Charleroi è una città perfetta per chi ama l’arte in tutte le sue forme, a partire dalla fotografia e per arrivare alla street art. Quest’ultima forma artistica ha trovato davvero uno spazio fertile in città fin da quando, anni fa, l’amministrazione comunale decise che le vecchie aree industriali dismesse o i pezzi di centro da riqualificare potessero divenire un museo a cielo aperto. Per questo motivo, Charleroi si lascia ben conquistare con un itinerario che abbia la street art di questa città della Vallonia il suo potente centro. Che cosa ci vuole? Tanta curiosità, voglia di cercare (quasi come fosse una caccia al tesoro ma non troppo difficile) e voglia di passeggiare per lasciarsi stupire. L’itinerario che sto per raccontarvi è quello che ho seguito io, con un mix di mezzi pubblici e percorsi da fare a piedi.
La street art a Charleroi: il mio itinerario
Ho studiato un sacco per poter seguire questo itinerario perché volevo incastrare tutto per bene. Del resto, sono rimasta 3 giorni in città e non mi sono bastati per vedere tutto. Sono stati congeniali alla scoperta di un posto che ha tanto da dire, quello sì. La street art, per sua stessa definizione, appartiene alla strada e non sempre è perfettamente visibile. Si mostra, però, alle menti curiose. Il mio itinerario per ammirare la street art a Charleroi parte da Place Verte.
- Da lì, a piedi, possiamo raggiungere l’intersezione tra due vie: Rue du Bief du Moulin e Rue Desandrouin, sempre nella Ville Basse
- Una volta lì, proseguiamo a piedi per la stazione di Charleroi Ouest. Lì prendiamo i mezzi pubblici e scendiamo a Cartier.
- Tempo di ammirare una cosa, proprio in stazione, e possiamo riprendere i mezzi in direzione opposta per scendere a Providence.
- Da Providence ci continua a piedi almeno fino a Dampremy. Da lì potete salire sul bus in direzione centro o, se avete ancora gambe, arrivate in centro a piedi. Non ci metterete molto.
Per utilizzare al meglio i mezzi pubblici di Charleroi, trovare gli orari e acquistare i biglietti (anche con sconto) potete usare l’App TEC (scritta rossa con riga gialla, su fondo bianco): si tratta dell’App per utilizzare i trasporti pubblici di molte città del Belgio. I biglietti, sui mezzi, si pagano in contanti e spesso gli autisti non hanno molto resto. Acquistandoli con l’App risparmiate l’impiccio. Il biglietto acquistato dall’App ha un QR code: lo scannerizzate quando salite sui mezzi e il biglietto si attiva. I biglietti, a seconda della tipologia, hanno una durata oraria. Per il momento, non c’è un biglietto giornaliero (che sarebbe tanto comodo in caso di un tour come quello che sto per descrivervi). Nota doverosa: la stazione della metro di Providence (che vedere qui sopra) ha un sacco di scale e quelle mobili non vanno. Tenetene conto nel caso abbiate delle difficoltà. Credo sia una cosa temporanea perché Charleroi è in grande ristrutturazione.
Consigli e informazioni per andare in cerca della Street Art a Charleroi
Al di là dei luoghi in cui trovare la Street Art a Charleroi, le cose da sapere non sono tante. Ma ve le dico lo stesso.
- Per fare questo giro, non impiegherete meno di 2 ore. Io direi di tenervi la mattina, in modo da partire dopo colazione e fare il vostro giro con calma. Così rientrerete in centro a ora di pranzo e troverete un sacco di posti per rifocillarvi.
- In gran parte di questo giro, non incontrerete bar o luoghi dove prendere da bere o andare in bagno.
- L’itinerario segue delle strade piuttosto trafficate: in alcuni punti (ve li segnalo più avanti) il marciapiede non è proprio il massimo. State attenti.
- Le opere che vi mostro si riferiscono al mio viaggio di giugno 2022. Come spesso accade parlando di Street Art, potrebbero sparire, cambiare, rinnovarsi e chi più ne ha più ne metta.
Come dicevo prima, questo itinerario vi costerà solo i biglietti dei mezzi che deciderete di prendere.
