Qual è il miglior periodo dell’anno per visitare la Val Tidone? Probabilmente il mese di settembre come vi avevo già suggerito in questo mio articolo sulla Val Tidone, periodo di vendemmia e periodo in cui si festeggia il principale prodotto di questa terra: il vino. E infatti nel mese di settembre è in programma il Valtidone Wine Fest, la più grande rassegna del vino piacentino. Quattro domeniche in quattro comuni (Borgonovo Val Tidone, Ziano Piacentino, Alta Val Tidone e Pianello Val Tidone), in una vallata, in provincia di Piacenza, a stretto contatto con quella di Pavia, lembo estremo dell’Emilia-Romagna dove le ricchezze enogastronomiche sono delle vere eccellenze. L’occasione è quindi la rassegna del Valtidone Wine Fest con i quattro appuntamenti, ogni domenica del mese di settembre, con programmi e prodotti differenti.
Si parte il 4 settembre da Borgonovo Val Tidone, dove spadroneggia l’Ortrugo, vitigno e vino autoctono, bianco, capace di accompagnare il pasto, ma anche sostenere un ottimo aperitivo. Una piacevole sorpresa bevuto fresco. Cosa abbinare? Ma ovviamente la chisöla, focaccia con i ciccioli che è prodotto de.co diventato il simbolo di questo paese, tanto da avere persino una festa dedicata.
A Ziano Piacentino (il paese più vitato d’Europa e arrivando in paese sarà facile capirne il motivo…), invece, l’11 settembre è possibile assaggiare la Malvasia di Candia aromatica, lo stesso vitigno fatto rinascere nella Casa degli Atellani, a Milano, dimora storica di Leonardo da Vinci che gli venne regalata da Ludovico il Moro. Qui lo scienziato coltivò la propria Malvasia, di cui andava fiero, che arrivava proprio dalle colline del Piacentino. Cosa abbinare? I salumi tipici del territorio e soprattutto la pancetta (non a caso il paese ospita il pancettificio più grande d’Europa).
Spumanti e passiti accolgono i visitatori a Trevozzo, località del comune Alta Val Tidone, il 18 settembre, per il terzo appuntamento, dedicato ai vini che accompagnano i prodotti tipici come il tradizionale buslàn, un ciambellone morbido (in passato si inzuppava nel vino, mentre oggi è perfetto per la colazione), ma anche gli oli.
Ultima tappa a Pianello Val Tidone, il 25 settembre quando si stapperanno i vini frizzanti, bianchi e rossi, a partire dal Gutturnio (rosso formato da un mix di uve di Barbera e Bonarda), forse il più famoso tra i vini piacentini, che vanta origini nobili e lontane (pare dall’epoca romana) e che trova il suo nome ispirato dal ritrovamento (nel 1878) di una grande coppa d’argento, il “gutturnium”, sulle sponde piacentine del Po. Nel 1939, il nome Gutturnio finisce per la prima volta sull’etichetta e diventa, nel 1967, una delle prime Doc d’Italia.
In ogni caso, in qualsiasi dei quattro paesi vi verrete a trovare, in un vostro pranzo non potranno mancare i classici tortelli piacentini con la coda (preparati con ricotta e spinaci), caratterizzati dalla chiusura della sfoglia a forma di treccia nella parte superiore e con due “code” alle estremità. Il segreto per la perfetta riuscita in termini di gusto sta nel realizzare una sfoglia sottilissima che deve esplodere velocemente in bocca per lasciar fuoriuscire il delicato ripieno. I tortelli piacentini con la coda vengono tradizionalmente serviti con burro e salvia.
Nella provincia di Piacenza, e in Val Tidone in particolare, la viticultura è un’arte e una passione che sono da sempre sostegno economico di una terra e di una comunità. Il Valtidone Wine Fest ha il compito di esaltare il valore di questo impegno che unisce le generazioni. Non è una semplice festa del vino, ma un culto antico per rendere grazie alla terra e ai suoi frutti. Un’esperienza di conoscenza e di assaggio attento e rispettoso di ciò che ci circonda e del lavoro dell’uomo.
Articolo pubblicato in collaborazione con Omnia Eventi
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