Scrivere, ieri, della mia personale Wonderland eterna, mi ha fatto venire in mente una cosa: io adoro l’Afternoon Tea tradizionale e ogni mio viaggio in Gran Bretagna – non importa dove – mi ha portata a sedermi a qualche tavolo per godermi quel rito che, per me, equivale a del tempo di puro respiro, nonché di bontà. C’è stato l’Afternoon Tea ispirato a Shakespeare, come quello ultra moderno al ventitreesimo piano di un grattacielo a Manchester. Oppure le mie due scelte super belle di Edimburgo: la Signet Library e il Balmoral. In viaggio in Gran Bretagna si possono trovare degli Afternoon Tea per tutte le tasche: non pensate subito, quindi, che sia un’opportunità danarosa. Oggi, per esempio, vi racconto l’Afternoon Tea in stile vittoriano che ho gustato al V&A d Londra, per gli amici Victoria & Albert Museum. Attualmente non è ancora tornato sul menù della caffetteria del museo, in attesa di tempi migliori per avere le tea room piene. Intanto, però, io vi racconto com’è andata e, soprattutto, quanto costa gustare un Afternoon Tea tradizionale in quel meraviglioso palazzo, museo di prim’ordine.
Dove si trova il V&A di Londra e come raggiungerlo
La Londra che si trova nei dintorni di Hyde Park è il cuore della Londra Vittoriana. Il V&A di Londra si trova proprio in quella zona, più precisamente a South Kesington, lungo Cromwell Road. Il suo vicino di casa è un altro capolavoro assoluto: il Natural History Museum. Per raggiungere il V&A, vi basterà arrivare lì con la Circle Line o la District Line e scendere proprio a South Kensington. In alternativa, se amate camminare per Londra, vi direi di fare un giro per i Kesington Gardens e Hyde Park, per poi arrivare al museo seguendo Exhibition Road. Questo museo è gratuito per le sue collezioni permanenti. Si pagano solo le esibizioni temporanee, come quella che aprirà a febbraio e che sarà dedicata alle opere di Beatrix Potter. A mio avviso, non si può vedere in una sola volta il V&A. Voluto a metà del XIX Secolo dalla nostra cara Vicky e suo marito Albert (sempre loro, come per il Natale), il museo doveva diventare la casa delle arti minori, per così dire: gioielleria, tessitura, illustrazione e così via. In realtà, contiene moltissimi dipinti e sculture, nonché progetti di architettura. Il mio consiglio è quello di decidere cosa volete vedere all’interno del V&A e andare dritti al punto. Il museo è aperto, attualmente (Dicembre 2021, aggiornerò il post in caso di cambiamenti), dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 17.45. Data la particolare situazione sanitaria, occorre prenotare il proprio biglietto (sempre gratuito) online.
Cosa aspettarsi dall’Afternoon Tea al V&A di Londra
Ora vi racconto una cosa storica, senza fare troppi spiegoni: dobbiamo sempre alla cara Regina Vittoria la tradizione dell’Afternoon Tea. Eh già. Sempre lei. Perché? Si racconta che la Regina avesse una grande amica: Lady Anne Mary Stanhope, duchessa di Bedford. La nostra Lady Stanhope era più vecchia della Regina Vittoria e si conquistò la sua fiducia totale. Forse, la Regina Vittoria aveva capito che era meglio avere la duchessa di Bedford dalla sua parte perché Anne Mary era solita mettere in giro falsi gossip, anche molto pesanti. La Regina la invitava sempre da lei per il tè. Fino a quel momento, il rito del tè era solamente legato al fatto di bere una tazza di tè in compagnia. Lady Anne Mary chiese alla Regina, un giorno, di poter mangiare. Et voilà la nascita dell’Afternoon Tea accompagnato da cibo. Quello che faceva la regina, ovviamente, diventava moda. Vi ho raccontato questo perché il V&A è proprio il luogo perfetto per vivere la magia dell’Afternoon Tea di quei tempi. Viene solitamente servito nella Morris Room, stanza che venne creata proprio in Epoca Vittoriana e rimasta tale da quei tempi. Detto questo, aspettatevi di poter sedervi ai tavoli della Morris Room anche in bermuda e sandali, se viaggiate in estate. L’Afternoon tea del V&A ricrea l’atmosfera vittoriana ma è quanto di più accogliente ci possa essere. Anche nel prezzo: costa 30£. Vi ricordo, che l’Afternoon Tea è un vero e proprio pasto: non una merenda (quella è il cream tea). Si prende fino alle 17. E non alle 17. Attualmente, sempre per le condizioni sanitarie del pianeta, la caffetteria del V&A non ha ripreso a servire questa delizia vittoriana ma riprenderà. E io non mancherò di aggiornare questo post. Nel caso abbiate intenzione di unire Afternoon Tea e visita al V&A di Londra, visitate il museo dopo il tè. Così potete guardare le collezioni con più calma, senza pensare “oddio, la nostra prenotazione è tra un’ora“.
