Che cosa fa un viaggiatore che va a Sutri? Se, come me, è interessato alla storia, passa un bel po’ di tempo a visitare l’area archeologica dell’Antichissima Città di Sutri. Poi, però, avrà fame. Ve lo garantisco. A me è successo proprio così. Quest’area archeologica si trova vicino ad alcuni bar e ristoranti: basta attraversare la Via Cassia e ci si ritrova dal lato dove il cibo regna sovrano. Dove mangiare a Sutri? La mia attenzione – e il mio appettito – è caduta sulla Fraschetta a metà strada. Si chiama proprio così. Come e cosa si mangia?
Dove si trova la Fraschetta a metà strada a Sutri
La Fraschetta a metà strada di Sutri si trova – per l’appunto – a metà strada tra Viterbo e Roma. Nulla di più facile. A metà strada sulla Via Cassia, che è contrassegnata come SS2. Questo posto è costituito da una parte interna, con alcuni tavoli, il bancone e il bagno. Ci sono altri tavoli fuori, dove ho mangiato io perché la giornata lo concedeva. I parcheggi dell’area archeologica di Sutri sono poco distanti. Nel caso abbiate parcheggiato l’auto lì, raggiungete la fraschetta a piedi. Fate attenzione perché non c’è il marciapiede dal lato della fraschetta mentre c’è da quello dell’area archeologica.
Mangiare alla Fraschetta a metà strada di Sutri
La foto del bancone della Fraschetta a metà strada di Sutri già vi indica che cosa si mangia da quelle parti. Vicino al bancone ci sono i fogli del menù, con una lista di panini da accontentare tutti. Nel caso non troviate qualcosa che vi piaccia, chiedete. Le proposte sono quelle tipiche del cibo “da strada” del Lazio. Non mi piace, in questo caso, definirlo street food perché il panino con la porchetta o il supplì sono elementi tipici della cucina laziale, nati ben molto prima delle definizione di street food. Alla Fraschetta a metà strada funziona così: scegliete cosa mangiare, ordinate e vi verrà portato al tavolo. Io ho pagato dopo il mio pasto. Per quello che ho mangiato io, ho speso 9€, bibita e caffè compresi. A ciò che mi ha sfamato aggiungo una gentilezza davvero tanto gradita.
Cosa mangiare alla Fraschetta a metà strada di Sutri: il supplì
Così buono da sembrare proibito. Ho sempre amato i supplì. Sono una perfetta espressione della cucina romana e ognuno ha il suo modo di farli, soprattutto per quanto riguarda la grandezza. Un supplì, per essere chiamato tale, deve contenere del riso condito (ragù di carne o pomodoro). Spesso e volentieri, ma non sempre, c’è la mozzarella. Il tutto viene poi impanato e fritto. Dopo la visita a un’area archeologica, era quello che ci voleva. A me non ne bastava uno; ne ho presi due.
Cosa mangiare alla Fraschetta a metà strada di Sutri: il panino
Si dice, solitamente, che le dimensioni non contano ma quelle del mio panino alla Fraschetta a metà strada di Sutri sono degne di nota. Saranno stati 25 cm di panino come minino. Con mezzo chilo almeno di ripieno. Che cosa c’era dentro? Patate, pancetta e provola affumicata. Insomma, un pranzetto leggero. Alla sera, però, ho recuperato con del sano minestrone. Quel giorno avevo proprio bisogno di un po’ di sostanza. Me ne stavo lì, col ginocchio sinistro che urlava vendetta per la tanta strada fatta, con un panino davvero degno di questo nome e degno di un’esperienza gastronomica da fare in Tuscia.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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