Manchester conta tanti musei gratuiti, di diverso tipo e per tutti i gusti. A questi musei gratuiti, io ne aggiungo uno che non ha tetto e non ha mura. O meglio, ne ha tante che lo disegnano ma non lo contengono. Che cos’è? Si tratta del Northern Quarter, praticamente la mia casa quando sono a Manchester. Quel quartiere vale il viaggio a Manchester e, se qualcuno avesse solo un giorno da passare in città, io gli direi di andare dritto nell’area compresa tra i Piccadilly Gardens e Ancoats. Quella zona è il regno indiscusso della street art, sia improvvisata che commissionata. Sia di artisti senza nome che di artisti che stanno lasciando, già da anni, le loro opere in giro per la Gran Bretagna. Non esiste un itinerario fisso per ammirare la street art nel Northern Quarteri di Manchester: quelli che vi racconto oggi è un piccolo percorso per avere un’idea della caratura artistica di quel pezzo di città. E anche per trovare alcuni luoghi perfetti da fotografare, oltre che da osservare con gli occhi.
Manchester e la Street Art
Sono molte le città britanniche che sono diventate dei veri e propri musei di street art a cielo aperto. La strada è stata sicuramente aperta da Bristol, patria di Banksy. Glasgow non è di certo da meno e Manchester è arrivata alla street art in pieno stile, senza farsi mancare artisti pronti ad arrivare in città per fare il proprio lavoro e – letteralmente – lasciare il segno. Qualche giorno dopo l’attentato del 2017, molte mura di edifici abbandonati in città si riempirono di api disegnate in ogni stile: era una forma di sostegno a Manchester, un modo per dirle “sei un’ape operosa: ce la farai anche stavolta“. E così fu. La città, da oltre un decennio, è in piena trasformazione urbanistica e l’amministrazione comunale ha proprio concesso l’uso di molti spazi a chiunque voglia abbellirli. Inoltre, spesso e volentieri è l’amministrazione stessa a farsi committente per opere di street art. C’è un vero e proprio fondo comunale per pagare gli artisti e la città ringrazia felice. Molte zone che potevano sembrare in preda a una decadenza totale (tipo parcheggi ricavati da edifici mezzi demoliti) ora sono invece un luogo in cui recarsi a guardare, ammirare, scattare una foto e capaci di regalare un ricordo indelebile di Manchester. Quindi, se siete in città, aguzzate la vista perché la street art potrebbe essere ovunque. Oltre a questo, la street art ci racconta un concetto fondamentale: non tutto dura per sempre. Molte opere sono temporanee e vengono ripetutamente sostituite. Le opere che sto per raccontarvi potrebbero, quindi, sparire.
Manchester e la Street Art: le serrande e i muri di Stevenson Square
Le mura in disuso sono un vero e proprio must per ogni tipi di street art. Stevenson Square a Manchester è un buon punto di partenza per ogni esplorazione del Norther Quarter ed è una delle “sale” più fornite di questo museo a cielo aperto dedicato alla street art. Molte opere si trovano anche sulle serrande di attività e negozi. Indi per cui, vi consiglio di arrivare qui di prima mattina, quando i negozi sono ancora chiusi. Altrimenti rischiate di perdervi un sacco di opere. Se iniziate la vostra passeggiata intorno alle 8.30/9, andrà benissimo. Ricordatevi che in zona c’è Nibble Café e, magari potete fare colazione lì. La foto che vedete come copertina del post è stata scattata proprio guardando le serrande di Stevenson Square.
Manchester e la Street Art: il punto più dipinto di Steveson Square
Vedete quella sorta di cabina dell’Enel che c’è in questa foto? Ovviamente è tutta dipinta. Non credo di averla mai vista del suo colore originale. Quella sorta di cabina (credo sia del telefono, non della compagnia elettrica, ma poco cambia) è la vera e propria super star della street art del Northern Quarter. Lì troverete sempre qualcosa di tematico sul momento che state vivendo. Un anno, ero a Manchester in concomitanza con gli episodi finali di Game of Thrones e lì c’era la bella faccina di Ayra Stark. Quando morì Bowie, lì c’era il volto del Duca Bianco. Quando esplose la protesta Black Lives Matter, lì c’era il volto di George Floyd. Provate a chiedervi cosa ci potrebbe essere, in occasione del vostro viaggio a Manchester. Magari indovinate!
