Avete presente Nardò, in Salento? Questa città della provincia di Lecce è stata una delle tappe del mio viaggio in Puglia e l’ho trovata davvero piacevole. Ci sono delle costanti nelle città della Puglia: la luce forte, gli edifici chiari (e tutto gioca a favore della luce forte), le strade che sembrano attendere tutti e nessuno, il pasticciotto pronto a finirti tra le mani quando meno te l’aspetti, il barocco, le chiese, le tradizioni. Ho trovato tutto questo anche a Nardò, dopo Specchia e Galatina. Devo dire, però, che c’è un elemento in più in quella città, che non ho visto in modo così marcato nelle altre, un elemento che ha a che fare anche con il nome di Nardò. Quale?
Dove si trova Nardò e come raggiungerla
Nardò si trova in Puglia e più precisamente in Salento, in provincia di Lecce. Una caratteristica di questa città è quella di avere un centro storico nell’entroterra ma uno sviluppo urbano che porta fino al mare. Vi dirò di più: dal centro città parte un percorso che si può seguire in bici e che porta fino alla spiaggia. Il territorio comunale, infatti, si affaccia sulla costa ionica della Puglia. Trovo che questa cosa sia magnifica. Come ho già raccontato per altri luoghi in Salento, è sempre meglio avere un’auto per visitare questa parte d’Italia. In ogni caso, Nardò è collegata a Lecce anche dai mezzi pubblici.
Cosa vedere a Nardò, in Salento: il Barocco
Il Barocco è presente ovunque in Salento, anche in quelle chiese e su quelle facciate che sono state costruite prima dell’epoca specifica in cui quello stile iniziò a imperare da quelle parti. Lo sa bene la Chiesa di San Domenico che è una delle più interessanti del centro storico. Risale alla fine del XVI Secolo. Nel 1743, Nardò visse un bruttissimo terremoto e la chiesa venne distrutta e quindi rifatta secondo il gusto dell’epoca. Il mio consiglio è quello di fermarvi all’esterno per guardare la facciata e, soprattutto, le statue che la adornano. Chi sono tutti quei personaggi? Osservate e stimolate la curiosità.
Cosa vedere a Nardò, in Salento: le influenze umane e storiche, viste negli edifici
Chi ci visse, nel corso dei secoli, a Nardò? La città vanta davvero origini molto antiche, tanto che si pensa che il nome derivi da una parola illirica – Nar – che significava Acqua. E non a caso. Poi vi spiego. Storia antica a parte, ci fu un tempo in cui il Salento fu davvero un crocevia di genti, destini e lingue diverse. Per rendersi conto di quante persone diverse siano passate da Nardò, guardate le case. Molte mostrano il loro aspetto moderno ma, quasi tutte, sono una diversa dall’altra. Questo, storicamente parlando, di solito vuol dire che molte persone di cultura diversa sono passate di lì. E questo è ricchezza pura.
Cosa vedere a Nardò, in Salento: l’acqua, per l’appunto
Se dovessimo trovare una sola “voce” per raccontare la storia di Nardò, quella sarebbe l’acqua. Nar, l’antico termine da quale si pensa derivi il nome, vuol dire proprio acqua. A livello storico, gli insediamenti nella zona di Nardò si contano fin dal neolitico. E dove si metteva la gente nei tempi antichissimi? Dove poteva bere. Ancor prima di dove poteva star sicuro. Acqua vuol dire vita, vuol dire possibilità di sviluppare una città ,vuol dire poter mangiare, irrigare i campi. Quando l’uomo divenne stanziale, quello di cui aveva bisogno era proprio l’acqua. Nella piazza principale di Nardò (vedete paragrafo successivo) si trova la fontana del toro, voluta negli Anni ’30 dal Regime Fascista per celebrare la grande opera dell’acquedotto pugliese. La fontana, ancora oggi, eroga acqua potabile buonissima e fresca. Ricordatevelo, nel caso abbiate sete e portate sempre con voi una borraccia da riempire.
Cosa vedere a Nardò, in Salento: Piazza Salandra
Avete solo poco tempo e volete cogliere la bellezza di Nardò con uno sguardo a 360°? Andate in Piazza Salandra, ovvero la piazza principale di Nardò. Qui troverete tantissimo della storia della città, per non dire praticamente tutto, tra architettura religiosa, civile, cose più recenti e cose antiche. E, ovviamente, la fontana del Toro, con tutta la sua buonissima acqua.
Cosa vedere a Nardò, in Salento: i dettagli
La Puglia mi ha regalato tanti di quei dettagli da non sapere nemmeno metterli in fila. Le città che ho visitato mi hanno messo davanti agli occhi un’immagine di sud così meravigliosa da sentirne già la mancanza ora, a un mese e mezzo di distanza da quel viaggio. Le cene a tarda sera a Lecce, i colori dei posti visitati, i profumi, il gusto del pasticciotto, le risate e quel senso che tutto sia sempre possibile perché lì, in qualche modo, lo è davvero. Il Salento mi ha regalato delle immagini e dei dettagli che non avrei mai trovato da nessuna parte. Anche Nardò è stata generosa, anche nelle sue porte chiuse e serrande abbassate in una calda giornata di fine maggio.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Complimenti Giovy bellissimo articolo e grazie per aver accettato l’invito!!
Grazie Mille, Francesco!
Adesso non mi resta che conoscere “Martina Franca Italia”!