Non so perché – ma dovrei fare un po’ di ricerca e scoprirne il motivo – ma ci sono davvero tante serie tv britanniche ambientate negli Anni ’50. Quel periodo era particolarmente intenso per le nazioni europee, in generale, e molte cose cambiarono. Sarà per questo che molte storie trovano la loro culla in quel tipo di momento storico, soprattutto se parliamo di Gran Bretagna e, più nello specifico, di Inghilterra. Ci sono autori contemporanei a quel periodo che hanno scritto romanzi che poi sono diventati serie tv. Altri, invece, sono figli del nostro tempo e ambientano le loro storie nel passato. Non importa si tratti di Miss Marple oppure di Grantchester (giusto per citarne due): le serie tv Anni ’50 ambientate in Inghilterra sono delle perfette ispirazioni di viaggio. Dove ci possono portare?
L’Inghilterra degli Anni ’50: le serie tv da guardare
Ve l’ho detto: devo studiare un po’ per capire perché molte serie tv britanniche sono affezionate agli Anni ’50. Sicuramente, il 1952, prima, e il 1953, successivamente, sono stati due anni diventati delle vere e proprie pietre miliari: la salita al trono e l’incoronazione di Elisabetta II hanno aperto un’epoca che stiamo vivendo ancora oggi e della quale siamo testimoni, anche se non siamo sudditi di Sua Maestà. Diciamoci pure la verità: la consideriamo tutti un Highlander, proprio come alcune altre personalità del nostro tempo: C’è da dire che, storicamente parlando, gli Anni ’50 sono stati portatori di quella forza prorompente che sarebbe poi esplosa nel decennio successivo. Un terreno così fertile è perfetto per poggiare qualsiasi tipo di storia. Ce ne si può rendere conto guardando le serie tv (e in alcuni casi anche i film) che sto per citarvi in quanto a viaggi da fare in Inghilterra. Quali sono?
- Le storie di Miss Marple: ci sono sia sotto forma di serie tv che film.
Agatha Christie scriveva della sua contemporaneità e ha creato un personaggio immortale e fisso nel suo tempo. - I misteri di Grantchester: libri o serie tv, decidete voi.
James Runcie ha scritto le storie con protagonista Sidney Chambers tra il 2012 e il 2017, ricreando però una perfetta Inghilterra di campagna negli Anni ’50. - Call the Midwife: la storia della serie tv è tratta dall’omonima raccolta di memorie di Jennifer Worth, levatrice che raccontava l’East End di Londra negli Anni ’50.
- Padre Brown: ecco una bella eccezione che conferma la regola. Gilbert K. Chesterton, l’autore dei romanzi che hanno ispirato la serie tv della BBC, è morto nel 1936 e ambientò il tutto all’inizio del XX Secolo. Gli autori che hanno adatto i romanzi alla serie, hanno pensato bene di fare un salto proprio negli Anni ’50.
- The Crown, prima stagione: visto che gli Anni ’50 britannici si aprono nel nome di Elisabetta II, non poteva mancare la prima stagione di una serie tv che, personalmente, adoro.
Alcune di queste serie tv britanniche ambientate negli Anni ’50 usano luoghi fittizi come location per lo loro storie. Altre no. Quelli che sto per raccontarvi sono i luoghi da vedere in Inghilterra, capaci di essere simili a quelli fittizi oppure reali. Altri, invece, sono sia reali che location in cui sono stati girati gli episodi di queste serie così belle.
Serie tv britanniche Anni ’50: i luoghi in cui ci porta Miss Marple
Sui libri di inglese della prima liceo, c’erano un sacco di dialoghi incentrati sulle telefonate. Mi insegnarono che, in Gran Bretagna, si rispondesse al telefono usando dire il nome della città, seguita dal numero di telefono. Accade proprio così in ogni storia legata a Miss Marple, non importa si tratti di romanzi, serie tv o film. Suona il telefono in un cottage chissà dove e la risposta è “St. Mary Mead, 235“. Quello è l’indirizzo di Miss Marple. I romanzi e racconti con protagonista questa spettacolare vecchietta (che proprio così vecchia non è, soprattutto per gli standard dei nostri giorni) sono stati scritti tra il 1930 e il 1961. Molti sono, quindi, antecedenti gli Anni ’50 ma quasi tutte le produzioni teatrali, cinematografiche e televisive ci portano proprio dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Dove ci porta Miss Marple? St. Mary Mead è un villaggio inventato da Agatha Christie: non esiste sulla mappa dell’Inghilterra ma esistono i riferimenti che cita nei romanzi. Il primo fra tutti è Stockport, nella Greater Manchester Area. Miss Marple la cita quando prende i suoi innumerevoli treni per recarsi ovunque. Eh già, la nostra cara Jane Marple ci porta dritti in una città che può essere raggiunta con 15 minuti di treno dal centro di Manchester e dove si trovano tante cose belle da vedere: da un birrificio storico a un mercato dove ci si sente a casa.
Serie tv britanniche Anni ’50: i luoghi in cui ci porta Sydney Chambers
Grantchester è un villaggio di campagna disegnato da 2 strade, una chiesa, il tea garden più celebre di Gran Bretagna e da tutte le storie che si è inventato uno scrittore di nome James Runcie che, tra il 2012 e il 2017, ha pensato bene di dare nuova linfa alla connessione prete di campagna + misteri da risolvere. Nuova linfa perché c’era già un personaggio così nella letteratura inglese. Tra qualche paragrafo ve ne parlerò. La novità portata da Runcie? Il fatto di aver creato un prete (anglicano, per fortuna, così si può sposare) così bello da far innamorare chiunque e per aver ambientato le sue storie in un luogo preciso ed esistente. La città di Grantchester, per l’appunto. Il luogo è esattamente quello raccontato sia nei libri che nella serie tv con James Norton nella parte di Sydney Chambers. Grantchester è un posto che racconta molto e che si trova a 15 minuti d’autobus circa da Cambridge. Il posto perfetto per foto in stile “Inghilterra d’altri tempi“. Fidatevi.
Serie tv britanniche Anni ’50: i luoghi in cui ci porta una famosa Midwife

