Nel centro di Galatina, in Puglia, c’è una basilica che va vista prima o poi nella vita. Viene comunemente chiamata “la Assisi del sud”, per via dei suoi affreschi. Si tratta della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, una di quelle cose da mettere nella propria to do list quando ci si trova in Puglia e più precisamente a Galatina, in Salento. Quello che mi ha colpito, in primis, di quell’edificio religioso è il suo colore che, con la luce tipica della Puglia, risplende in un modo pazzesco. Perché fermarsi e visitare questa chiesa? Ve lo racconto oggi.
Dove si trova la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina
La Basilica di Santa Caterina d’Alessandria si trova nel centro storico di Galatina. L’indirizzo esatto è Via Remondello Orsini 6. Non vi sarà difficile trovarla. Io vi consiglio di parcheggiare fuori dal centro storico e poi incamminarvi a piedi, proprio come vi raccontavo parlandovi proprio di una passeggiata da fare nel centro di Galatina. Prima di entrare in chiesa, soffermatevi nella piazza antistante e osservate tutto quello che c’è intorno a voi. Se volete fotografare bene la chiesa, arrivate nelle ore centrali della giornata, quando il sole la fa risplendere.
Consigli e informazioni per visitare la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina
Cosa occorre sapere per visitare questa basilica così bella in quel di Galatina? Poche cose:
- Non si paga il biglietto d’ingresso ma è bene lasciare un’offerta
- La Basilica è aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.45. La Domenica mattina le visite sono ammesse dalle 10.
- Ho notato che sono state messe delle pedane per superare i dislivelli per entrare in chiesa, sicché mi sento di dirvi che sia accessibile a tutti.
La Basilica di Santa Caterina è detta Basilica Orsiniana, perché fatta costruire per volere della famiglia Orsini, nel XIV Secolo. È considerata basilica minore dal 1992.
Un po’ di storia e cosa aspettarsi dalla visita a questa Basilica in Salento
Come vi dicevo, questa Basilica è stata voluta dalla famiglia Orsini del Balzo alla fine del 1300. Ci sono molti motivi che vengono citati per la costruzione di questa chiesa che, stando a quanto dice l’archeologica, è posta sopra un’esistente basilica bizantina. Sembra che la facoltosa famiglia Orsini volesse portare i riti cattolici latini in città. Data la posizione geografica di Galatina e la cultura diffusa in quel pezzo d’Italia, da quelle parti si parlava greco e si officiava secondo il rito orientale. Proprio nella volontà di diffondere il rito romano potrebbe essere alla base dei moltissimi affreschi che impreziosiscono la chiesa e che, come sappiamo, erano il modo che si aveva al tempo di spiegare i dogmi religiosi al popolo (che non parlava di certo latino). Date queste premesse storiche, cosa ci si può aspettare da un edificio come la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria in quel di Galatina?
La Basilica di Santa Caterina d’Alessandria: gli Affreschi
Gli affreschi di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina sono quella cosa che ti fa entrare in chiesa e ti fa dire “aspetta che mi siedo un attimo“. Il paragone con Assisi non è sicuramente fuorviante, se pensiamo alla quantità di opere presenti sia qui che nelle due basiliche umbre. Lo stile, va detto, è diverso. Qui parliamo di opere pittoriche che sono a cavallo tra il Romanico e il Gotico. Il Romanico appartiene alla grande alla Puglia ma le influenze della pittura che arrivava dal nord si vedono tutte. Consiglio personale: sedetevi per davvero e osservate.
Un dettaglio degli affreschi di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina
Ci sono degli elementi – che potrei anche definire storie – di cui vado spesso in cerca quando sono in giro a visitare luoghi che hanno un gran passato da custodire. Queste storie mi parlano di passaggi culturali, di nomi diversi per le stesse cose e tanta, tantissima umanità. Lo è, per esempio, il dualismo Mitra/San Michele che tanto si vede tra Umbria e Tuscia. San Giorgio e il Drago è un’altra storia che mi attira alla grande. C’è chi ritiene che la grande presenza, in epoca Romanica, della raffigurazione di questa storia, racconti l’importanza delle crociate. Ma potrei stare qui a parlarvene per ore. Dentro la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina c’è un bellissimo San Giorgio che non ha tardato a mostrarsi ai miei occhi: che felicità.
La Basilica di Santa Caterina d’Alessandria: il Chiostro
Annesso alla chiesta, si trova un chiostro molto bello che, però, non ha più l’aspetto del chiostro romanico che ci potremmo immaginare. Questa parte dell’edificio fu convento e divenne anche ospedale (come capitò a molti edifici religiosi). No solo, per alcuni anni fu anche carcere. Anche il chiostro presenta degli affreschi, che sono però di molto successivi a quelli della basilica. Poco male: l’atmosfera è meravigliosa e, almeno secondo me, è un posto dove fermarsi un po’, seduti sulle panche di pietra per fare delle grandi foto per raccontare la luce del Salento, gli angoli che crea e le ombre a cui dà vita, pronte a esaltare la luce come non mai.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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