
Dante Gabriele Rossetti, Edward Burne-Jones, John Everett Millais, Madox Brown: vi dicono nulla questi nomi? Si tratta di pittori Preraffaelliti, artisti britannici che riempirono una parte dell’Epoca Vittoriana di arte davvero particolare ispirata a temi letterari, mitologici, storici e a tratti anche esoterici. I Preraffaelliti appartengono davvero all’Inghilterra di quel periodo e, benché molti di loro abbiamo vissuto e dipinto in quel di Londra, le loro opere sono presenti maggiormente più in altre città dell’Inghilterra che nella capitale. Perché? Ve lo spiego nel corso di questo post. Oggi voglio raccontarvi dove ammirare i Preraffaelliti durante un viaggio in Gran Bretagna, concentrandomi proprio sull’Inghilterra e su quattro città davvero sempre degne di mille viaggi britannici.
I Preraffaelliti in Inghilterra: giusto un paio di informazioni
I Preraffaelliti sono stati definiti così da John Ruskin che, nel suo peregrinare in giro per la Gran Bretagna, si è occupato tantissimo di arte e di critica artistica. Il termine si riferisce al fatto che gli esponenti di questa confraternita (definivano proprio così il loro gruppo) avrebbero gradito che l’arte tornasse alla sua espressione spontanea pre-Raffaello. Il pittore di Urbino, secondo loro, era colpevole di aver “inquadrato” troppo l’espressione artistica e di averla resa troppo accademica. I Preraffaelliti realizzavano opere d’arte che ricordavano un passato totalmente mitizzato, con figure femminili più divine che umane, dove la natura era ben presente. La loro visione del mondo – se vogliamo – può essere vista come contrapposizione della massicci industrializzazione dell’Inghilterra che avveniva in concomitanza con la loro presenza sul suolo britannico. Gli esponenti del movimento non sono stati tantissimi e Dante Gabriele Rossetti è, probabilmente, uno dei più celebri, soprattutto fuori dall’Inghilterra. Era, però, in buonissima compagnia. La maggior parte delle opere dei Preraffaelliti si trova in 4 città inglesi:
- Manchester
- Birmingham
- Liverpool
- Londra
Perché proprio lì e perché ho messo Londra per ultima? Semplice. Parto con la risposta alla prima domanda. I nuovi ricchi, ai tempi della Regina Vittoria, erano senza dubbio gli industriali. Molti di loro si trovavano a investire il proprio denaro in opere filantropiche (tipo la John Rylands Library di Manchester) o in arte. Acquistavano ciò che il mercato proponeva loro in quel momento: il top erano i Preraffaelliti. Questo spiega la massiccia presenza di arte di questo movimento nella città simbolo della Rivoluzione Industriale in Inghilterra. Perché ho messo Londra per ultima? Proprio perché, in quegli anni, era l’ultimo dei mercati in cui loro comparivano: alcuni di loro vivevano lì ma i giochi seri si facevano altrove. Questo spiega anche la particolare diffusione delle opere Preraffaellite nei musei inglesi: le collezioni più importanti (non ho detto più celebri ma più importanti) sono tutte fuori dalla capitale. Ci sono due musei che, in questo post, non metterò tra quelli in cui ammirare le opere dei Preraffaelliti in Inghilterra. Perché? Semplice: uno non l’ho mai visitato. Conosco bene il secondo ma non mi sono mai concentrata sulle collezioni inerenti al periodo dei Preraffaelliti. Quali sono? Nell’ordine, la Lady Lever Art Gallery (appena fuori Liverpool) e il Victoria & Albert Museum di Londra. Rimedierò; promesso.
I Preraffaelliti a Birmingham: Birmingham Museum & Art Gallery
Ho letto da qualche parte (recupererò la fonte e la indicherò qui) che la più grande collezione di opere d’arte Preraffaellite si trova a Birmingham, presso la Birmingham Museum & Art Gallery. Questo museo è gratuito e si trova nel centro di questa città delle West Midlands, famosa per tantissime cose: Robert Plant, Ozzy Osbourne, i Duran-Duran, gli Editors e i Peaky Blinders. Musica e serie-tv a parte, su questo blog trovate molto su Birmingham: io l’ho trovata una città davvero interessante. Il museo dove troverete i Preraffaelliti è davvero tanto bello e pieno zeppo di cose da vedere. Qui troverete moltissime opere di Edward Burne-Jones, artista che ha avuto il vanto di realizzare qualcosa di davvero unico e che lo differenzia da tutti gli altri Preraffaelliti. Cosa? Ve lo racconto nel prossimo paragrafo. Nel frattempo vi dico che le sale di questo museo sono davvero molto generose in quanto a Preraffaelliti e non resterete delusi.
