Quando Lucrezia Argentiero dà vita a un nuovo progetto – sia esso legato alla sua grandissima capacità di lavorare con le immagini o con le parole – io sono sempre molto felice di parlarne. L’ho già intervistata varie volte perché – per fortuna – è davvero sempre molto attiva e piena di idee da concretizzare. Da pochi giorni è uscito un libro che si intitola “Il Sogno di Luz“. Si tratta di una favola adatta a tutti. Personalmente, non credo esistano libri per bimbi o per adulti. Credo solo che esistano diverse capacità di comprensione e quindi diversi livelli di lettura di una storia. Se mi conoscete bene, sapete quanto io sia legata ad Alice in Wonderland che mai in vita mia ho considerato una storia per bimbi. Per il Sogno di Luz è lo stesso: l’ho portato con me in montagna e, con un sacco di abeti e larici attorno a me, mi sono regalata la lettura di quest’ultimo (solo in ordine di tempo) progetto di Lucrezia.
Ciao Lucrezia, bentornata sul blog. I miei lettori ti conoscono già ma ci rinfreschi la memoria e ci dici qualcosa su di te?
Ciao Giovy. Ciao a tutti voi che leggete e seguite questo blog davvero ricco e interessante. Intanto ringrazio l’amica Giovy per la fiducia che continua a riporre in me e ora in “Luz”. Mi “ri-presento”: sono una giornalista e filmaker. Da qualche anno ho fondato Whynok – l’urlo della terra, il primo movimento italiano, no profit, che si impegna a combattere gli sprechi dei prodotti ortofrutticoli brutti ma buoni. Whynok me lo ha imposto la coscienza, il clima che cambia, il sudore di chi la terra la coltiva. Me l’ha imposto mio padre che mi ha insegnato a non giudicare dalle apparenze, a non fermarmi solo con lo sguardo ma a tastare, provare, assaporare, a vivere senza luoghi comuni. Come molti di voi già sanno, ogni anno un terzo della produzione di frutta e verdura viene scartata prima ancora di arrivare sotto gli occhi dei consumatori, solo perché non rispecchia certi standard estetici. Tutto questo senza pensare all’“impronta” ambientale. Non potevo e non posso più non “ribellarmi” a questo spreco!
Hai recentemente pubblicato una favola illustrata dal titolo “Il sogno di Luz”. Com’è nato questo libro?
È sempre “colpa” della mia coscienza e merito di Whynok. È un self publishing, un progetto che ho fortemente voluto e autofinanziato per dare seguito all’attività di Whynok, che negli ultimi anni si è concentrata in particolare sul mondo dell’infanzia. Luz sono io. Sono io che combatto per cambiare il mondo. Noi adulti siamo ormai abituati a vedere le cose in modo standardizzato. È quindi sui giovani che dobbiamo scommettere, radicando in loro, fin da piccoli, il concetto di diversità intesa come unicità.
Per questo ho scritto “Il sogno di Luz – La storia perfetta per chi vuole cambiare il mondo“. Il libro, corredato da numerose tavole a colori (realizzate dall’illustratore Leo Semeraro), vuole insegnare ai bambini, e non solo, a non selezionare frutta e verdura inseguendo la bellezza esteriore, ma a essere cittadini consapevoli e rispettosi di un pianeta sempre più fragile e delicato, che necessita di un cambiamento profondo da parte dei suoi abitanti.
Come mai hai scelto di far illustrare la storia che avevi immaginato?
L’immagine ormai fa parte di noi. Il testo, da solo, funziona sempre meno. Ce lo insegnano i social. Ed era inevitabile, trattando l’argomento dell’imperfezione, non affidarsi alle immagini. Le illustrazioni del giovane artista Leonardo Semeraro, servono a far capire meglio il messaggio della storia, incuriosiscono e alleggeriscono. Sono il supporto perfetto per entrare e colpire a fondo con anche gli occhi. Ah gli occhi!
Che cos’è l’imperfezione per te e perché è importante?
Tutto parte dagli occhi. Gli occhi degli altri sono sempre stati con me. Li ho avuti addosso, appiccicati come colla, a scuola, a passeggio, mentre suonavo il pianoforte. Quegli occhi curiosi e colmi di pregiudizio mi hanno sempre fatto sentire in bilico e soprattutto “imperfetta”. A volte mi hanno resa indifesa, debole, piuttosto vulnerabile. Altre volte mi hanno dato una forza incredibile. E sì, gli occhi del giudizio possono avere diversi risvolti, ma non è così semplice poter incanalare il loro potere per renderlo positivo!
Quegli occhi così potenti mi hanno portato a scrivere una storia che sa di me e di noi/voi tutti. Una storia che parte dalla terra e che può essere d’aiuto a chi ancora non punta gli occhi ma anche a chi vuole guardare il mondo con occhi differenti. “Il sogno di Luz” è una storia di libertà che pone l’accento sulla scintilla dell’unicità che è in ognuno di noi. Ma più che una favola è soprattutto una grande storia d’amore.

Pensi che anche gli adulti possano imparare dal tuo libro?
Luz si rivolge a tutti, non solo ai più piccoli. E spero tanto che il messaggio possa essere divulgato il più possibile. È il sogno di Luz ed è chiaramente il mio/nostro sogno: quello di cambiare il mondo e di riuscire a far guardare tutto quello che ci circonda, con occhi diversi, accettando noi stessi, in primis, con le nostre “imperfezioni”. Soprattutto perché essere “imperfetti” significa essere noi stessi ed è un puro atto di rivoluzione. E la stessa rivoluzione deve valere per quello che scegliamo di mangiare.
[Riprendo la parola io, la Giovy]
Vi è mai capitato che vi dicessero “ah ma sei troppo grande ormai per questo!“. Io sorrido sempre, forse anche con un po’ di amarezza, quando me lo dicono perché credo sia una delle frasi meno azzeccate che ci possano essere. Non saremo mai troppo grandi per leggere una favola e sentircene parte. Così come non saremo mai troppo grandi per cambiare le cose e cambiare il mondo. Io penso spesso a mio padre – che mi è sempre stato d’esempio – che ha cambiato vita, paese, tutto a 73 anni, andando a vivere in un luogo di cui aveva solo sentito parlare e che non aveva mai visto. Quando penso a questo, mi rendo conto che non ci sia limite d’età per nulla. I Fridays For Future sono frequentati da ragazzi giovani, è vero, ma tutti noi possiamo dare il nostro piccolo (che poi è grande) contributo per fare qualcosa per il nostro pianeta. Anche se siamo a metà della nostra vita o addirittura più avanti. Il Sogno di Luz è un libro che parla apertamente e che sottolinea, per davvero, l’importanza dell’unicità come fondamento per essere noi stessi e per far qualcosa di potente. Lucrezia è qualcuno che io stimo e apprezzo alla grande. Aderirei a ogni suo progetto a scatola chiusa. Questo libro illustrato dovrebbe trovare posto su tutte le librerie e dovrebbe essere letto assieme a chiunque occupi un posto nel nostro cuore. Perché non è solo per noi che facciamo qualcosa per salvare il mondo. Quello è un atto d’amore e include tutte le persone che popolano la nostra anima. Brava, Lucrezia!
Le foto, salvo diversamente indicato, sono © Lucrezia Argentiero – riproduzione vietata.
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