Street Art a Charleroi: Asphalte
Si chiama Asphalte ed è uno dei murales più celebri del centro di Charleroi. L’autore si chiama Sozyone e ha sicuramente voluto immortalare uno degli abitanti più celebri di questa città della Vallonia: René Magritte. Charleroi – e detta così vi potrà sembrare strano ma provate e vedrete – ricorda Magritte in ogni suo contrasto. Il cielo è il padrone di questo concetto e vi invito davvero ad andare a vedere l’effeto che fa. Davanti a questo murales (che qui è nascosto dall’edificio in primo piano) c’è un altro splendido murales pronto a dialogare con questo. Come fossero due amici. Come vi dicevo, Asphalte si trova alla congiunzione tra Rue du Bief du Moulin e Rue Desandrouin. Da lì, arriverete a Charleroi Ouest in pochi minuti a piedi.
Street Art a Charleroi: la fermata delle metro Charleroi Ouest
La stazione della metropolitana è il luogo in cui prendere il mezzo che vi porterò verso l’esterno della città. Raggiungete prima Dampremy e da lì cambiate linea e arrivate a Cartier. I treni che vanno in quella direzione sono quelli per Marchienne-au-pont o Morceau-sur-Sambre (vi parlerò di entrambi questi posti). I murales della zona di Charleroi Ouest si trovano sia vicino alla stazione, dove raccontano scene di vita quotidiana della città, probabilmente in tempi passati rispetto al nostro presente. Ma non finisce lì. Non appena salirete in metropolitana (che è praticamente tutta in superficie) guardate gli edifici attorno a voi: c’è della street art anche lì ed è solo visibile viaggiando sulla metropolitana. Altra nota che rende speciale il viaggio. Avete mai sentito parlare dei terrils? Sono i cumuli di carbone lasciati dall’attività mineraria. Intorno a Charleroi ce ne sono molti e tanti sono diventati dei parchi pubblici perché la natura si è ripresa spazio e ha proliferato proprio su quegli accumuli, dando vita a boschi degni di una visita. La metropolitana di Charleroi passa anche dentro uno di questi terril. A me è sembrato una cosa stranissima.
Street Art a Charleroi: Cartier e Marguerite Yourcenar
Quando arriverete a Cartier con la metropolitana, avete due scelte. Prima di prendere la vostra decisione, però, guardate bene gli orari dei mezzi e tenetene conto. Quando io sono stata lì, sono arrivata a Cartier a piedi da un’altra zona. Quel giorno, la metro passava ogni 20 minuti. Nel caso abbiate voglia di fermarvi, sappiate che, a Cartier, si trova il piccolo castello di proprietà della famiglia Yourcenar (ancora oggi). Vi dice nulla questo nome? Vi verrà in aiuto proprio la fermata delle metro: le mura ricordano la grande scrittrice Marguerite Yourcenar, uno dei miei miti. Lei è nata proprio lì e, successivamente, è stata naturalizzata francese. Il castello di proprietà della sua famiglia non è sempre visitabile ma ci sono dei giorni in cui si può. La decisione da prendere è quindi se guardare solo i due murales dedicati a quel genio di donna oppure uscire dalla fermata (in questo caso è interrata e ci sono sia scale mobili che ascensore) e godervi un po’ quel pezzo di Vallonia appena fuori Charleroi. Consiglio: di fronte alla fermata, una volta usciti, ci sono dei bar. Fermatevi se avete bisogno del bagno. Da Qui potete prendere la metro e, prendendo la direzione del centro, arrivare a Providence.
Street Art a Charleroi: Providence, il centro del mondo
Vi do subito un’informazione fondamentale per chi ha voglia di scoprire la Street Art a Charleroi: la scritta in stile “Metallica” che vedete in copertina al post (e probabilmente uno dei murales più celebri di Charleroi) si trova proprio scese le scale della fermata di Providence. Come si nota dalla foto, la metropolitana scorre su una sopraelevata. La zona di Providence è un po’ il centro del mondo della street art made in Charleroi e, nel caso abbiate poco tempo, andate dritti lì. Quali opere di street art si possono ammirare alla fermata di Providence?
