C’è sempre qualcosa di bello da scoprire, anche in zone che si iniziano a conoscere bene. Ho pensato a questa frase durante il viaggio in Umbria che ho fatto in aprile. Un viaggio in Italia, su e giù per la nostra penisola, dovrebbe passare prima o poi attraverso quel cuore verde chiamato Umbria, una regione che è capace di stregare e di farsi voler bene in tutti modi. Il mio viaggio primaverile in Umbria mi ha portata a visitare Amelia, città molto vicina alla Fortezza Alta, luogo che è sempre la mia casa quando sono da quelle parti. Amelia è la città dalle mura mastodontiche, dalle salite davvero “sfidanti” e dalla bellezza che non smette di catturare. Cosa vedere passeggiando per Amelia?
Dove si trova Amelia e dove parcheggiare per visitarla
Amelia si trova nel cuore dell’Umbria, in provincia di Terni, alla fine di quella che era la via consolare che portava chiunque da Roma fino alle porte della città: la Via Amerina. Come vi racconterò tra poco, Amelia si chiama Ameria in tempi antichi. A livello geografico, si trova sulla statale che, da Narni, va verso la Tuscia e le zone del lago di Bolsena. Amelia, come moltissime città dell’Umbria, vanta una parte moderna e una arroccata che costituisce il centro storico. Manco a dirlo, va visitata a piedi. Non è difficile trovare dove parcheggiare ad Amelia. Una volta arrivati a ridosso del centro, incontrerete le mura della città. Seguite la strada che scorre di fianco le mura. Ci sono due parcheggi molto utili per raggiungere il centro: quello di Porta Leone (gratuito) e il Parcheggio Posterola (a pagamento). Quest’ultimo è interessante perché vi troverete in prossimità dei due ascensori che coprono parte del dislivello per arrivare in centro. Poi vi resta comunque un bel pezzo di salita da fare a piedi. Vi ricordo che l’Umbria è quel luogo in cui, alla fine di una salita, c’è un’altra salita. È ineluttabile quindi arrivate con le scarpe giuste: evitate le infradito e usate dei sandali bassi che abbiano il cinturino sul tallone. Altrimenti li perdete per strada.
Un po’ di storia di Amelia
Potrei sedermi su di una panchina e stare lì ore a fare il mio consueto spiegone storico, questa volta sulla storia di Amelia. Come già vi dicevo, Amelia un tempo si chiama Ameria. I documenti storici dicono che sia uno dei primi centri abitati a essere stati fondati sul suolo della penisola Italiana. Si parla almeno del IX Secolo A.C. La città esisteva ben prima che arrivassero i Romani. A testimonianza di questo fatto ci sono proprio le mura, che sono dette megalitiche per via di alcuni massi (i più antichi) di grandi dimensioni ancora visibili. Amelia fu la città di Druso Germanico, un console dell’Età Imperiale davvero importate. Nel Medioevo, Amelia è passata in tutte le mani ma soprattutto in quelle di Bizantini, Goti e Longobardi. La sua importanza come città principale cominciò a calare alla fine del Medioevo ma era sempre un luogo di passaggio per i pellegrini in marcia vero Roma. Amelia oggi si mostra davvero bella come non mai. La sua storia è lunghissima e non mi dilungo in modo ulteriore ma ce ne sarebbero da dire di cose!
Visitare Amelia in Umbria: cosa aspettarsi
Prima cosa: preparate le gambe, ve l’ho detto. Amelia va vista a piedi (non provate a infilarvi in centro con l’auto) e il dislivello tra la parte bassa appena fuori le mura e il borgo è davvero potente ma si può affrontare tranquillamente. Io avevo ancora il ginocchio messo male eppure ce l’ho fatta. Per quanto riguarda i tempi, vi direi di considerare almeno 3 ore. Io non sono entrata a visitare musei e palazzi, quindi tenete conto di restare un po’ di più nel caso vogliate farlo.
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: le porte della città
Proprio come si fa quando si entra in una casa, iniziamo dalle porte. Amelia ne vanta alcune di davvero belle e perfettamente conservate. La loro immagine è più medievale che romana o antichissima ma il concetto non cambia. Io ho iniziato la mia esplorazione della città da Porta Leone, dalla quale parte un camminamento che vi porterà nei pressi di Porta Posterola e degli ascensori che vi evitano un pezzo di salita. State attenti in prossimità delle porte: gli abitanti, ovviamente, possono entrare nel borgo con l’auto e potrebbero esserci mezzi in uscita.
