
Diciamolo subito chiaramente: ci sono sempre dei buoni motivi per visitare l’Altopiano di Asiago, nell’Alto Vicentino in Veneto. Tantissime buone ragioni. Alcune, tempo fa, vi sono state raccontate dalla mia amica Anna proprio su questo blog. Io oggi ne aggiorno altre quattro. Le mie quattro. Io e l’Altopiano di Asiago ci conosciamo da tempo immemore. Là ho imparato a sciare quando ero piccola e là ho passato alcune delle vacanze di Natale più belle di sempre. Settembre è, per me, un mese che fa fortemente rima con Altopiano di Asiago. Perché? Ve lo racconto oggi.
Qualche consiglio per vivere al meglio l’Altopiano di Asiago
Cosa occorre sapere per organizzarsi al meglio per trascorrere un po’ di tempo sull’Altopiano di Asiago? Non c’è stagione sbagliata, almeno per me. Settembre, nella mia testa, fa rima con molti posti e, tra di essi, c’è senza dubbio la montagna, in generale. I paesi dell’Altopiano di Asiago (i famosi 7 Comuni: se mi chiedete di nominarli tutti, me ne dimentico sempre uno… come con i sette nani) si trovano quasi tutti intorno ai 1000 metri di altitudine: si va dagli 800 di Enego ai 1093 di Gallio. Roana è uno dei miei posti preferiti. E così vi ho detto tre nomi di tre comuni. Se aggiungiamo Asiago fanno quattro. E gli altri tre? Allora, Lusiana, Rotzo e Foza. Quest’ultimo è quello che mi scordo sempre. Sull’Altopiano ci sono alloggi per tutti i gusti, dalle case in affitto, ai campeggi, fino ad arrivare a hotel con tanto di spa. Tutto sta in quel che cercate dal vostro momento da passare sull’Altopiano. Quello che mi sento di consigliarvi è:
- Non sottovalutate mai la potenza del meteo: partite preparati e con un abbigliamento consono al luogo.
Insomma… forse i tacchi non vi servono da quelle parti. Poi, vedete voi… - Non improvvisate, benché si trovino sempre offere lowcost: studiate bene cosa fare, soprattutto se avete pochi giorni da vivere da quelle parti.
- Portate la borsa termica: fa sempre bene portarsi a casa il formaggio.
Scherzi a parte, l’Altopiano di Asiago è davvero un posto accogliete e molto avvolgente allo stesso tempo. Se avete in mente di andare a camminare, portate le scarpe adeguate. Non andate in giro per sentieri in infradito. Ma nemmeno con le scarpe da ginnastica. Per girare meglio l’Altopiano, vi conviene essere in auto.
4 motivi per visitare l’Altopiano di Asiago in settembre: Made in Malga
Made in Malga è una manifestazione gastronomica (e a me verrebbe da dire anche culturale) che si svolge sull’Altopiano di Asiago in settembre. Per quanto riguarda l’edizione del 2021, si svolgerà dal 3 al 5 e, successivamente, dal 10 al 12. Il centro di Asiago si riempirà di bancherelle dove verranno esposti e messi in vendita (e si potrà, ovviamente assaggiare) i formaggi prodotti sopra una certa altitudine. Il formaggio Asiago, se non lo sapete, nasce sopra una certa quota. E, come l’Asiago, ci sono un sacco di formaggi italiani che sono prodotti a una certa altezza. Made in Malga è preziosa anche per questo: dà la possibilità di conoscere un prodotto tutt’altro che facile. Ma delizioso. La manifestazione ovviamente offre anche eventi proprio interessanti, come le degustazioni, laboratori e masterclass create appositamente, per esempio, per raccontare gli abbinamenti tra birra e diversi tipi di formaggio Asiago DOP.
4 motivi per visitare l’Altopiano di Asiago in settembre: la gastronomia
Quella che vedete in foto per me è una punta estremamente alta della gastronomia dell’Alto Vicentino e dell’Altopiano di Asiago: il panino con la sopressa e il formaggio, accompagnato dalla Birra Cimbra. Zimbar tutta la vita. Ve l’ho detto che sono mezza cimbra, vero? Origine a parte, la gastronomia dell’Altopiano di Asiago va ben oltre il panino con la sopressa. Io trovo che settembre sia il mese giusto per degustare quanto Asiago e dintorni mettono sul piatto. Si inizia con i funghi per arrivare a carni cotte per un sacco di tempo. Una temperatura più fresca, benché non fredda, è la cornice perfetta. Esplorate l’Altopiano anche a tavola.
4 motivi per visitare l’Altopiano di Asiago in settembre: la storia

Settembre e una parte di ottobre, a mio avviso, sono i mesi migliori per andare alla ricerca della Storia sull’Altopiano di Asiago. Non vi dico di certo una novità se lego il nome di questo pezzo di Veneto con la Grande Guerra. Vi consiglio di guardare il film “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi, prima del vostro viaggio ad Asiago. Soprattutto se siete digiuni del binomio tra l’Altopiano e la Grande Guerra. Sono tre i luoghi nei quali tornerei sempre:
- Il cimitero del Boscon
- Forte Interrotto
- Forte Corbin
Non ci sono solo evidenze della Grande Guerra sull’Altopiano di Asiago: il Bostel di Rotzo (raccontato nel post di Anna che trovate linkato all’inizio di questo articolo) racconta qualcosa di più antico e di molto importante. Last but not least, andate in cerca dell’Art Déco dentro hotel come il Croce Bianca, in centro ad Asiago. E poi ne parliamo. Siate curiosi.
4 motivi per visitare l’Altopiano di Asiago in settembre: la letteratura
Io non faccio testo: lo sapete. Quando si parla di viaggi e libri io vado in brodo di giuggiole. Se, a questo concetto, aggiungiamo il fatto che io sia di casa sull’Altopiano di Asiago… beh, il gioco è fatto. C’è molto da leggere per farsi accompagnare nel modo adegutato sull’Altopiano di Asiago. Per me, i nomi sono essenzialmente due.
- Mario Rigoni Stern, Storia di Tönle
- Luigi Meneghello, I piccoli maestri
Iniziamo dal Signor Rigoni Stern. Storia di Tönle vi porterà dentro la Grande Guerra in un modo molto intenso, dal quale è impossibile (almeno secondo il mio modo di percepire la letteratura) staccarsi. Vi sentirete coinvolti e, di conseguenze, visitare i luoghi della Grande Guerra avrà su di voi un effetto ancora più grande. Proseguendo, invece, verso il testo di Meneghello, approderete alla Seconda Guerra Mondiale e al momento in cui la Resistenza iniziò a popolare anche l’Altopiano. Non vorrei iniziare con i miei pipponi storici ma la situazione, nell’Alto Vicentino, era davvero tosta perché, proprio nelle mie zone natali, c’era il comando SS per tutto il nord Italia. Sull’Altopiano – e viene opportunamente citato nel libro di Meneghello – combatteva Toni Giuriolo. Non vado oltre ma, se volete parlarne, sono qua. Trovo che settembre sia perfetto per mettersi da qualche parte a leggere questi due libri, proprio là, sull’Altopiano di Asiago.
Le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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