Manchester e la Street Art: Faraday Street
Faraday Street si trova proprio a due minuti a piedi da Stevenson Square. Questa via incrocia con Lever Street. All’intersezione tra le due, dopo pochi passi, troverete una sorta di vicolo, una strada chiusa che vi porterà dritti davanti al murales che vedete qui sopra. Io ho fatto la foto a fine febbraio del 2022 e so per certo che, rispetto al 2020, quel murales è cambiato. Aspettatevi quindi di poter trovare anche qualcosa di diverso.
Manchester e la Street Art: Port Street e Ian Curtis
Faraday Street incrocia anche Port Street. Voi iniziate a camminare su Port Street, in direzione opposta rispetto a Stevenson Square (per allontanarvi dal centro, per intenderci). Supererete un paio di parcheggi, uno a destra e uno a sinistra, che occupano due aree vuote e dismesse. Una volta passati i parcheggi, ne incontrerete un altro, sulla vostra sinistra, asfaltato, piccolino e con una sbarra in ingresso. Ora giratevi e incrocerete gli occhi di Ian Curtis, cantante dei Joy Division. Questo murales è stato voluto dall’amministrazione comunale di Manchester per due motivi: il primo è per sensibilizzare sulle tematiche di salute mentale. Il secondo motivo è per rendere omaggio a un artista che ha fatto grande la musica made in Manchester. Mi hanno detto che il murales è temporaneo. È stato inaugurato nel 2020, a Ottobre, e dovrebbe restare lì per tre anni. Sarà così? Io spero di no.
Manchester e la Street Art: davanti al parcheggio di Port Street
Una volta ammirato il volto triste e potente di Ian Curtis, spostatevi dal lato opposto della strada e guardate verso il Northern Quarter: noterete questo murales. Io, personalmente, lo amo molto. L’ora migliore per fotografarlo è il tardo pomeriggio, quando il sole lo illumina nel modo giusto. Questo è uno dei murales che io definirei “eterni“: lo vedo da sempre e, dentro la mia testa, sempre lo vedrò. Una volta che siete lì, potete seguire la Ring Road fino al Mackie Mayor (luogo perfetto dove mangiare) e, già che siete lì, potete attraversare la strada e vedere i murales dirimpettai a quel locale. Ne ho già scritto ma, ve lo dico, il murales con l’ape che io tanto amo è sparito. In quell’articolo, tra l’altro, potete vedere un’altra versione di quella famosa cabina di Steveson Square. Per andare alla prossima tappa, camminate lungo Lever Street finché non incontrate, sulla destra, Warwick Street.
Manchester e la Street Art: Oak Street, tra guerra e letteratura
Camminando su Warwick Street arriverete a un punto in cui queste strada si stringe e poi curva. Dopo la curva diventa Oak Street. Entrando da questo lato della strada, potrete avvicinarvi molto a due murales simbolo della street art del Northern Quarter di Manchester. Uno è un murales contro le atrocità della guerra. Per dovere di cronaca, vi dico che è lì da ormai un decennio. L’altro murales è un omaggio a un altro grande uomo di Manchester: Anthony Burgess, ovvero l’autore di Arancia Meccanica. Burgess era un vero e proprio genio e, in città, c’è una fondazione a suo nome che mi riprometto di visitare non appena riuscirò a tornare in quel luogo che, ormai, chiamo casa e che sento come casa. Davanti a questi due murales, troverete l’entrata del Manchester Craft Centre: si tratta di una struttura che accoglie piccole botteghe artigiane. Lì dentro trovate anche un posto gratuito per ricaricare il cellulare e potete tranquillamente utilizzare il wifi della struttura. Così, nel caso vogliate sentirvi a casa anche voi.
And if a double-decker bus
Crashes into us
To die by your side
Is such a heavenly way to die
There’s a light that never goes out – The Smiths – 1986
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
ciao Giovy,
queste parole per ringraziarti per i tuoi articoli che ci hanno aiutato a goderci la nostra permanenza a Manchester. Siamo di Milano e sappiamo come vi siano posti che devi andarti a cercare. Ritorneremo sicuramente!
We stand together!
Ciao Anna,
Grazie mille per il tuo commento. Sono felice di esservi stata utile e ancora più felice che abbiate apprezzato la mia cara Manchester!