
Nel mondo ci sono milioni di km di corsi d’acqua, molti dei quali sono navigabili. In Italia, lo sappiamo, purtroppo i corsi d’acqua navigabili non sono proprio all’ordine del giorno ma, in Europa per esempio, ci sono delle vere e proprie autostrade d’acqua che potrebbero portarci dal Mediterraneo al Mare del Nord come se nulla fosse. Oggi voglio parlarvi proprio di fiumi e canali che vale davvero la pena di percorrere almeno una volta nella vita. Si possono, ovviamente, percorrere in barca ma possono diventare anche una splendida ispirazione per un viaggio da fare con altri mezzi (a piedi, in bici, coi mezzi pubblici o con la propria auto) lungo le rive di questi corsi d’acqua che hanno davvero molto da dire.
Canali e fiumi da percorrere prima o poi

La presenza dell’acqua nel nostro pianeta è un dato lampante ma si parla davvero poco delle acque interne. Io le trovo una risorsa spettacola, soprattutto se parliamo di fiumi. Questi corsi d’acqua sono stati spesso personificati, in varie epoche diverse. Ne sono testimonianza, per esempio, le varie statue dedicate ai fiumi che possiamo trovare in giro: penso alla Dora e al Po di Torino (che ben si vedono anche in Profondo Rosso), al Gesso e alla Staffora di Cuneo, alla fontana di Bernini i Piazza Navona a Roma. La domanda nasce spontanea: qual è il vostro fiume preferito nel mondo? Il mio si trova proprio nella lista dei corsi d’acqua che seguono. Cosa serve per organizzare un itinerario di viaggio lungo un fiume o un canale?
- Studiate bene tutto il percorso del fiume o del canale in questione: magari non è tutto percorribile per la modalità del vostro viaggio.
- Fate bene attenzione a eventuali cambi di nazione: non sempre il confine è valicabile proprio dal corso d’acqua. Assicuratevi di avere tutti i visti o i permessi necessari, se siete fuori dall’Unione Europea.
- Fossi in voi, leggerei: cercherei dei libri a tema sul corso d’acqua che ho intenzione di percorrere. In questo post non parlo del Danubio ma, fin da ora, vi consiglio “Danubio” di Claudio Magris, nel caso abbiate in mente un viaggio lungo questa meravigliosa autostrada d’acqua.
Tenete sempre presente, nel caso siate in grado di portarla, che esistono anche le houseboat e le narrow boat per vivere al meglio il viaggio sulle acque di un fiume o un canale. Riuscireste a vivere negli spazi stretti di una barca? io me lo chiedo sempre.
Il Canal du Midi, Francia

Il Canal du Midi è un canale artificiale che ha visto la sua nascita nel XVII Secolo. Collega il Mar Mediterraneo con Tolosa e la sua Garonna, fiume dal quale parte poi un altro canale che arriva diretto a Bordeaux e quindi all’Oceano Atlantico. Il Canal du Midi, oltre a essere un corso d’acqua navigabile e utile ai fini commerciali, è sicuramente una sorta di linea che traccia un disegno davvero interessante nel paesaggio della Francia del sud. Si tratta di un’autostrada d’acqua lunga 240 km, capace di mettere in comunicazione due zone di Francia che, altrimenti, non avrebbero connessione – passatemi il termine – marittima. Per arrivare dal Mediterraneo a Bordeaux, senza Canal du Midi, occorre seguire tutta la costa della Spagna dal lato mediterraneo, uscire da Gibilterra, risalire tutta la Spagna atlantica e poi la Francia atlantica fino a Bordeaux. Giorni e giorni di viaggio. Dal punto di vista del turismo, il Canal du Midi permette di viaggiare lentamente in mezzo a un paesaggio a dir poco eccezionale e vi porterà a conoscere città grandiose come, per esempio, Tolosa.
La Mosa, Belgio
La Mosa è un grande fiume che segna il paesaggio della Vallonia, la regione francofona del Belgio. La sua lunghezza, tra Francia (dove nasce), Belgio (dove continua a scorrere) e Paesi Bassi (dove sfocia) è di 950 km. La Mosa è un fiume che si tuffa dentro al Reno. Quindi, permette di arrivare al Mare del Nord. La Mosa è presente anche nei romanzi di Georges Simenon. L’Impiccato di St.Pholien, per esempio. Ma non solo. Se volete leggere un romanzo, della serie del Commissario Maigret, che abbia a che fare con canali e fiumi, buttatevi su La Chiusa Nr.1, uno dei miei preferiti. Detto questo e tornando alla Mosa, il paesaggio che vi permetterà di scoprire in Vallonia è davvero notevole. Passerete per città come Namur, Dinant e Liegi. Proprio lì, un paio d’anni fa, mi sono resa conto della portata commerciale della Mosa, a livello di trasporti.
Il Kennet-Avon Canal, Inghilterra