Cosa si mangia all’Afternoon Tea del V&A: il salato
L’Afternoon Tea inizia sempre con una proposta salata. O meglio, con un vassoio o piatto di proposte salate. Non possono mai mancare i cucumber sandwich e, magari, un sandwich con un altro gusto (solitamente ham & mustard). C’è sempre un qualcosa di consistente, come una sorta di torta salata con formaggio e verdure oppure con carne, a seconda della stagione. Il vassoio del salato, in un afternoon tea tradizionale, presenta tre tipi diversi di assaggi. Il terzo è a discrezione della cucina: a me sono capitati bigné salati, piccolo Yorkshire pudding con un qualche intingolo e così via.
Cosa si mangia all’Afternoon Tea del V&A: i dolci
La tradizione vorrebbe che il vassoio dei dolci sia l’ultimo da assaggiare durante un Afternoon Tea ma io ho concettualmente fatto la mia rivoluzione e so che la Regina Vittoria mi dà ragione. Io mangio i dolci come seconda proposta perché mi tengo la chiusura con ciò che amo di più. I dolci sono sempre vari e non c’è mai una proposta tradizionale obbligatoria, se così vogliamo dire. Possiamo rilevare, però, una costante: c’è sempre qualcosa con la pastafrolla come base.
Cosa si mangia all’Afternoon Tea del V&A: le scone
Le scone, di solito, vanno mangiate per seconde. Io le mangio alla fine perché, per me, sono deliziose e le amo moltissimo. Quello che, solitamente, viene chiamato il tè delle 5 è il cream tea e prevede solo le scone, come accompagnamento. Un Afternoon Tea tradizionale ha, invece, tutto. Le scone sono per me il metro di giudizio dell’esperienza dell’Afternoon Tea che sto vivendo in quel momento. Quelle del V&A di Londra erano deliziose e non erano plain, bensì fruit scone. Quest’ultime hanno, di solito, uvetta o frutta rossa all’interno dell’impasto. Tenetene conto, nel caso siate allergici e chiedete sempre quando prenotate. Ricordate sempre che, prima che vi venga servito tutto, vi verrà chiesto che tè volete. Io scelgo sempre l’Earl Grey, come il Capitano Picard di Star Trek. Se non conoscete i tè, andate su un classico Everyday Brew. Non sbaglierete.
L’Afternoon Tea al V&A, per me
Noi siamo abituati a pensare ai musei come luoghi in cui “si guarda ma non si tocca“. Come posti – passatemi il termine – totalmente intoccabili. Molti musei in Italia lo sono e non sto parlando di rispetto alle opere e alle collezioni: quello è dovuto in tutto il mondo. I musei britannici, grazie al fatto che per la maggior parte sono gratuiti, permettono di essere vissuti maggiormente. Sono luoghi della gente per la gente e non è poco frequente che qualcuno si incontri lì per un meeting di lavoro o un pranzo con gli amici. A voi verrebbe mai in mente parlando di Uffizi o Museo del ‘900? A me, personalmente, no. Sarà per questo che amo molto i musei della Gran Bretagna. Il V&A, tra l’altro, ha una sede fuori Londra, nella città scozzese di Dundee, dove le sue collezioni si concentrano sul Design. Il V&A Dundee, ora, organizza anche il Victorian Afternoon Tea e la sua caffetteria è pensata per essere usata da tutti, anche da chi non frequenta il museo e non ha intenzione di visitarlo. Per quel che mi riguarda, ricordo quell’Afternoon Tea in una sala piena di gente, con camerieri che passavano veloci ma, dentro di me, c’era la pace di sempre. Faceva freddo in quei giorni a Londra. Lì l’anima mi si è scaldata.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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