Providence e la street art di Charleroi: Il Rockerill
Providence è la fermata in cui troverete il Rockerill, che non è un murales bensì un locale che vale la pena di conoscere. Ok, il murales c’è e lo identifica da molti anni. Il Rockerill nasce come locale in una parte occupata da una vecchia fabbrica siderurgica ed è il punto di riferimento rock e controcultura della città. Una volta arrivati al Rockerill, giratevi e guardate verso il fiume.
Providence e la street art di Charleroi: i murales lungo la Sambre
Ho fatto questa foto scendendo le scale dalla fermata di Providence ma i murales al di là del fiume si vedono bene anche all’altezza della strada. La strada che vedete sotto i murales, è la pista ciclabile che porta verso il centro. Non ve ne parlo in questo post perché non l’ho seguita e non so dove si può superare il fiume per vedere i murales dal lato del Rockerill. Lo farò: datemi solo il tempo di tornare da quelle parti. Tenendo la fermata e la Sambre alle vostre spalle, camminate verso destra in direzione del centro. A circa 200 metri dalla fermata, sarete costretti ad attraversare perché il marciapedi, da quel lato, si interrompe. È un peccato perché occorrerebbe restare da quel lato della strada per ammirare bene le opere seguenti. State attenti!
Street Art a Charleroi: le mura delle vecchie fabbriche
Se amate l’archeologia industriale, questa passeggiata vi manderà fuori di testa, come ha fatto con me. Tutto ciò accanto al quale camminerete da Providence a Dampremy è ciò che resta di un grandissimo polo siderurgico e metalmeccanico che è andato avanti a produrre fino all’inizio degli Anni ’80. Poi si è fermato tutto e, come è successo con i terrils, la natura si è ripresa tutto: perfino gli altiforni. Camminate, state attenti al traffico e alle auto, ma osservate tutto: non vi ricapiterà di vedere una ex zona industriale così pazzesca. Oltre a questo, lungo le mura esterne delle vecchie fabbriche, ci sono dei murales che ricordano “il fattore umano” – passatemi il termine – che ha contribuito alla storia di Charleroi. Ogni pezzo di muro racconta operai e operaie, famiglie di ogni genere, minatori e tantissimo altro. Finiti questi murales, camminate dritti finché non passerete di nuovo sulla Sambre. Una volta lì, vedete davanti a voi una rotonda: da un lato c’è proprio un terril, nel caso siate curiosi. Davanti a voi noterete subito il centro città: non è distante ma, se siete stanchi, 50 metri più avanti della rotonda, sulla destra (guardando il centro) c’è la fermata del bus. Tutte le linee portano in centro. Provate a raggiungere la Charleroi Sud. Da lì, salite sul ponte pedonale.
Street Art a Charleroi: la vista da Charleroi Sud
Dal ponte pedonale che unisce il lato della stazione Charleroi Sud al centro città (Ville Basse, per intenderci) è un ottimo punto di osservazione per capire Charleroi e il suo legame con tutto ciò che arte e tutto ciò che è visivo. Il Belgio – soprattutto la Vallonia – è casa per i fumetti e per un sacco di personaggi nati nel vecchio continente. La street art che adorna Charleroi non è altro che una striscia di fumetti, resa più grande. Non sempre, ma in alcuni casi sì. Una volta passato il ponte sulla Sambre e raggiunta la zona pedonale del centro, sarete a pochi minuti a piedi dalla Manufacture Urbaine, nel caso vi vada una birra. Vi basterà camminare poco di più (o scendere dai mezzi a Charleroi Ouest) per raggiungere Place la Digue e godervi le migliori moules et frites della città. Se, invece, vi vorrete dirigervi verso Place Verte, sappiate che Meatball’s Bar è lì a dure passi: vorrete mica dire di no alle Vitoulets, no? Si sa: camminare, osservare e godere di gran bellezza fa venire fame e sete. Io vi lascio qui, tanto so che siete in un posto che non si immagina e che si chiama Charleroi. Ci penserà la città a voi!
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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