I Preraffaelliti a Birmingham: la cattedrale di St.Philip
Ero a Birmingham in tempo pre-natalizio e questa foto mostra le prove di un coro nella Cattedrale di St. Philip, la chiesa principale della città. Si tratta di una chiesa piccola e raccolta, benché sia la cattedrale. Birmingham divenne una città (ovvero le venne conferito tale stato) nel 1889, proprio in seguito alla crescita che visse durante i primi anni della Rivoluzione Industriale. La cattedrale era già lì da circa 150 anni e divenne, allora, la chiesa più importante di quel pezzo di West Midlands. Cosa fare per renderla speciale? Vennero commissionate delle vetrate nuove a Edward Burne-Jones, il Preraffaellita. Egli realizzò così le uniche vetrate al mondo in stile Preraffaellita. Sono meravigliose e più uniche che rare. La cattedrale è a ingresso libero e potete girarla tranquillamente da soli, a meno che non ci sia la messa. Piccola nota storica: Birmingham venne pesantemente bombardata nel novembre del 1940. Tutto intorno alla cattedrale, infatti, c’erano officine meccaniche di ogni genere. Per questo venne bombardata: queste officine riparavano i mezzi dell’esercito e dell’aviazione britannica. Le vetrate di Edward Burne-Jones si salvarono perché vennero smontate e portate al sicuro. Sono state pulite e restaurate dopo la guerra e rimesse al loro posto. Dentro al Birmingham Museum trovate le copie realizzate per sostituire le originali. Se, dopo aver visto la cattedrale, vi venisse fame o voglia di una pinta, sappiate che l’Old Stock Joint (un gran pub di Birmingham) è proprio lì di fronte.
I Preraffaelliti a Manchester: Manchester Art Gallery
Nel centro di Manchester, in Mosley Street, c’è la Manchester Art Gallery. Sapete una cosa? Ero convinta di aver già scritto un post su questo museo gratuito di Manchester ma non l’ho ancora fatto. Rimedierò anche in questo caso. La Manchester Art Gallery è davvero un qualcosa di interessante. Io amo entrarci – proprio come faccio con la Central Library, come se fossi di casa lì. Anche solo per vedere la balaustra dedicata tutta ai Preraffaelliti che, in città, sono stati esposti in non so quante case di industriali e di persone rese ricche dalla Rivoluzione Industriale. Questo museo è a due minuti a piedi da un altro simbolo di quell’epoca a Manchester (e luogo molto caro a Ruskin e ad alcuni suoi amici come Charles Dickens ed Elizabeth Gaskell): la Portico Library. Andateci e prendete il tè lì dopo aver ammirato le opere dei Preraffaelliti della città di Manchester.
I Preraffaelliti a Liverpool: Walker Art Gallery

Sono stata a Liverpool mille volte e non ho mai fotografato la Walker Art Gallery. Shame on me! Trovate questo grande museo proprio a pochi passi dalla stazione di Lime Street e dove termina (o inizia, a seconda dei punti di vista) Dale Street, luogo chiave per trovare alcuni dei migliori pub di Liverpool. Anche la Walker Art Gallery è gratuita (salvo che per alcune esposizioni) e qui potrete vedere molti dipinti di John Everett Millais, che andava davvero forte in città. Questo museo è davvero denso di opere d’arte, non solo dei Preraffaelliti. Prendetevi il vostro tempo. Come vi dicevo, appena fuori Liverpool c’è il Lady Lever Art Gallery. Si trova dall’altra parte del Mersey, sulla Penisola di Wirral.
I Preraffaelliti a Londra: Il teatro di Drury Lane, West End
Il Royal Theatre Drury Lane di Londra è uno degli indiscussi protagonisti della scena teatrale made in London. Oltre a ospitare spettacoli davvero degni di nota, questo teatro è un listed building, ovvero un edificio posto sotto tutela per il suo valore storico, culturale e artistico. Ora è proprietà di Andrew-Lloyd Webber, il compositore e autore di musical più importante al mondo. Io lì ho visto proprio il suo 42nd Street ed è stata un’esperienza pazzesca. A fare da corollario a quella mia sera a teatro a Londra, c’è stata una grande sorpresa artistica. Al primo piano del teatro ci sono delle stanze utilizzate come piccolo foyer. In una di esse fa bella mostra di sé un dipinto molto bello di Dante Gabriele Rossetti. Come fare per vedere questa bellezza? Semplice: ho tre opzioni per voi. La prima è prendere un biglietto per uno spettacolo, che è sempre un bel vedere. La seconda è entrare a teatro: se il teatro è aperto e non sono indicate restrizioni sulla porta, entrate e chiedete solo di poter ammirare l’interno dell’edificio. Però chiedete prima. La terza è di trovare un tour dei teatri di Londra: ce ne sono molti che stanno per ripartire in città.
I Preraffaelliti a Londra: Tate Britain, Millbank
La Tate Britain è conosciuta per essere la casa dell’arte britannica dal XVII Secolo in poi. Questo museo della zona di Millbank non va confuso con la Tate Modern, facente parte dello stesso circuito artistico ma museo completamente diverso. Io amo la Tate Britain come pochi altri musei al mondo e, come tante realtà artistiche di Londra e di tutta la Gran Bretagna, anche questo luogo di cultura è gratuito. Si pagano solo le esposizioni temporanee, nel caso le si volessero visitare. Quando vado a Londra, mi piace entrare lì per ammirare i quadri di Constable e Turner. Poi mi dedico completamente a William Blake e non disdegno di andare a salutare i Preraffaelliti prima di uscire. Qui potrete trovare il famoso dipinto “Ophelia” – uno dei veri simboli di questo movimento artistico – opera di John Everett Millais. Se avete poco tempo e volete andare dritti davanti al quadro che volete vedere, chiedete all’ingresso dove trovarlo. Sappiate che, benché il museo sia gratuito, vi sarà richiesto di prenotare un biglietto online (ovviamente senza pagare nulla): così si evitano gli assembramenti. Come vi dicevo, alcuni dipinti dei Preraffaelliti si trovano anche al Victoria & Albert Museum: andrò anche là prima o poi.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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