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: le case
Se Amelia fosse una corona, le case sarebbero le sue gemme preziose. E talvolta anche non proprio esposte e manifeste. Questa, per esempio, è incastonata proprio nella Porta Posterola di cui vi dicevo nel paragrafo precedente. Sono stata lì a fotografarla in tutti i modi perché mi piaceva da matti nel suo contrasto creato dall’essere una casa con una certa storia e il fatto che ci fosse la parabola della tele attaccata al muro. Le pietre che danno vita a certe case, poi, sono magnifiche. Come sempre, mentre camminate, cercate di essere curiosi e di osservare.
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: le Chiese
Sempre per restare in tema di gemme varie, c’è del Romanico incastonato ovunque in quel dell’Umbria e non c’è da stupirsi. Lo stupore, però, arriva quando si osserva questo stile architettonico medievale e lo si vede in accordo con quanto di più moderno ci possa essere o, magari, messo vicino a case successive di almeno 600 anni.
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: i palazzi
Non ci sono solo le case a raccontare Amelia. Questo splendido pezzo di Umbria conta anche un sacco di palazzi grandiosi, pieni di storia e storie. Ce ne sono alcuni che sembrano essere messi vicini proprio per essere confrontati. Mi piace pensare che si raccontino secoli di vita, che siano lì quasi a farsi compagnia.
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: il paesaggio
Una volta arrivati alla sommità del borgo storico di Amelia (ve ne accorgerete perché, come per magia, la salita finirà), vi troverete in quello che ora è un luogo dalla presenza prettamente religiosa: c’è la chiesa principale (nata medievale ma rimaneggiata in Epoca Barocca), c’è la canonica che racconta la presenza religiosa del XVIII e XIX Secolo. C’è la torre campanaria che va osservata come si guarda un album di foto. E poi c’è il paesaggio. Fermatevi, guardatelo, assaporatelo. Piccola curiosità: qui, nei tempi antichissimi, si ergeva un tempio per adorare il sole. Non stento a crederlo.
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: la Via Amerina
Vi ricordate quando, raccontandovi di Falerii Novi, citai la Via Amerina? Ecco. Potreste partire da lì e arrivare ad Amelia tranquillamente a piedi. La Via Amerina non è una via antica estremamente sulla bocca di tutti (come la Cassia o la Flaminia, per esempio). Ma è importantissima. Quando i Romani conquistarono i territori dell’Umbria e della Tuscia, non è che si trovarono di fronte gli uomini delle caverne. Falisci ed Etruschi avevano dato vita a città, a reti commerciali, a un sacco di civiltà nel senso più ampio del termine. Serviva, quindi, una strada che collegasse l’Urbe al territorio appena conquistato. Ed ecco che salta fuori la Via Amerina. Il suo tracciato è in parte ancora visibile proprio nel centro di Amelia, lungo via della Repubblica, dove incrocia Piazza Augusto Vera. È una strada di oltre 2200 anni: fermatevi a guardarla!
Cosa vedere ad Amelia, in Umbria: le mura della città
Da grande appassionata di “vecchi sassi” (come mi definisco io quando scrivo di cose antiche) vi posso dire che le mura megalitiche di Amelia sono un qualcosa di incredibile. Le troverete senza problemi uscendo da Porta Romana. Potete camminare a fianco del loro perimetro raggiungendo tranquillamente i due parcheggi che vi avevo indicato a inizio post. Ovviamente potete scendere a toccarle e osservarle da vicino, se vorrete. Si notano chiaramente le stratificazioni pre-romane, romane e medievali. Alcune pietre sono mastodontiche e c’è da chiedersi non tanto come le abbiano trasportate ma come le abbiano posizionate in modo così preciso. Che meraviglia assoluta e quanta bellezza.
Amelia, per me
La prima volta che ho letto il nome di Amelia – e che non intendesse la Strega Amelia – era su un documento che mi è capitato tra le mani. Non so perché, ma non mi sono mai messa a capire cosa vedere ad Amelia finché, a inizio aprile, non sono andata in Tuscia. Tornando a casa, ho fatto una fermata a Terni per incontrare una mia amica e, lungo la strada ho visto l’indicazione. Sotto il nome della città indicava la presenza delle mura. Di lì a pochi giorni sarei tornata proprio in Umbria e mi sono detta “sai che c’è Giovy? Si va a visitare Amelia“. Mai decisione fu tanto azzeccata per la sottoscritta. E non solo. Credo sarà uno di quei posti che esplorerò ancora, ancora e sempre ancora. Anche se non si può dire “sempre ancora”. Quanto mi piace quando trovo il modo di sbattermi da sola in faccia il fatto che ho ancora tanto da conoscere! Mi fa sentire viva e Amelia mi ha fatto questo effetto.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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