Lo so che le feste sono appena finite e, probabilmente, molti di voi vivranno gennaio come un mese di dieta ma io ci tenevo lo stesso a raccontarvi un gran posto dove mangiare nella zona del Garda Trentino, uno di quei luoghi capaci di essere molto più che un posto dove sedersi a tavola e scegliere da un menù. Un posto che si fa racconto, che si fa incontro. Che si fa accoglienza. Si tratta di un ristorante tipico trentino che si chiama La Casina e si trova a Drena. In cucina c’è una Lady Chef che si chiama Giada, capace di raccontare il proprio territorio in modo magistrale. Amo moltissimo la zona del Garda Trentino, terra eccezionale di gente umanamente speciale. Può una cena dire tutto questo? Certamente.
Dove si trova il Ristorante La Casina a Drena

La strada provinciale che da Riva viaggia verso Arco per poi proseguire verso nord fino a raggiungere Trento è un percorso capace di grandi sorprese. Se non l’avete mai percorsa, vi consiglio di farlo e non importa la stagione che vi accompagnerà da quelle parti. Ci sono luoghi come Dro che mi hanno insegnato le tante qualità di questo territorio che guarda sia lago che montagne. Poco distante da Dro si trova Drena, il comune di 500 abitanti in cui si trova il Ristorante La Casina. Il locale si trova in una antica casa storica, non difficile da raggiungere ma qualche curva c’è. L’indirizzo esatto è Località La Casina 1. Il luogo è a dir poco incantevole: io sono arrivata lì in pieno autunno (mi sono fatta prestare la foto che vedete qui sopra), in una sera in cui il freddo iniziava a farsi sentire. L’abbraccio dei castagni che facevano da sentinelle alla casa è stato un qualcosa di magnifico.
Cosa aspettarsi da un pasto a La Casina di Drena
L’ambiente del Ristorante La Casina di Drena è rustico e molto ben curato. Io, data la stagione della mia cena (ero in zona Garda Trentino per Frantoi Aperti, quindi era fine ottobre), mi sono seduta a uno dei tavoli interni, dove mi sono subito sentita, da un lato, come a casa. Dall’altro, mi sentivo come se fossi in attesa del più bello dei racconti. L’ambiente è davvero accogliente e mai banale, capace di dire “sì, sei in Trentino”, senza essere troppo. Il menù, che si accorda perfettamente con le stagioni e con il concetto di km zero, è davvero eccezionale. Io, vista la stagione, ho approfittato largamente della presenza dei Maroni di Drena, vero e proprio oro di questa parte di Trentino. Stagioni e ingredienti a parte, quello che dovete – se vorrete – aspettarvi dal un pasto al Ristorante La Casina di Drena è capacità culinaria al top, unita a tanto amore per il territorio. Sembrano parole che si replicano in ogni recensione ma c’è davvero tanto di peculiare in ciò che Chef Giada fa uscire dalle porte della sua cucina. C’è proprio arte del raccontare attraverso il gusto. Arte capace di conquistare.
Cosa mangiare a La Casina di Drena: Maialino al miele di castagno con fichi e riduzione al melograno
La mia cena è iniziata con del maialino al miele di castagno, accompagnato da fichi e da un bignè salato buonissimo. Il tutto era adagiato su un purè di maroni di drena, che dava quel tocco finale di delicatezza a un piatto davvero ben composto e con tutto il sentore dell’autunno. Cottura della carne perfetta e accostamento dei sapori come se fosse un ricordo raccontato mentre si tiene gli occhi chiusi e si cerca di tornare a giorni lontani nel tempo.
Cosa mangiare a La Casina di Drena: ravioli con ricotta e maroni di Drena, con ragù bianco di coniglio
Quando si parla di coniglio, io sono sempre un po’ sulle mie. Poi, però, mi lascio convincere. Al ristorante, dovrebbe sempre essere così: occorre davvero mettersi in ascolto di ciò che lo chef propone. E io ho fatto bene. La delicatezza regnava sovrana anche in questo piatto e veniva impreziosita da quel ragù di coniglio che portava al palato tutto il sentore di un cortile in un posto di montagna. Ne avrei voluti altri mille di quei ravioli.
Cosa mangiare a La Casina di Drena: medaglioni di faraona con lardo e maroni
Faraona, lardo e maroni: ecco gli ingredienti principali del piatto che ha fatto da secondo alla mia cena presso il Ristorante La Casina di Drena. A fare da base al piatto c’era un purè di zucca, altro ortaggio che fa molto autunno e che io – lo ammetto – uso sempre molto poco in cucina. La carne della faraona era saporita al punto giusto e sarebbe piaciuta anche a chi non assaggia mai quel genere di pennuto.
Cosa mangiare a La Casina di Drena: cremoso ai maroni con vellutata di uva, crumble di canapa e fondente al sale
Da un po’ di tempo, non mi appassionano più i dolci troppo elaborati ma quando mi trovo davanti a delizie come quella che ha concluso la mia cena alla Casina di Drena… beh, mi arrendo proprio. Io non sono mai stata una grande appassionata di castagne in genere. Il sapore del marone di Drena è stato un leitmotiv presente ma non ossessivo in quella cena e ciò ha reso tutto speciale. Il dolce era un qualcosa di divino. Il gioco delle consistenze era potente tanto quanto il gusto che quel piatto mi ha regalato.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori, salvo diversamente indicato – riproduzione vietata.
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