
C’è sempre una buona ragione per fare un viaggio in Galles. C’è sempre un motivo plausibile per amare il Galles. Almeno per me. Sull’eco delle partite del Six Nations di rugby, mi ritrovo qui oggi a raccontarvi dove andare in Galles per ammirare i luoghi caratteristici di questa nazione. Avete presente quando chiedete qualcosa del tipo “ho pochi giorni per fare un viaggio: cosa devo vedere in Galles per avere un’idea di quella parte di Gran Bretagna?“. Ecco: oggi provo a dare una risposta a questa domanda. Io mi chiedo spesso se riesco, con le mie parole, a essere esaustiva (almeno un po’) nel raccontare un luogo così com’è. Vedere solo Cardiff, per esempio, non è vedere il Galles. Così come non lo è andando a vedere solo luoghi iconici come Conwy o Tintern Abbey. Dove andare, quindi?
Qualche parola sul Galles

Il Galles non è l’Inghilterra. Ho già fatto questo discorso raccontandovi proprio dei luoghi più caratteristici da vedere in Inghilterra. Quei luoghi capaci di spiegare la bellezza della nazione e farvi cantare, come se non ci fosse un domani, This is England dei Clash. Ecco: This is England non è proprio da dire in Galles. Il Galles, come la Scozia, è una nazione con un proprio livello di autonomia e con tanto di parlamento nazionale. Il Galles ha una sua propria lingua, che è parlata comunemente e non utilizzata come leva turistica. Il Galles ha il suo inno che io amo alla follia e che, proprio guardando il Sei Nazioni di rugby, mi fa sempre piangere. Le strane parole che vedete nel titolo sono tratte proprio dall’inno. Gwlad (che si legge gulad. La w è una u in gallese) vuol dire patria ed è una parola molto sentita. Quel verso dice che il Galles è terra di bardi e poeti ed è proprio vero, come vi spiegherò. Oltre a questo, è una nazione di gente fiera della propria origine. Il gallese è la madre di tutte le lingue celtiche. Come ci si arriva in Galles? Non ci sono voli diretti dall’Italia. Tutto dipende dalla zona del Galles che volete vedere. Se volete iniziare l’esplorazione dal nord, atterrate a Liverpool o Manchester e poi prendete il treno per Bangor. Se volete iniziare da sud, volate su Bristol e poi andate in treno a Cardiff. Per spostarvi, se non guidate in Gran Bretagna, tenete in considerazione l’Explore Wales Pass.
Quali sono le caratteristiche del Galles?

Possiamo tranquillamente dire che ci sono degli elementi di britannicità che danno forte connotazione sia all’Inghilterra, che al Galles e la Scozia. Un po’ come accade nel nostro paese: ci sono delle cose che gridano Italia a tutto spiano. Il Galles è una nazione dal paesaggio vario, con un cuore montuoso e la costa che sprizza bellezza in un modo assoluto. Ne parlavo qualche giorno fa, durante l’intervista con Radio Cusano Campus: il Galles è la nazione del Regno Unito che conta più castelli di tutti. Tra castelli in rovina e quelli ancora interi, ne un terzo in più della Scozia, giusto per fare un esempio. Storicamente parlando, questo sottolinea la forte indole difensiva di questa nazione, anche se molti castelli sono stati costruiti proprio dagli inglesi come simbolo di conquista territoriale. Secondo il mio personale modo di sentire, ecco alcune delle caratteristiche del Galles:
- Zone montuose che sembrano uscite da un romanzo
- Castelli come se piovesse
- Leggende che fondono mito e realtà
- Identità nazionale
Sappiate che ci sono proprio tanti pass che vi permettono di risparmiare sui biglietti dei castelli o di alcune attrazioni. Il sito di VisitWales è sempre il punto di riferimento migliore. Hai dubbi su dove andare? Fai il test che ho pubblicato tempo fa. Magari ti aiuterà a capire dove indirizzare il tuo viaggio.
I monti del Galles

Lo Snowdon è il re di tutti i monti del Galles e disegna il paesaggio come non mai. Sovrasta tutto, benché la sua altezza arrivi a circa 1000 metri d’altitudine. È visibile da tutta la costa del nord del Galles come se fosse una sentinella che ha a cuore il territorio che vuole proteggere. Oltre a questo, la Snowdonia prende il nome proprio dal suo monte principale e sembra un regno fantasy. Perché andare sullo Snowdon per conoscere il carattere montuoso del Galles? Semplice: le pendici di questo monte raccontano tanto del carattere del Galles. C’è Dolbaldarn Castle, in rovina e meraviglioso. Al primo sguardo fa sognare tante racconti. Poi c’è una presenza massiccia di slate, ovvero di basalto. Questa pietra ha fatto il bello e il cattivo tempo nell’economia della zona. Inoltre, proprio in questa zona si trova una miniera d’oro: la Clogau mine. L’attività di miniera, non solo per l’oro, è stata alla base dell’economia del Galles per decenni. Ma non c’è solo lo Snowdon in Galles. Le montagne della zona centrale – il Cerediogion – sono spettacolari, per non parlare del Brecon Beacons National Park, nel sud del Galles.
I Castelli del Galles

