
Ok, ci siamo. Come già vi dicevo parlando di regali, ora è lecito entrare nel mood di Natale. O meglio, di Natale in Gran Bretagna. Lo sapete che molte delle tradizioni legate a questo periodo dell’anno e globalmente diffuse sono frutto dell’Epoca Vittoriana e iniziarono a viaggiare per il mondo proprio perché esisteva, a quel tempo, l’Impero Britannico!? Facciamo prima a dire cosa non abbia lasciato quell’epoca al mondo, anziché il contrario. A me piace molto il Natale (nel suo giusto tempo) e non sono di certo il Grinch anche se non metto mai maglioni natalizi e non ascolto i canti tipici di questo periodo. Mi piace pensare all’attesa del giorno del Natale: ecco perché adoro il periodo dell’Avvento e le sue tradizioni. Quest’ultime sono più alpine che britanniche ma, almeno per me, c’è sempre quel pizzico di britishness in questo momento dell’anno. Unito a un po’ di Krampus, che non fanno mai male (prima che parta la polemica: lo so che i Krampus non sono britannici). Ecco una pseudo-guida che intitolerei Che cosa la Gran Bretagna ha dato al Natale di tutti. Pronti?
I mercatini di Natale in Gran Bretagna
Lo sapete che i mercatini di Natale sono proprio tanto diffusi in Gran Bretagna? Ecco, non è sempre stato così. Il luogo giusto da visitare per rendersi conto di questa mia affermazione è la città di Birmingham che, solitamente, si addobba per le feste e trasforma il suo centro storico per fare posto al Mercatino di Natale più grande di tutta l’Inghilterra. La colpa – se vogliamo usare questo termine – è del principe Albert, il marito della Regina Vittoria. Fino a quell’epoca, infatti, il Natale era giusto la festa religiosa da passare in famiglia ma non era proprio tanto di moda fare l’albero e acquistare regali. La tradizione dell’albero di Natale era conosciuta nelle case nobiliari ma non in giro per piazze e città. Il Principe Albert era tedesco e, forse, il Natale in Gran Bretagna (siamo in piena Rivoluzione industriale, ricordiamocelo) gli sembrava un po’ poco gustoso e luminoso. Sicché ebbe un’idea: donare a una città industriale un po’ di luce e profumo del Natale. Nacque così il mercatino di Natale di Birmingham che, ancora oggi, è di totale ispirazione tedesca. Visto che l’atmosfera che creava era gioiosa, bella, e accontentava davvero tutte le classi sociali, ecco che i mercatini di diffusero in tutta la Gran Bretagna, non smettendo mai di prosperare.
Le cartoline di auguri

Chi è si è inventato il fatto di spedire le cartoline di Natale in giro per fare gli auguri? Sembra sia stata un’idea della Regina Vittoria che, a modo suo, rafforzò un comportamento importante del bon ton dell’alta società britannica. Quale? Ve lo spiego subito. Sarebbe buona educazione, una volta che si è stati invitati a casa di qualcuno, inviare un biglietto di ringraziamento per l’avvenuto incontro. Il biglietto va scritto dalla donna più importante invitata e va inviato alla padrona di casa. La Regina Vittoria pensò bene di capovolgere la cosa e iniziò a inviare cartoline illustrate con scene natalizie per fare gli auguri. Se lo fa la Regina vuoi non farlo tu? Iniziarono, ovviamente, le famiglie nobili e poi tutti gli altri seguirono a ruota. Da quel momento, in Gran Bretagna, prese piede una nuova attività per pittori e illustratori: disegnare cartoline di auguri. Al giorno d’oggi, la Gran Bretagna è uno di pochi posti al mondo in cui un Card Shop può resistere al logorio della vita moderna. Ci sono biglietti di auguri per ogni cosa. Dove andare per comprare dei biglietti d’auguri perfettamente britannici per inviare le vostre parole in stile vittoriano? Provate il St.Nicholas Market di Bristol o camminate lungo South Bank a Londra: lì ci sono delle bancherelle di libri che vendono anche cartoline in perfetto stile vittoriano. Anche fuori dal periodo natalizio.
Il Natale in Gran Bretagna ha un nome e cognome: Charles Dickens
Dunque. Parliamone. Ho già scritto di Charles Dickens e del fatto che sia considerato l’uomo che inventò il Natale. I suoi libri, perfetti esempi della società dell’Epoca Vittoriana, sono stati davvero lo strumento primario della diffusione di un certo concetto di Natale. Lui prese la moda del momento e la seppe trasformare in qualcosa di eterno. Se, in Gran Bretagna, il Natale ha ancora un aspetto così vittoriano, lo si deve davvero a quanto scritto da Charles Dickens. Il luogo perfetto per rendersi conto di questa cosa è Rochester, la città in cui visse Charles Dickens. Perché proprio questo luogo? Perché il mercato di Natale di Rochester è spesso “palcoscenico” di rievocazioni legate ai romanzi di Charles Dickens. Ci sono dei giorni in cui tutti coloro che lavorano al mercatino di Natale, sono vestiti in stile vittoriano. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo capace di rendere ancora più intensa la sensazione del Natale.
Il Natale in Gran Bretagna in un gusto: le Mince Pie

Ci sono tante specialità natalizie che vengono messe a tavola durante il periodo delle feste in Gran Bretagna. Quasi tutto quello che caratterizza, a livello gastronomico, il Natale in Gran Bretagna è sempre dovuto all’Epoca Vittoriana. Le Mince Pie sono un grande classico… davvero buono. Le Mince Pie nascono come tortine a base salata, ripiene di carne. Dato che la carne non era proprio appannaggio di tutti, soprattutto in quel periodo, ecco che arriva sulla tavola dei britannici una Mince Pie ripiena di frutta varia, marmellata e con un tocco speziato. Più economica, facile da realizzare e perfetta per diventare il regalo da portare a qualcuno. Le Mince Pie sono considerate il cibo da lasciare sul tavolo la notte del 24 Dicembre, per dare da mangiare a Babbo Natale. Si trovano ovunque: dai supermercati alle pasticcerie più rinomate. Io vi consiglio di fare un giro a Bath, magari l’anno prossimo, e di lasciarvi guidare dal profumo speziato di questi dolcetti: troverete sicuramente un posto che li vende.
La foto senza caption è © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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