Forse dovrei dire da vivere più che da visitare. Già. Quando si viaggia, soprattutto in tempi contemporanei, ci si riempie lo zaino e la testa di un sacco di concetti. Io spesso ragiono sul fatto che questo sia un bene o un male. Un viaggio, per molti, rappresenta uno stacco dalla realtà mentre per altri un’infusione totale nella vita diversa di un’altra città o nazione. Il viaggio è un fatto personale, lo dico sempre. Non c’è modalità giusta o sbagliata. Oggi vi voglio raccontare sei quartieri di sei città europee che, a mio personale avviso, sono quelli giusti da frequentare quando si ha voglia di conoscere una realtà diversa e si vuole farlo “as a local“. Vi porto a Parigi, Londra, Manchester, Milano, Berlino e Oslo. Non necessariamente in questo ordine.
Live as a local… ma ci riusciamo davvero?

Piccola riflessione a voce alta: prendetela come fossimo tutti seduti in un pub a chiacchierare e a esporre le nostre opinioni. Live as a local è una di quelle frasi che, davvero, fanno a gara con parole come resilienza, frasi come il viaggio è come la vita e via dicendo. Spesso – diciamolo – le pensiamo perché ci sembra normale farlo. A volte, invece, ci crediamo davvero. Vivere un luogo o una data destinazione come se fossimo dei locali non è poi così facile. Essere “local” significa uscire dal concetto di viaggio come spostamento. O no? Non lo sto affermando; me lo sto semplicemente chiedendo. Io credo che si possa tranquillamente visitare un posto nuovo e cercare di viverlo come se ci vivessimo sempre. Di nuovo: ci riusciamo davvero? Facciamo un gioco indagatore: provate a pensare a tutte le volte in cui, in viaggio, vi siete comportati come “voi stessi in viaggio” e come “voi stessi come se viveste lì“. Un esempio tra tutti: pensate ai pasti. In viaggio, si sa, si mangia spesso fuori perché magari – soprattutto per viaggi brevi – si alloggia in hotel e non si ha una cucina a disposizione. Quante volte, però, avete scelto un pranzo al ristorante anziché un panino proprio come fanno le persone locali? Vivere la Gran Bretagna in modo quasi local mi ha permesso di capire, per esempio, come risparmiare sul pranzo. A Berlino ho capito cosa fosse (un millennio fa, ormai) la Pfand e perché mi permettesse, allo stesso tempo di rispettare l’ambiente e risparmia. La domanda finale di questo paragrafo confuso e felice è… saremmo davvero capaci di fare i perfetti local in giro per il mondo o ci porteremmo dietro l’impronta della nostra località di vita? Ai posteri l’ardua sentenza. A me, il racconto dei quartieri da visitare per vivere as a local. O almeno provarci.
I quartieri per vivere as a local, in viaggio: Prenzlauer Berg, Berlino

