Il mio giro invernale (improvvisato, quasi) in Romagna è iniziato con una passeggiata in centro a Rimini. Di per sé, mi ero messa in testa di vedere due cose: il ponte di Tiberio e il punto in cui la via Emilia incrocia la Via Flaminia. La passeggiata riminese che sto per raccontarvi, quindi, non è molto ampia e non comprende tante altre meraviglie di questa città della Romagna. Ho in mente di tornare, per dedicarmi davvero al centro storico di Rimini e restarci un po’ di più. La Rimini Romana, così come quella dei Malatesta, mi interessano moltissimo ma quel giorno il tempo a mia disposizione non era molto ma mi è bastato per godere di grandi bellezze. Ve ne parlo oggi.
Dove parcheggiare per visitare il centro storico di Rimini
Prima di gennaio di quest’anno, ero andata in centro storico a Rimini solo un paio di volte ma non avevo mai guidato io. Il mio primo pensiero, alla partenza del mio giro in Romagna, è stato trovare un luogo dove parcheggiare. Ho cercato un po’ in rete e sono andata dritta al Parcheggio Tiberio – manco a dirlo – che si trova a pochissimi metri dal ponte omonimo. Il parcheggio è a pagamento e si paga con le monetine. Non c’è possibilità di pagare, per ora, con bancomat e carta di credito. Da lì, potete proseguire a piedi. Se usate il navigatore satellitare per orientarvi in centro a Rimini, puntatelo direttamente sul parcheggio. L’accesso al ponte avviene passando attraverso il giardino che costeggia il fiume: sono state costruite anche delle passerelle per chi è in carrozzina o ha difficoltà a camminare.
La mia passeggiata in centro a Rimini: Borgo San Giuliano
Usciti dal parcheggio e poco prima di imboccare il ponte, sulla sinistra troverete le indicazioni per Borgo San Giuliano, probabilmente uno dei pezzi più fotografati e ammirati di Rimini. Si tratta di un antico quartiere di pescatori, nato intorno all’Anno Mille e ora famoso per i suoi colori e i suoi murales. Quel giorno io non avevo abbastanza tempo a disposizione per girarlo per bene ma già passeggiare tra le sue vie riempie l’anima di serenità. O almeno è l’effetto che ha fatto a me. Se siete appassionati di serie tv, Fedeltà – nuova serie di Netflix tratta dal romanzo di Marco Missiroli – è girata in parte anche lì.
La mia passeggiata in centro a Rimini: il Ponte di Tiberio
2000 anni e non sentirli. Il Ponte di Tiberio è lì dal 14 d.C. quando l’Imperatore Augusto diede il via ai lavori. Il completamento avvenne nel 21 d.C. sotto il governo di Tiberio. Un’opera di ingegneria civile così bella e potente sottolineava sicuramente la grande importanza che Rimini aveva in epoca imperiale. In quella città, infatti, si incontravano la Via Emilia, la Via Flaminia e la Via Pompilia-Annia. La prima collegava la zona di Milano a Rimini. La seconda Rimini a Roma. La terza, Rimini ad Aquileia. Non so dirvi se sia più un fatto di cronaca o leggendario, ma il Ponte di Tiberio sembra sia l’unico che i Tedeschi non riuscirono a demolire o intaccare durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora il bacino del fiume Marecchia è diventato un parco pubblico e il ponte – ve lo dico – più bello che mai. Nell’attraversarlo, osservate i dettagli di ogni pietra e pensate che tutto quello che vi sostiene è lì da 2000 anni.
La mia passeggiata in centro a Rimini: Piazza Tre Martiri
Piazza Tre Martiri è un luogo che racconta molta della storia di Rimini, a partire dal periodo romano. Qui, infatti, si trovava il Foro. La via che ho percorso a piedi per andare dal Ponte di Tiberio all’Arco di Auguro oggi si chiama Corso d’Augusto ma, un tempo, era il decumano maximo della città. Il decumano era la via che collegava la città da nord a sud. Il cardo faceva la stessa cosa da est a ovest. Piazza Tre Martiri si chiama così perché lì vennero fucilati tre partigiani durante la guerra. Oltre a questo, la struttura della piazza, così come è ora, è opera del Rinascimento. Ecco perché ho detto che racconta molta della storia di Rimini.
La mia passeggiata in centro a Rimini: Arco di Augusto
La Via Flaminia è diventata mia amica in Umbria e le voglio molto bene. Volevo andare a vedere dove finiva e, oltre a questo, ero curiosa di ammirare con i miei occhi quello che viene considerato come uno dei monumenti romani più belli del nord Italia. La Via Flaminia, termina giusto davanti al Corso d’Augusto, perpendicolarmente. A incrociarla c’è la Via Emilia, generando un punto focale di tutta la viabilità romana. Scherzi a parte: non immaginatevi la gente sulle bighe in cosa lì davanti. Pensate, però, a che crocevia di destini dev’essere stato quell’arco. Venne costruito nel 27 a.C. per onorare l’Imperatore ed è lì da quel tempo. Chissà cos’era Rimini a quel tempo. Me lo chiedo spesso.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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