Non ho ancora capito se il termine Midwife mi faccia più sorridere o mi piaccia. Gusti personali a parte, Call the Midwife ha portato alla notorietà le memorie di una vera e propria levatrice che lavorò nell’East End di Londra negli Anni ’50. Che cosa successe in quegli anni? Venne istituito il servizio sanitario nazionale e arrivarono molte riforme che portarono l’assistenza sanitaria gratuita in quartieri davvero messi male. Vi ricordate quando vi raccontavo di Angel Meadow a Manchester? Ecco, Poplar poteva essere il suo corrispettivo londinese. I Poplar Docks erano l’area portuale più laboriosa di Londra, fin dalla metà del 1800. Lì si ammassarono – è proprio il caso di dire così – non so quante persone da ogni parte del Regno Unito ma non solo. Le condizioni di vita non erano buone e iniziarono a migliorare con le riforme applicate dal 1960 in poi. La vera e propria rivoluzione è avvenuta da un paio di decenni e ora Poplar è un luogo davvero potente, al quale puntano locali, ristoranti e un sacco di gente che ci vuole vivere. L’East End di Londra fu protagonista, nel 1903, di un libro- testimonianza di Jack London, che visse lì per realizzare un vero e proprio reportage sia scritto che fotografico. Il risultato è The people from the abyss. Il titolo già dice tutto. L’East End è, dagli Anni ’80, protagonista di una soap opera britannica chiamata East Enders, dove si parla cockney come se non ci fosse un domani. Al di là di questo, Call the Midwife ci riporta nella Poplar degli Anni ’50, raccontando per davvero come fosse viverà là.
Serie tv britanniche Anni ’50: i luoghi in cui ci porta Padre Brown

Padre Brown ci porta dritti nell’AONB delle Cotswolds, luogo inglese dove ci sono dei villaggi e città molto conosciuti (Cippenham, Burton-on-Water, Bibury giusto per citarne alcuni) e, ugualmente, dove ci sono dei villaggi incantevoli di cui si sa poco o nulla. Come Blockley, nel Gloucestershire, dove è totalmente girato Padre Brown. Come vi accennavo in apertura del post, le storie dei romanzi sono ambientate a inizio ‘900. Nel trasporre il tutto per la serie tv targata BBC, gli autori hanno scelto di ambientare le avventure di questo vecchio curato di campagna negli Anni ’50. La location di cui si parla nei libri è il villaggio di Kembleford, che non esiste nelle realtà. Consiglio per visitare le Cotswolds: spesso la zona è presa d’assalto con la bella stagione. Se potete, tentate l’autunno: è tutto ancora più bello. E già che siete da quelle parti, potete andare in cerca di Causton, ovvero la città dell’ispettore Barnaby (anche se usciamo dagli Anni ’50, a Barnaby non si può dire di no).
Serie tv britanniche Anni ’50: i luoghi in cui ci porta la Regina

Già, proprio the Queen Liz in persona. The Crown – lo sappiamo tutti – è la serie tv che racconta, in sei stagioni, la vita della Regina Elisabetta II. Le attrici che impersonano la cara Elisabetta sono tre: Claire Foy, Olive Colman e, per le ultime due stagioni, Imelda Staunton. Sono curiosa di vedere le ultime due stagioni. Questa serie tv è magistrale sotto molti punti di vista, uno di essi è sicuramente quello di avere la capacità di portarci in viaggio nei luoghi più “royal” della Gran Bretagna. Ho già scritto qualcosa sulle location della prima stagione, quella ambientata tra gli Anni ’50 e ’60. I luoghi di cui parla non sono cambiati nel tempo perché sono lì da secoli. Voglio consigliarvene due: il Castello di Windsor che è, a tutt’oggi, il primo castello per grandezza abitato nel Regno Unito. Il secondo è Alnwick Castle, nel caso siate curiosi: altra superstar del piccolo e grande schermo. L’altro luogo in cui ci porta The Crown di cui voglio parlarvi è un posto che esiste davvero in tutta la sua grandezza: nella serie, però, non interpreta se stesso ma fa finta di essere la cattedrale di Westminster. Sto parlando della cattedrale di Ely. L’aveta mai vista? Dovreste, ma prima guardate la prima stagione di The Crown. O riguardatela, non fa mai male.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Lascia una risposta