
La primavera, dicevo proprio ieri, è arrivata e con essa tutto lo sbocciare possibile di ogni fiore. Le fioriture – va detto – si possono spalmare su un periodo molto vasto, almeno fino alla fine di maggio. Tutto dipende da dove si è e dal caldo che questa stagione ci porterà. Programmare un viaggio a primavera per vedere alcune delle fioriture più spettacolari di sempre non è una cosa facile e banale, proprio perché ci si mette di mezzo il meteo e la sua imprevedibilità. Alzi la mano chi non ha mai pensato di andare in Giappone per la fioritura dei ciliegi? Eccola qua, presente, in prima fila. Io ci penso da quando guardavo i cartoni animati durante Bim, Bum, Bam. Il fatto è questo: ci sono fioriture pazzesche ovunque. Oggi ve ne racconto un po’.
La primavera e i fiori di campo: Gschriet, Carinzia
Vi piacciono i fiori di campo? A me moltissimo e ci vivrei in mezzo, soprattutto per ascoltare il rumore meraviglioso delle api. La loro musica è vita per me. Ci sono tantissimi posti al mondo dove lasciarsi riempire gli occhi dalla bellezza della Natura che fiorisce. Il luogo che vedete qui in foto è uno dei più belli che abbia mai visto: si chiama Gschriet ed è un piccolissimo paese che guarda il Millstättersee in Carinzia. Io ho scattato questa foto a maggio che, a mio avviso, è il termine ultimo per ammirare i fiori di campo. Con l’estate, infatti, spariscono. Li vedete i soffioni? Se fossi arrivata lì un paio di settimane prima li avrei trovati in fiore e sarebbe stato tutto un trionfo di giallo. Praticamente dall’altro lato, rispetto alla foto (ovvero alle mie spalle, mentre scattavo), si trova il luogo perfetto per un pranzo o per una Jause (è il termine tedesco per dire “merenda”).
La primavera e i cactus di ogni genere: Lotusland di Santa Barbara, California
Già che ci siamo, viaggiamo in grande. Proprio domenica ho parlato a lungo della California. Sicché mi è venuto in mente di mettere Lotusland di Santa Barbara in questa lista di giardini da vedere in primavera. Io ci sono andata proprio durante il mese di marzo. Santa Barbara in quel periodo è un gioiello. Quel luogo mi ha messo una tale pace nell’anima: mi sono detta che avrei potuto vivere lì tranquillamente. Avrei solo dovuto avere milioni di dollari in banca. A parte questo, visitare Lotusland è proprio una bella esperienza, soprattutto per vedere piante diverse dalle nostre, magari in fioritura. Io ho visto alcuni cactus in fioritura ed è stata proprio una bella esperienza.
La primavera e i ciliegi: le colline tra Verona e Vicenza

Ecco uno dei viaggi più difficili da organizzare: quello per assistere al Hanami, il periodo dei ciliegi in fiore in Giappone. Occorre programmare bene tutto perché il momento della fioritura può durare anche solo due o tre giorni. Ed è tutto un eterno uso del condizionale. Se non ve la sentite di farvi 12 ore di volo e rischiare di trovare i ciliegi già sfioriti, c’è una soluzione molto più nostrana. Soprattutto se vivete nel nord Italia. La zona collinare delle province di Verona e Vicenza è molto conosciuta per le sue ciliegie. In provincia di Vicenza, per esempio, c’è Marostica. Il paesaggio lì è incantevole con i ciliegi in fiore, con tanto di castello medievale e montagne sullo sfondo. Non da meno è la zona tra Soave e la Valpolicella, in provincia di Verona. Notizia ulteriormente interessante: sia nel Vicentino che nel Veronese, ci sono molti ciliegi detti tardivi. E fioriscono dopo la fioritura della specie più comune. Quindi non avrete una sola occasione per vedere i ciliegi in fiore, bensì due. Tenete d’occhio il meteo.
La primavera e i luoghi da romanzo: i giardini di Capability Brown in Inghilterra
Capability Brown è stato l’uomo che ha rivoluzionato i giardini all’inglese e li ha fatti diventare i luoghi più raccontati nei romanzi dei primi anni del XIX Secolo. Lui lavorò praticamente in tutta l’Inghilterra nel secolo precedente e tante delle sue opere sono ora ancora esattamente come le ha pensate lui. Lui portò il respiro dei vasti spazi del Northumberland – dove era nato – nei giardini più composti e, fino a prima di lui, chiusi in rigorose architetture. A lui si devono dei luoghi diventati iconici al giorno d’oggi. Pensate che molti di quei giardini sono curati con strumenti tradizionali e non moderni perché, altrimenti, non si riuscirebbe a farli rimanere come li aveva pensati Capability Brown. I suoi giardini sono l’esatto mix tra elementi naturali e altri artefatti, voluti dall’uomo. Tutti i mesi primaverili, fino all’inizio dell’estate, sono un trionfo di ogni colore: ogni momento della stagione avrà il suo. Che giardini visitare? Vi tre nomi, tutti luoghi pronti a farvi sentire dentro l’Inghilterra raccontata da Jane Austen o da Thomas Hardy.
- Bowood House & Gardens, Wiltshire: luogo davvero incantevole, sia per la sua parte naturale che per il suo giardino di rose.
- Stowe, Buckinghamshire: villa divenuta scuola con tanto di giardino gestito dal National Trust. Questo è uno dei luoghi usati da Stanley Kubrick per girare Barry Lyndon.
- Cliveden House & Gardens,l Buckinghamshire. Ci troviamo appena fuori dal circondario di Londra in quella che, un tempo, fu la villa di Lord Astor. La villa è ora un hotel da sogno e i giardini sono visitabili. Sono sempre gestiti dal National Trust.
La primavera e le rose: Rapperswill, Svizzera

I luoghi da visitare se si amano le rose sono proprio tanti. Una città fortemente legata a questo fiore è Rapperswill, in Svizzera, chiamata anche “la città delle rose”. Rapperswill si trova a breve distanza in treno da Zurigo ed è perfetta per una gita di un giorno. Il suo centro storico e il suo castello sono proprio interessanti e la sua caratteristica principale sono i roseti che, da tempo immemore, adornano proprio la zona sotto il castello. Ovviamente, maggio è il mese perfetto per andare da quelle parti. Tenete conto che Rapperswill si trova nel cuore della Svizzera e che, quindi, le rose potrebbero fiorire con un po’ di ritardo rispetto all’Italia.
La primavera e la natura di tutto il globo: l’Orto Botanico di Padova
Visitare un orto botanico è un qualcosa da fare in ogni stagione: ogni periodo dell’anno, infatti, regala qualcosa di interessante all’interno di un luogo nato per la scienza e per lo studio delle piante. L’Orto Botanico di Padova ha una parte che è la più antica d’Italia (nata proprio da un forte legame con l’Università) e sarà capace di farvi fare un viaggio in non so quante parti del mondo. La parte esterna, ovviamente, è affiancata da una grande parte in serra che racchiude gli ambienti e biotopi di tutto il mondo. Fatevi questo regalo: andateci.
Ci sono ancora molti luoghi fioriti che vi vorrei raccontare, forse più adatti a viaggi estivi (come Castelluccio di Norcia in Umbria, i giardini botanici alpini, i campi di lavanda). Per ora, lasciamo che la primavera faccia il suo corso, che riempia l’aria di polline e che ci faccia starnutire come se non ci fosse un domani. Anche le allergie, a modo loro, sono simbolo di vita e del nostro contatto – a volte distopico – con la Natura.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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