La birra artigianale è una delle mie grandi passioni di gusto e non perdo l’occasione di assaggiare qualcosa di buono quando sono in viaggio. Ovunque io sia. Il mio ultimo giro nella zona di Riva del Garda e di Arco (per gli amici semplicemente Garda Trentino) si è reso importante proprio per le cose buone che ho assaggiato: dell’olio extravergine d’oliva e del caffè vi ho già parlato. Ora è il turno della birra artigianale. O meglio, è il turno di Birra Impavida e della sua birra artigianale. Questo birrificio di Arco mi ha stupito per la sua storia, perché Impavida non è solo un aggettivo. È una dichiarazione d’intenti.
Dove si trova Birra Impavida in Trentino
Birra Impavida è un birrificio che sorge nella zona artigianale di Arco, in un luogo dove i capannoni sono molti ma dove – come potete ben vedere – non manca la bellezza di qualche affaccio sul territorio del Garda Trentino. L’indirizzo esatto di Birra Impavida è Via Sabbioni, 9/A ad Arco. Ovviamente in provincia di Trento. Gli orari sono indicati sul sito ufficiale del birrificio: sono diversi per tap room e vendita diretta della birra. Il birrificio è visitabile: vi consiglio di telefonare ai numeri indicati sul loro sito per capirne possibilità, modalità e costi. Notizia fondamentale: il birrificio possiede una sala polivalente (dove ho scattato la foto che vedete qui sopra) che si può affittare per un sacco di occasioni. Pensateci!
Come nasce Birra Impavida
Birra Impavida nasce dall’idea di due donne che volevano fare qualcosa per il territorio del Garda Trentino. Volevano creare uno spazio di aggregazione e attraverso il quale valorizzare quel pezzo di Trentino, le persone che vi vivono e le loro storie. Il tutto è avvenuto in un momento – quello della pandemia – in cui il mondo si è fermato e gli spazi di aggregazione erano davvero qualcosa di superfluo. Loro invece ci hanno creduto alla grande e hanno aperto ugualmente. Passione, coraggio da vendere, capacità imprenditoriale e competenza in fatto di birra. Tutto questo si può riassumere in una sola parola: impavida. Per l’appunto.
Cosa aspettarsi da un giro a Birra Impavida ad Arco
Cosa vuoi aspettarti da un birrificio, Giovy? Ovvio, di assaggiare qualcosa di ottimo ma Birra Impavida è qualcosa di più. In quel luogo si concentra davvero qualcosa di impavido: voglia di fare qualcosa di grandioso, accoglienza, racconto di varie vita, capacità professionali e tanta voglia di osare, proprio come dice il tappeto che accoglie che arriva a Birra Impavida ad Arco. Quello che posso dirvi è quanto segue:
- Immaginate una tap room davvero fenomenale
- Aggiungete uno spazio esterno dove si sta proprio bene
- Incorniciate il tutto con una zona produttiva proprio all’avanguardia
Come sempre faccio, vi racconterò un po’ di quanto vissuto in quel pomeriggio nella zona del Garda Trentino. Se vi dicessi tutto, vi toglierei sorpresa e la meraviglia che accompagna le belle nuove scoperte.
Birra Impavida di Arco: la visita al birrificio
Ho visto un sacco di birrifici, finora. In tante parti del mondo e credo che Birra Impavida sia stato quello più tecnologico mai visitato dalla sottoscritta. Tutta la struttura in cui si trova il birrificio è davvero altamente tecnologica e molto trasparente. Così trasparente che, dalla sala polivalente o dalla tap room, si possono tranquillamente vedere alcune zone di produzione. Il birrificio possiede anche una grande sala frigo che io hi denominato “il luogo perfetto per una festa in estate“, dove viene conservata la produzione una volta messa in lattina.
Birra Impavida di Arco: perché le birre sono in lattina?!
La produzione di Birra Impavida prende due diverse forme: il fusto per i pub e le birrerie e le lattine. Perché la lattina in alluminio e non la bottiglia di vetro? Il birrificio ha attuato alcune scelte sostenibili in quanto a energia utilizzata, utilizzo di Led anziché illuminazione di altro tipo e pone molta attenzione all’uso dell’acqua. Un’altra delle scelte sostenibili è proprio il fatto di mettere la propria birra in lattina di alluminio, riciclabile al 100% e all’infinito. I fusti per i pub sono, invece, in PET riciclato. L’alluminio, proprio come il vetro, non altera il sapore della birra e, in più, ne protegge il contenuto perché la luce non filtra.
Birra Impavida di Arco: la Tap Room
Il cuore di ogni birrificio è proprio la Tap Room: così si chiama la sala dove degustare la produzione. Per molti, potrebbe essere un vero e proprio pub e la differenza sta nel fatto che non è un locale a sé stante ma una vera e propria “mescita” legata all’azienda e alla produzione stessa. La Tap Room di Birra Impavida è davvero molto bella dal punto di vista estetico e la birra resta, in ogni caso, la grande protagonista. Piccola nota curiosa sul fatto di bersi una pinta da Birra Impavida: potete portare da mangiare dall’esterno, proprio come accade in certi Biergarten in Austria o in Germania o come accadeva in certi pub britannici un tempo. Birra Impavida non possiede una cucina e non offre piatti o pietanze per accompagnare le degustazioni: per questo motivo, ognuno può sentirsi autorizzato a ordinare una pizza da asporto, per esempio, e portarla lì senza nessun problema. La prossima volta arrivo lì con il cesto del pic-nic
Birra Impavida di Arco: lo spazio esterno
Come vi dicevo, Birra Impavida nasce proprio come un vero posto dove incontrarsi. E il cielo sa quanto ne abbiamo bisogno. Lo spazio esterno alla Tap Room è un vero e proprio toccasana da quel punto di vista. Si può frequentare anche in inverno, visto che ci sono i classici “funghi” che scaldano. Sappiate che Birra Impavida possiede un piccolo parcheggio per chi visita il birrificio o, per l’appunto, arriva lì per bere qualcosa di buono a fine giornata. Se fosse vicino a casa mia, io sarei sempre lì. Nota doverosa: la competenza è davvero attaccata addosso a tutti in quel birrificio, dai mastri birrai (e lo si capisce dalla degustazione) alle persone presenti in Tap Room: brave come poche mai incontrate in vita mia.
Birra Impavida: la mia degustazione di birra artigianale
Le birre presenti in Tap Room erano il doppio rispetto a quelle che vedete qui sopra. Da qui potete dedurre che la foto qui sopra non rappresenti in toto gli assaggi della sottoscritta. Ho assaggiato praticamente tutto, con un po’ di tempo a disposizione e pochissima distanza da coprire finita la degustazione. Ricordate sempre di bere responsabilmente, anche quando si tratta di degustazione di birra artigianale. La produzione di Birra Impavida è molto American Style. Le loro birre, in parte, mi hanno ricordato quelle assaggiate a Monterey, in California oppure le birre di Portland, in Oregon. Io amo particolarmente le birre con una nota amara molto spiccata. Si tratta di puro gusto personale e, per questo motivo, sono impazzita per la Chain Breaker, la loro IPA, e per la Moxie, una APA davvero speciale. Ci sono stata davvero bene seduta a quei tavoli. Mi sono piaciute le persone che ho incontrato. Mi è piaciuto il mood – passatemi il termine inglese – che mi ha avvolta.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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