Vi ho già detto la mia sul visitare la Romagna in inverno: io ho adorato girare tra Rimini e il suo entroterra quasi in totale solitudine, con un sole che cercava di farsi valere in un giorno di inizio gennaio, una luce spettacolare e tanta calma capace di entrarmi anche nella mente e nell’anima. La mia peregrinazione romagnola mi ha portata a visitare Mondaino, un piccolo paese sulle colline, molto celebre per un evento che si tiene in estate (e speriamo torni nel 2022) e che si chiama il Palio del Daino. Sinceramente, mi piacerebbe rivedere Mondaino con i fasti di un grande evento a condire il mio viaggio ma, quel giorno, ne ritrovarmi da sola, ci ho provato gusto. Cosa può raccontare una passeggiata in quel di Mondaino? Ve lo racconto oggi.
Dove si trova Mondaino e dove parcheggiare
Il centro storico di Mondaino – e nucleo centrare da visitare – è contenuto all’interno di possenti mura che rivelano tutta l’origine medievale di questo piccolo paese romagnolo. Mondaino si raggiunge in circa 40 minuti di strada da Rimini, passando vicino ad altri paese interessanti come Saludecio e Montegridolfo, che possono essere benissimo abbinati alla visita di Mondaino. La strada è un po’ a curve ma nulla di così difficile da affrontare. Alle porte del paese, proprio sotto le mura, c’è un parcheggio a pagamento molto comodo. Io ho lasciato l’auto lì e, quel giorno, i parchimetri erano spenti. Credo fosse per la bassissima stagione: nei weekend e, soprattutto, con la bella stagione saranno sicuramente necessarie le monetine per parcheggiare lì. I posti disponibili non sono moltissimi quindi preparatevi a parcheggiare nelle aree preposte all’ingresso del paese e ad arrivare in centro a piedi.
Qualche parola sulla storia di Mondaino
Sulla storia di Mondaino e, soprattutto, sull’origine del suo nome, se ne sono dette di ogni. Ci sono state – e sono rimaste in piedi per anni – delle ipotesi che volessero che, su quel colle, ci fosse un luogo dedicato alla Dea Diana. Sicuramente quel colle e i suoi boschi sono stati sempre grandi fornitori di selvaggina ma, davvero, non è proprio così che si è arrivati al nome di Mondaino. Smontando un sacco di ipotesi, ora si pensa che il nome derivi da un’usanza medievale utilizzata per dare più “importanza” a luoghi dai nomi molto umili e popolari. Leonardo Da Vinci, in una sua mappa del territorio, chiamava questo posto Monda. Molto probabilmente furono i Barbari a dare il nome a Mondaino, etichettandolo come Mundawins. Quel termine è davvero storicamente molto usato perché indica una fortificazione. Tutto totalmente plausibile. Questo borgo vide, nel 1459, la firma della pace tra Malatesta e Montefeltro. E scusate se è poco…
Cosa aspettarsi dalla visita a Mondaino in Romagna
Cosa ci si può aspettare dalla visita a Mondaino? Io mi sono ritrovata in un paese davvero silente, quasi dormiente, in uno di quei momenti in cui ci si prende una pausa da tutto per poi ripartire. Sono sincera: lo volevo vedere proprio così. Volevo respirare assieme a quel paese e al sole che, quel giorno, lo inondava. Credo che d’estate sia ben diverso e sarò felice di rivederlo. Come spesso racconto quando parlo delle mie scorribande, soprattutto in Italia, tra paesi e piccole città, sono i dettagli a fare la differenza e Mondaino ne ha da vendere.
Visitare Mondaino: il paesaggio, prima di tutto
Le possibilità di scoperta offerte da Mondaino iniziano molto prima dell’arrivo in paese. La Romagna spesso si racconta per le sue spiagge ma io credo sia l’entroterra “il dettaglio” che fa davvero la differenza. Gustatevi ogni chilometro del vostro viaggio per arrivare a Mondaino, Fermatevi a guardare, anche senza tirar fuori il telefono per fotografare. Le colline della Romagna, con “a guardia” il Monte Titano e San Marino, sono davvero uno spettacolo, a prescindere dalla stagione. Me le sono immaginate verdi e fiorite a primavera e, ancora meglio, completamente colorate da toni caldi in autunno. Anche l’inverno mi ha mostrato la loro bellezza. Davvero, iniziate a vivere la scoperta da lì.
Visitare Mondaino: Piazza Maggiore
Piazza Maggiore è il simbolo che permette di riconoscere Mondaino da una foto. Si tratta di una piazza molto particolare per la sua forma. Benché Mondaino sia medievale, in modo preponderante, questa piazza ci porta dritti in un’altra epoca. È stata, infatti, realizzata verso il 1820 da un architetto che lavorò molto in Romagna, realizzando molte opere – per esempio – a Forlimpopoli. La piazza è davvero ben studiata e viene illuminata dal sole in mattinata. In inverno, è completamente al sole verso mezzogiorno. Piazza Maggiore viene chiamata, molto simpaticamente, La Padella.
Visitare Mondaino: Via Roma
Davanti a Piazza Maggiore si apre Via Roma, la via principale di Mondaino. Quel giorno c’ero solo io in giro e mi è piaciuto così, Percorrere questa via vi porterà a camminare su tutta la lunghezza del centro storico di Mondaino. Lungo Via Roma ho visto un sacco di luoghi di degustazione del Formaggio di Fossa: la zona è molto celebre per questo prodotto. Io – lo sapete – mi sono messa a osservare porte, balconi, case e, soprattutto, tutti i piccoli vicoli che si aprono ai lati di questa via. Fatelo, non ve ne pentirete!
Mondaino i suoi dettagli
I dettagli, dicevo. Mondaino ne era piena: dai fiori che resistevano al freddo sui balconi, agli scorci che si intravedevano dai piccoli vicoli laterali, fino ad arrivare questa asciugamano bianca, a nido d’ape, appesa a una porta, che si è riscoperta porta asciugamani per caso. Bella, bellissima e illuminata dalla luce del sole basso di gennaio. A luglio non avrebbe fatto lo stesso effetto. E poi la genialata totale (da nerd quale sono): il numero 42. So che ci sono foto più belle al mondo ma questa, per me, è quella che può fare da copertina a quella giornata. Parafrasando quello che ho scritto giorni fa, parlando di bici senza rotelle, il viaggio senza dettagli sarebbe tofu.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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