Il Kennet-Avon Canal è formato da parti costruite dall’uomo che si fondono con le parti navigabili del fiume Avon, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Questo canale venne progettato tra il 1710 e il 1810, con un po’ di restauri successivi perché viene usato davvero molto. Il Kennet-Avon si connette, circa all’altezza della città di Reading, con il Tamigi, collegando praticamente la foce di questo fiume col il porto di Bristol, in una sorta di “coast-to-coast” acquatico del sud dell’Inghilterra. Una sua porzione, per me, imperdibile è quella che passa attraverso Bradford-on-Avon, nel Wiltshire. Il canale, da quelle parti, è stato davvero una manna dal cielo perché ha permesso il fiorire dell’industria laniera della zona.
Il Caledonian Canal, Scozia
Visto che parlavo di coast-to-coast acquatico, non posso non menzionare il Caledonian Canal: una delle autostrade d’acqua della Scozia. Questo canale, costruito dal grande Thomas Telford (un grande ingegnere di Epoca Vittoriana), collega Inverness a Fort Williams, tracciando una linea su tutto il Great Glen e creando una grande via di comunicazione. Oltre a questo, il Canale e il Great Glen sono una linea di demarcazione “geologica” pazzesca: da un lato, la Scozia appoggia sulla placca europea. Dall’altro sulla placca atlantica. Uno dei luoghi davvero belli da vedere lungo il Canale è Fort Augustus. Sedetevi al fianco del canale e ammirate l’apertura delle chiuse che permettono il superamento del dislivello in quel punto!
Il Reno, Europa

Dico “Reno, Europa” perché per me – e ve l’ho già detto – è il padre del nostro continente. Il Reno nasce in Svizzera, entra in Germania (e ne segna il confine con la Francia in alcuni punti). Poi arriva in Olanda e sfocia dando vita al porto commerciale più grande del nostro continente: quello di Rotterdam. Il Reno sa essere impetuoso come un ruscello oppure mastodontico come la più grande delle autostrade mai costruite e si porta dietro non so quanto storia e storie. Non sono mai stata un’amante delle crociere ma, parlando di fiumi, farei un’eccezione. Sul Reno ci sono molte compagnie di navigazione che offrono tante opportunità. Prima o poi, ci penserò.
Il Nilo, Egitto

Ecco un’altro fiume che mi attira in un modo assoluto, fin da quando lessi Assassinio sul Nilo di Agatha Christie. Anni fa, quando andai in Egitto, rimasi sulle rive del fiume -a Il Cairo – per una mattina intera a guardarlo scorrere. Non dimenticherò mai la vista del Nilo dall’aereo: una forza generatrice di vita, in mezzo al deserto. Impressionante. Una crociera sul Nilo può sembrare una scelta d’altri tempi ma io la farei anche subito. E magari, poi, scrivo anche un libro.
Il Volga, Russia

Ecco un fiume che non ho mai visto e che non riesco nemmeno a immaginare. Il Volga è un fiume lungo 3500 km circa e segna il territorio della Russia come altre realtà naturali di quella zona del mondo. Gli Urali, per esempio. Il Volga, proprio come gli Urali, è davvero un simbolo geografico russo per eccellezza. La sua importanza storica e commerciale è fuori ogni dubbio. Prima o poi, quando metterò piede in Russia, lo conoscerò.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori.
Il fiume Amazonas è il fiume navigabile più grande del mondo