
A fine del 2020, scrissi un post sui luoghi da rivedere in Italia, considerandoli da una prospettiva diversa rispetto a quella classica per cui sono conosciuti. Oggi sono qui a raccontarvi alcuni pezzi d’Europa che conoscono bene e che, grazie al fatto di averli visti molte volte anche in età diverse (età mia, si intende), mi sono permessa di esplorare anche da altre prospettive. Un po’ come quando si va in un’isola dove tutti vanno in spiaggia e tu, invece, vai in montagna. Come dico sempre – e come sicuramente saprete visto che non sono la custode di tutto lo scibile umano – non vi dirò di certo cose nuove ma, spesso, arrendersi all’evidenza raccontata da altri è un buon modo per trovare spunti per un nuovo viaggio.
One step beyond

Avete presente la canzone dei Madness, super-mega brano Ska? Ecco. Occorre, spesso, fare un passo oltre il solito per trovare qualcosa che possa parlarci davvero. Nella vita come in viaggio. Un passo più in là dellla paura di scoprire qualcosa, della paura di legarci, della paura di lasciarci leggere dentro. Della paura di quel “ma farà per me?”. Ci penso da giorni perché, in viaggio a Tenerife, mi sono accorta di rispondere a messaggi di persone incredule di vedermi in montagna, anziché al mare. In questo post, come vi dicevo, si parla di destinazioni europee da rivedere per motivi diversi da quelli soliti. A questo aggiungo subito il fatto che viaggiare fuori stagione, quando si può, aiuta nell’intento di vedere un posto da una prospettiva diversa. Oggi vi racconterò di:
- Un luogo famoso per la birra ma che ha a che fare con dei vini pazzeschi
- Un luogo conosciuto e visitato per la stagione calda ma che vanda del verde e un clima atlantico potente
- Un posto a me molto caro che, spesso, non viene considerato per i suoi tempi più antichi
- Una destinazione che si considera per la montagna… ma dove si va anche per fare il bagno
- Un’isola che si considera per fare il bagno… ma dove si può tranquillamente vivere in montagna
Quello che sto per raccontarvi, ovviamente, è frutto del mio personale punto di vista. Vi viene in mente qualche altro posto con questo genere di “switch” a livello di prospettiva? Scrivetemelo nei commenti, così faccio qualche aggiunta.
In Germania… per il vino

La Germania, soprattutto in questo periodo in cui – fuori dalla pandemia – si parla di Oktoberfest, è ovviamente celebre per la birra. La Baviera, va detto, è la patria del Reinheitsgebot, ovvero il decreto sulla purezza della birra promulgato da Gugielmo IV nel 1516. Si tratta di una delle più antiche leggi igienico-sanitarie d’Europa e la sua comparsa cambiò la storia della produzione della birra. Detto questo, in Germania si può andare anche per gustare dell’ottimo vino. Veramente. In principio, furono le legioni romane a piantare le vigne lungo le rive del Reno, man mano che la conquista del paese avveniva. Vitigni come il Müller-Thurgau o il Riesling sono puramente tedeschi. Il Riesling Renano viene coltivato anche in alcune zone d’Italia (come la mia zona natale) ma sono tedeschi. Lungo la Valle del Reno si produce della gran vino e vale la pena di fare un viaggio in quella parte di Germania per assaggiarlo. Ricordate: oltre la birra, c’è di più.
Il verde della Spagna

Molto di quello che amo della Spagna si trova nel nord della penisola Iberica. Se vi chiedessi, ora, di immaginare un colore da abbinare alla parola “Spagna”, sicuramente andreste su qualche colore caldo: rosso, arancio, un giallo intenso. La Spagna, per me, è verde: il verde del nord del paese. Il verde dei Paesi Baschi, della Galicia, della Cantabria. L’Oceano Atlantico regala pioggia a quella parte della Spagna e il verde trionfa come se fossimo nelle isole Britanniche. Credetemi. Questa è una Spagna che vi farà completamente cambiare prospettiva. E merita molto.
La Britannia Romana
La Gran Bretagna romana, lo sapete, è una delle mie passioni. Ho già scritto di itinerari ispirati alla Britannia dei primi secoli d.C. e per me, da quel punto di vista, c’è davvero tanto da vedere. Perché non considerare un viaggio in Gran Bretagna che abbia forti e strade antiche come centro anziché il Medioevo tanto celebre da quelle parti o l’Epoca Vittoriana? Ci sono città intere da vedere come Leicester e Chester (chissà da dove arrivano questi nomi), così come luoghi da scoprire facendo trekking e dai quali lasciarsi conquistare. Il Vallo di Adriano insegna. Ve lo prometto: non vi mancheranno le atmosfere alla Robin Hood o le storie di cavalieri!
L’Austria Balneare
Anche del mio amore per la Carinzia vi ho già parlato e non sto sparando una cavolata nel definirla Austria Balneare. La Carinzia, ai tempi dei cari Franz e Sissi, si è riempita di ville di nobili intenti a prendere il sole e di stabilimenti balneari degni di qualsiasi spiaggia mediterranea. Non vi sto dicendo nulla di nuovo nel comunicarvi che i laghi della Carinzia siano spettacolari in quanto a temperatura dell’acqua. Da maggio a fine settembre, si fa il bagno come se si fosse lungo le coste dell’Adriatico. Col contorno di boschi e montagne, però. Provate.
Tenerife per chi ama la montagna
Tenerife, lo sapete, è un luogo dove il bagno si può fare alla grande. Quello che molti viaggiatori non considerano è il fatto che si possa vivere di montagna, anche su di un’isola alla quale si pensa, di solito, per le vacanze al mare. Mentre ero lì, la settimana scorsa, più di una persona mi ha scritto mentre ero in giro per il Parco Nazionale del Teide. Alla mia risposta “qui si può stare anche una settimana sopra i mille metri d’altitudine” la sorpresa era davvero grande. Se uno ama il trekking (anche di livello impegnativo) e vuole fare una vacanza diversa da quelle più comuni che si fanno alle Canarie, beh… a Tenerife ha pane per i propri denti. O dovrei dire sentieri per i propri scarponi. Volendo, si può anche occupare una settimana di vacanza senza mai pucciare i piedi nell’Oceano. C’è, come dicevo, il Parco Nazionale del Teide, con le sue cime oltre i 3000 metri d’altitudine. C’è, più in basso, la Sierra de Anaga con i suoi boschi di Laurisilva. C’è tutto un mondo oltre la spiaggia. Basta solo cambiare prospettiva.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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