso Engels “the hell on earth” perché, durante l’Epoca Vittoriana, era davvero il peggio che ci potesse essere in città. Non tanto come criminalità ma come condizioni di vita. Angels Meadows è ora il nome di un parco che ricorda quel periodo. Tra Friedrich Engels e Manchester c’è stato un legame davvero profondo: dalla Germania, il caro Friedrich finì a Manchester per seguire l’attività industriale del padre. La famiglia, infatti, possedeva una delle tante filature della zona di Ancoats, industrie che contribuirono a soprannominare Manchester “Cottonopolis“.
- Libro da leggere per questa tappa: La condizione della classe operaia in Inghilterra, Friedrich Engels
Manchester e gli scrittori: Elizabeth Gaskell a casa sua
Una volta arrivati a Angel Meadows, raggiungete la stazione di Manchester Victoria a piedi. Ci vogliono proprio pochi minuti. Da lì, non vi sarà difficile prendere un autobus che vi porti dritti nei pressi della casa di Elizabeth Gaskell, scrittrice che viveva proprio in quelli che, al tempo, erano i primi pezzi di campagna fuori città e che ora sono parte integrante di Manchester. Siete nei pressi della Withworth Gallery, nel caso vogliate aggiungere anche un po’ di arte a questo itinerario di viaggio in Inghilterra. Elizabeth Gaskell era amica e frequentava tutti gli scrittori e pensatori di questo post, escluso – per motivi temporali – Anthony Burgess. La sua casa, ora proprietà dell’Università, è visitabile e vi racconterà molto del rapporto tra queste persone e di quanto Manchester fosse, soprattutto nel XIX Secolo, un luogo in cui recarsi per discutere e parlare di come stesse cambiando il mondo. Non solo: Elizabeth Gaskell era anche una grande amica (nonché biografa) di Charlotte Brontë. Visitando la sua casa, potrete vedere e leggere le copie delle lettere tra queste due grandi donne. Manchester è una città che dice sempre tanto. Se amate i libri e la letteratura, vi dirà ancora di più.
- Libro da leggere per questa tappa: Nord e Sud, Elizabeth Gaskell
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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