Prenzi, per gli amici. Prenzlauer Berg è un quartiere a nord del famoso Mitte, il centro di Berlino. Ha fatto parte della parte Est della città e, ai tempi della DDR, era un luogo di teste calde e di opposizione al regime di Honecker. Dopo la riunificazione, è divento un luogo dove trovare molti negozi davvero interessanti e del tutto indipendenti dalle grandi catene che costellano sia Karl Liebknechtstrasse che Unter den Linden. Prenzlauer Berg è ancora una Berlino molto local, benché – per esempio – li si trovino ostelli e alloggi per turisti. Questo luogo si mostra spesso e volentieri in una serie-tv molto cruda che si chiama Dogs of Berlin: Prenzlauer Berg è spesso utilizzato come location in opposizione con un altro quartiere molto forte dell’Est di Berlino. Si tratta di Marzahn. Il Mauerpark di Prenzlauer Berg è proprio interessante. Come vi raccontai tempo fa, Prenzlauer Berg fa parte di quello che amo di Berlino.
I quartieri per vivere as a local, in viaggio: Lambeth, Londra
Londra fatta da un luogo che non era Londra, che guarda sia Westminster che Brixton. Un ponte non su una città ma su un universo intero. In una parola: Lambeth. Conoscete questo quartiere di Londra? Lambeth, fino a che non vennero costruiti i vari ponti sul Tamigi (fino al XVII Secolo, l’unico ponte era il London Bridge), era una realtà esterna a Londra. Tutto ciò che era sulla riva sud del Tamigi non era Londra. Per assurdo, il Globe Theatre non è mai stato un teatro di Londra città. Londra era solo ciò che apparteneva alla sponda nord del fiume. Lambeth vanta una storia antica: esisteva già nel XI Secolo d.C. e fu dimora di persone davvero potenti. Una tra tutte? Maria la Sanguinaria, ovvero la cara Bloody Mary, nei suoi anni da adolescente. Il padre – Enrico VIII – la esiliò lì quando sposò Anna Bolena. Lambeth ora è sede di uno dei teatri alternativi (e luogo chiave per il teatro immersivo) e di un festival teatrale pazzesco. Sto parlando di The Vaults con il Vauts Festival. Io amo girare per Lambeth perché ci vedo della londinesità totale. Passatemi il termine.
I quartieri per vivere as a local, in viaggio: Vulkan, Oslo
Vulkan, lungo l’Akerselva a Oslo, è stato per me una piacevole sorpresa. Fino agli Anni ’70 è stato un quartiere industriale della capitale norvegese. Poi ha subito un periodo di oblio per tornare a vivere recentemente con una riqualificazione davvero interessante. È diventato un vero e proprio punto di riferimento ecologico per i principi di ecosostenibilità secondo i quali è stato ristrutturato. Nel quartiere sono state recuperate delle strutture pre-esistenti che sono diventante un vero e proprio hub culturale alternativo: dove c’erano le fabbriche ora ci sono teatri, locali, luoghi per incontrarsi. Il vecchio mercato di inizio ‘900 – Mathallen – è ora una food court molto frequentata dagli abitanti di Oslo. Passate di qui nel weekend e non ve ne pentirete. Io ho messo questo quartiere nel meglio di Oslo, secondo me.
I quartieri per vivere as a local, in viaggio: Plaisance, Parigi
Plaisance è uno di quei pezzi di Parigi che adoro. L’adoro perché è fuori dalla ressa turistica e perché mi è sempre sembrato un posto dove la normalità regna sovrana. Questo quartiere si trova tra Montparnasse e il Boulevard Péripérique. Cosa si può vedere in un quartiere così? La vita di Parigi come se non fosse Parigi. Spesso, le capitali o le città altamente turistiche pagano il prezzo di sembrare sempre a disposizione del turista e quindi poco autentiche. Fortunatamente esistono quartieri come questo dove sono i parigini i primi a occupare i tavoli dei bristot o delle brasserie della zona. Curiosità storica: ai tempi di Victor Hugo, parlare di Plaisance equivaleva raccontare di uno dei luoghi più malfamati delle città. Raccontandovi di Plaisance, ho concluso il post che vi racconta ciò che amo della Francia.
I quartieri per vivere as a local, in viaggio: Ortica, Milano

Ci ha pensato Elena, su questo blog, a raccontare la Milano di chi ci vive. Quella Milano che mi riprometto di conoscere bene anch’io. Vi ricordate il post di Elena in cui parlava anche dell’Ortica, il suo quartiere? Io ci sono stata solo una volta, proprio con lei. Quel quartiere mi disse tantissimo la prima volta che lo vidi e mi diede proprio l’idea di una Milano che avrei sempre voluto conoscere ma che non sapevo dove trovare.
I quartieri per vivere as a local, in viaggio: Northern Quarter, Manchester
Termino questo post sui quartieri da visitare per vivere as a local col Northern Quarter di Manchester. Un luogo, un intero libro da leggere, comprendere e fare vostro per entrare davvero in sintonia con Manchester. Il suo nome deriva dal fatto che si trova a nord dei Piccadilly Gardens e quindi al nord del centro di Manchester. Bello come pochi altri posti, è sede di tanta street art da far strabuzzare gli occhi. Nel Northern Quarter c’è Afflecks, da anni il luogo dello shopping indipendente. Lì si si trovano i negozi di dischi storici della città. Il Northern Quarter è ora un luogo dove la città si mostra al suo meglio e dove ha sempre mostrato molta della sua spettacolare creatività. Nel Northern Quarter troverete turisti e viaggiatori intenti a cercare un po’ di quella Urban England di cui Manchester è un’alta rappresentante. I Mancunian, però, sono di più.
Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti sento dentro
Cosmo – Sei la mia città – 2018
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Lascia una risposta