Che ci sia davvero l’imbarazzo della scelta su cosa fare in Tuscia, per me, è già un dato di fatto. Non ho ancora finito di mettere a posto tutti i miei appunti e le foto e ho appena iniziato a scrivere delle bellezze di quel pezzo di Lazio. Una delle visite più sorprendenti, per i miei gusti personali, è stata quando sono andata a scoprire le rovine della città romana di Falerii Novi, non distante da Civita Castellana. Quella città ebbe davvero una sua decisa importanza e si trovava (e si trova) non distante dal tracciato della Via Flaminia in provincia di Viterbo. Visitare Falerii Novi è stato pazzesco, per me, perché ero lì da sola, per il fatto che quel luogo fosse incustodito e totalmente gratuito e perché, per come sono fatta io, quel luogo ha fatto sì che la mia mente vagasse dentro la storia e dentro tante storie da immaginare.
Dove si trova Falerii Novi e cosa serve sapere per visitare l’area archeologica
Cosa occorre sapere per visitare Falerii Novi? In primis, occorre sapere dove si trovi questa area archeologica della Tuscia. Come vi dicevo, il tutto si trova vicino al tracciato della Via Flaminia e nei pressi di quello della Via Amerina, antica strada che portava da Roma ad Amelia, in Umbria. L’indirizzo da tener presente è Via Faleri Novi a Falerii, da non confondere con Faleria, altro luogo che si trova non distante da lì. Le rovine di Falerii Novi sono ben segnalate ma, ve lo dico, non c’è parcheggio. Io ho lasciato impunemente l’auto nel prato davanti alla strada di accesso che conduce alla Porta di Giove. Da lì, ho continuato a piedi. Il sito è sempre aperto e, sappiatelo, all’interno dell’area c’è una fattoria abitata: la zona proprietà della fattoria è recintata ed è segnalato il divieto di accesso.
Cosa aspettarsi dalla visita a Falerii Novi in Tuscia
Ci sono posti dove l’accoglienza del visitatore è stata correttamente e giustamente costruita dall’uomo. Penso all‘area archeologica di Sutri, luogo che mi ha letteralmente stregata e che vi ho raccontato qualche settimana fa. L’area archeologica di Falerii Novi è molto diversa, proprio perché lasciata al suo destino. Cosa ci si può aspettare da una visita così? Un insieme di storia antica e natura che non ha uguali. La passeggiata è semplice e adatta a tutti (ricordate? Io ero “al primo giro” di passeggiate dopo il danno alle mie ginocchia) e il vostro tempo di permanenza dipende molto da voi. Io, personalmente, ho una grande passione per i luoghi dove si vedono “sassi” antichi e rovine di ogni genere. Quello che dovrete fare, una volta lì, è entrare dalla porta di Giove, camminare fino alla chiesa e, da lì, seguire il percorso con il recinto di legno fino a dietro alla chiesa, dove si trova la vera e propria città di Falerii Novi.
Un po’ di storia di Falerii Novi
Cosa posso mettere nel mio consueto spiegone? La storia di Falerii Novi è molto interessante. Si tratta di una città Romano-Falisca sorta intorno al 241 a.C. quando, in quella stessa zona, venne distrutta Falerii Veteres, luogo Falisco-Etrusco. Dunque, sappiamo tutti della presenza degli Etruschi in Tuscia ma cosa sappiamo dei Falisci? Si tratta di una popolazione di origine greca, arrivata nelle zone etrusche per motivi commerciali. I Falisci avevano una lingua propria e proprie tradizioni. Piano piano, si fusero con la popolazione etrusca. Quando arrivarono i Romani e conquistarono questi territori, la città nuova venne fondata e la presenza falisca era sempre molto alta. Potendo scavare lì in mezzo al prato che vedete nelle foto, ne verrebbe fuori di storia!!
Cosa vedere nell’area archeologica di Falerii Novi, in Tuscia: la Porta di Giove
La Porta di Giove di Falerii Novi è un vero e proprio biglietto da visita per questa area archeologica della Tuscia. Bella come poche altre cose al mondo. La strada che entrava in città e sulla quale ora si cammina è, con tutta probabilità, qualche strato di terra sopra la Via Amerina che si vede per bene in un altro punto dell’area. L’arco a tutto sesto della Porta di Giove di Falerii Novi si regge alla perfezione da 2000 e passa anni.
Cosa vedere nell’area archeologica di Falerii Novi, in Tuscia: le mura romane
Le mura romane di Falerii Novi sono uno dei motivi per arrivare fin qui. Il perimetro della città è in gran parte ben visibile. In origine, le mura coprivano quasi 2 km e mezzo di perimetro cittadino. La parte meglio conservata, attualmente, è quella proprio attigua alla Porta di Giove ma, seguendo il percorso di visita, si possono vedere davvero delle ottime porzioni di mura. Ovviamente, sono sempre lì da oltre due Millenni.
Cosa vedere nell’area archeologica di Falerii Novi, in Tuscia: il foro
Seguendo il percorso, si passa dietro la chiesa (la chiesa attuale è la ricostruzione di una chiesa del XII Secolo. Durante la mia visita, era chiusa) e si arriva a una sorta di terrazza che affaccia su quello che era il Foro. Io mi sono seduta lì e mi sono messa a immaginare un sacco di cose legate a quella città. Ci sono ancora degli edifici ben visibili mentre, di altri, si può notare solo il perimetro. Quello che mi ha sorpreso è stato proprio il fatto che tutto fosse lasciato lì quasi al suo destino. La natura ha fatto quasi da cornice ai resti del Foro. Io mi sentivo proprio in pace lì.
Cosa vedere nell’area archeologica di Falerii Novi, in Tuscia: la Via Amerina
Vedere il tracciato originale della Via Amerina è stato uno dei motivi (ma sono molti) che mi hanno portata alla scoperta di Falerii Novi, durante il mio viaggio in Tuscia. Sarò fatta in modo strano io ma amo molto vedere i tracciati originali delle strade antiche. Non posso fare a meno di osservarli, quasi come se i miei occhi volessero entrare dentro quelle pietre per sapere esattamente chi, in duemila anni, è passato di lì. La mia visita di Falerii Novi è terminata lì, con me seduta su quello che, probabilmente, era il muro di un negozio nei pressi del Foro, intenta ad ascoltare la primavera con le orecchie e a immaginare tempi antichissimi. Chissà com’era quel luogo fatto di gente di provenienza così diversa. Sicuramente ricco dal punto di vista umano. Io la penso così.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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