Il Castello di Harlech è uno dei più distintivi lungo quel percorso chiamato Iron Ring, itinerario che unisce tantissimi dei castelli costruiti da re Edoardo I Plantageneto durante la guerra di conquista del Galles. Parte di questo itinerario, per esempio, può essere seguito in treno unendo luoghi come Harlech, Criccieth, Caernarfon, Beaumaris e infine Conwy. In realtà, storicamente parlando, l’ultimo da ammirare sarebbe Beaumaris, rimasto incompleto perché il caro Edoardo se ne andò in Scozia a combattere contro Robert The Bruce. Chi ama i castelli, non può non vedere il Galles prima o poi nella vita. Ovviamente, ci sono molti castelli anche nel sud del paese: Camarthen, Caerphilly e Cardiff stessa, che mostra il suo castello normanno in tutta la sua bellezza. I nomi che cito sono solo una minima parte dei castelli che si possono vedere in Galles. Molti sono gestiti dal CADW, un ente che cura e gestisce molto del patrimonio storico gallese. La membership al Cadw costa 51£ per un adulto. Fate bene i vostri conti prima di partire per il Galles: a volte conviene acquistare la membership, anziché i singoli biglietti.
Le leggende del Galles
Su Re Artù e sul suo profondo legame col Galles ho già scritto tanto. Artù è stato concepito in Cornovaglia, secondo la leggenda, ma è gallese, tanto che suo padre – Uther Pendragon – ha un cognome e un vessillo che è proprio tipico dell’identità gallese. Non c’è solo il grande Artù (in gallese lui si chiama Arth Fawr, ovvero Artù il grande) nelle leggende che danno forte connotazione al Galles. C’è anche Owain Glyndŵr, l’ultimo gallese a detenere il titolo di Principe di Galles. Owain (che è la parola gallese che sta alla base del nome Wayne) guidò una delle rivolte più potenti della storia del Galles (siamo nel XV Secolo) e venne battuto da quel “principe Hal” che poi divenne Enrico V. Ancora prima di Owain, ci fu Llywelyn ap Gruffydd. Il suo cognome è quello che poi ha dato vita al Griffith più moderno. Infatti, Gruffydd si legge come Griffith. Linguistica a parte, Llywelyn fu il principe di Galles battuto da Edoardo I. Artù, Owain e Llywelyn sono alla base di molti racconti popolari che, a modo loro, sostengo il grande senso di nazione che i Gallesi portano nel cuore.
L’identità nazionale

L’identità nazionale passa attraverso alcuni dei simboli del Galles più comunemente conosciuti e che ho già raccontato. Come si dice nell’inno nazionale, il Galles è terra montuosa, terra di bardi e cantori. Quest’ultima caratteristica si ritrova nei tanti cori che sono nati, nell’arco di tanto tempo, in giro per tutta la nazione. Per quanto riguarda i bardi del Galles, il primo che vorrei citare è Goffredo di Monmouth, ovvero colui che mise su carta le leggende arturiane. Altro poeta che vale davvero la pena di citare è Dylan Thomas, che è nato e ha vissuto a Swansea. Dylan Thomas è così potente nella sua poetica da aver ispirato il nome d’arte di Robert Allen Zimmerman, diventato Bob Dylan in suo onore. Non solo: secondo voi da dove nasce il nome Dylan Dog? L’identità gallese è ben visibile, direi quasi tangibile, in alcuni luoghi:
- Aberystwyth: città del Mid-Wales, affacciata sulla Cardigan Bay. Bellissima e colta, è sede della National Library of Wales, luogo che custodisce non solo libri fisici ma soprattutto l’identità linguistica del Galles. Qui è ambientata la serie tv Hilterland.
- Swansea: altra città meritevole (anche per il cibo), dove potrete trovare il centro culturale su Dyland Thomas. È vero, lui scriveva in inglese ma il Galles era sempre dentro di lui.
- Negli stadi di rugby. Uno fra tutti: il Millennium Stadium, che ora si chiama Principality… ma nessuno lo chiamerà mai così.
- Nei narcisi che spuntano in ogni dove durante la festa di San Davide: ogni 1 marzo.
- In ogni Croeso, Diolch, Bore da e in ogni sorriso che troverete lungo la strada.
Gwlad, gwlad, pleidiol wyf i’m gwlad.Tra môr yn fur i’r bur hoff bau,O bydded i’r hen iaith barhau.
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