Questo è uno di quei post che vi racconta dove mangiare bene dalle parti dell’Appennino Modenese. O meglio, dalle parti in cui il crinale fa incontrare Emilia e Toscana. Sono stata là in un giorno d’agosto e ho conosciuto – è proprio il caso di dirlo – un posto che è più di un albergo, più di un ristorante e che costituisce praticamente gran parte dell’agglomerato urbano di un paese chiamato San Pellegrino in Alpe. Da quelle parti, aria buona, piatti autentici, sorrisi e paesaggio si fondono in una cosa sola, pronta a rendere anche il passaggio di un solo giorno in quella parte di Italia un qualcosa che si ricorda. E che si vuole rivivere.
Dove si trova L’Albergo l’Appennino e come arrivare a San Pellegrino in Alpe
Quando ero piccola, giravo già molto con i miei genitori. In tutti i modi e in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Ero sempre molto felice quando mi dicevano che saremmo transitati su qualche passo perché mi sembrava che i passi avessero qualcosa di speciale. In effetti, fin dall’antichità – ma a quei tempi non lo sapevo – i passi erano considerati dei luoghi magici perché segnavano la fine di un luogo e l’inizio di un altro. Nelle prime storie legate alle streghe, esse volavano sempre sopra un passo e lì si fermavano. Non so cosa ci trovassi, per davvero, nel concetto di passo ma mi interessa ancora oggi. San Pellegrino in Alpe, dove si trova “L’Appennino”, è poco dopo il Passo Radici, ovvero il passo montano che segna il confine tra la Garfagnana e il Modenese. Una volta arrivati al Passo Radici, si prosegue (a sinistra se arrivate dall’Emilia o a destra se arrivate dalla Toscana) per pochi chilometri. San Pellegrino è davvero segnato da un paio di ristoranti, un santuario molto conosciuto e qualche casa. Il parcheggio è appena prima dell’inizio delle case. D’estate, la zona è molto frequentata e potreste non trovare posto: preparatevi a camminare un po’. D’inverno, ovviamente, arrivate preparati perché siete in montagna. L‘Albergo Ristorante L’Appennino è lì davanti al santuario, con tanto di bar dall’altro lato della strada. Per evitare di arrivare e non trovare posto, prenotate (0583 649069).
Il confine tra Emilia e Toscana
Proprio all’interno del bar dirimpettaio al ristorante, troverete il segnale di confine tra l’Emilia e la Toscana: praticamente, una metà del bar è in una regione e la seconda metà nell’altra. Questa divisione – se così la posso chiamare – si ripete anche all’interno del santuario: le due salme dei santi custoditi hanno i piedi in un posto e la testa in un altro. Curiosità a parte, il fatto di trovarsi sul confine racconta, in parte, la storia di questo albergo ristorante che ha davvero molti anni sulle spalle e tutta la voglia di viverne almeno altrettanti. Ribadisco: i luoghi di confine hanno sempre qualcosa di speciale perché prendono un po’ da una parte e un po’ dall’altra. Siate curiosi quando arrivate: cercate un po’ di storia da portare con voi.
Il paesaggio di San Pellegrino in Alpe: un balcone sulle Apuane
Perché recarsi fino a San Pellegrino in Alpe? Sicuramente, per mangiare bene ma ci sono anche degli altri motivi. Uno di essi potrebbe essere il paesaggio. Personalmente, il paesaggio della Appennino – ovunque – mi è sempre sembrato strano perché sono cresciuta con altre montagne davanti ai miei occhi. Se c’è una cosa che ho sempre adorato del paesaggio appenninico, questa è il suo aprirsi verso sud mostrando delle gran belle montagne e nascondendo il mare. Chi guarda, però, sa che là dietro c’è il mare e questo, per me, è tanta roba. Se volete fare scorta di paesaggio, ecco… questo è un posto da mettere in lista.
Mangiare e bere all’Albergo L’Appennino da Pacetto: cosa aspettarsi
Parliamone: quando ho scattato questa foto, non mi ero accorta che il tovagliolo, così piegato, sembrasse un tortello. Uno dei motivi per recarsi a San Pellegrino in Alpe – a meno che non lo facciate per motivi religiosi – è, senza dubbio, farsi un bel giro in montagna e mangiare cose buone. Anzi buonissime. Dalla montagna mi aspetto una sorta di coccola quando si tratta di pasti, a prescindere dalla stagione. Dalla montagna mi aspetto di alzarmi soddisfatta e di ricordare per tutto il giorno qualche gusto di quello che ho assaggiato. Vi consiglio di tutto cuore di mangiare all’Albergo L’Appennino da Pacetto a San Pellegrino in Alpe perché è come ritrovarsi a una tavola casalinga, con quell’attenzione in più e quel gusto speciale che solo una trattoria genuina ti dà. La parvenza di casa è tanta e va bene così: perché ci si sente accolti, coccolati, nutriti. Anche nell’anima.
Mangiare all’Albergo L’Appennino da Pacetto: i tortelli burro e salvia
Una delle cose da considerare, per quanto riguarda un pasto all’Albergo L’Appennino da Pacetto a San Pellegrino in Alpe, è sicuramente ordinare almeno un bis di tortelli come primo piatto. I tortelli sono davvero spettacolari, fatti in casa e molto delicati nel loro gusto di base. Per questo motivo, vale la pena di provarli nel modo più classico possibile: burro e salvia. Questo tipo di condimento vi permetterà davvero di apprezzare il ripieno e anche le fattezze della pasta. Ma, ovviamente, ne vorrete ancora.
Mangiare all’Albergo L’Appennino da Pacetto: i tortelli al ragù
Io, quel giorno, avevo voglia di ragù perché era davvero tanto che non mangiavo un sano piatto di pasta col ragù di carne. Il ragù era decisamente fatto in casa e, soprattutto, lasciato cucinare a lungo. Stava benissimo con i miei tortelli e mi ha reso una Giovy Felice. Giusto per non smentirmi, ho mangiato col tovagliolo a mo’ di bavaglio per non sporcarmi. Scarpetta col pane obbligatoria.
Mangiare all’Albergo L’Appennino da Pacetto: le scaloppine ai funghi
Sarò vintage io e saranno vintage loro ma, a me, le scaloppine piacciono da matti e me le preparo spesso anche a casa. I funghi sono un must dell’Appennino e vale davvero la pena di metterli su qualcosa da ordinare mentre mangiate a San Pellegrino in Alpe. Volendo, possono condire anche i tortelli. Io ho voluto metterli sulla carne e ne sono rimasta proprio soddisfatta. A questo punto del pranzo, meglio chiedere il bis del pane perché ne avrete bisogno per pucciare tutto il sughetto.
Mangiare all’Albergo L’Appennino da Pacetto: i formaggi
Scegliete voi se metterli come seconda proposta del vostro menù oppure farli diventare il dessert perfetto per concludere un pasto a San Pellegrino in Alpe. Per me è quasi un must assaggiare un pezzo di formaggio quando sono in montagna e quelli proposti dall’Albergo L’Appennino da Pacetto sono stati qualcosa di davvero buono, che faceva proprio montagna. Per dovere di cronaca, però, vi dico che il ristorante propone dei dolci fatti in casa decisamente buoni. Soprattutto le crostate: io ne vado pazza e ho promosso quella di San Pellegrino in Alpe a pienissimo voti. In generale, questo è un posto che fa star bene, che rifocilla e – come dicevo in apertura di post – coccola l’anima e lo stomaco, regalando un gusto che diventa ricordo per poi, a sua volta, diventare voglia di tornare. Parola mia.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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