
Settembre è un mese dai molteplici significati: per alcuni è come se fosse l’inizio di un nuovo anno, per altri segna inesorabilmente la fine dell’estate. Per me, di solito, è un mese felice perché mi porta qualche giorno di ferie (finalmente) e, inoltre, diventa quel periodo dell’anno in cui penso a nuovi viaggi da fare, soprattutto se riguardano la Gran Bretagna (pandemia permettendo). Settembre, per me, fa davvero rima con Gran Bretagna e soprattutto con Inghilterra. È sicuramente il mese ideale per visitare Bath. Perché? Proprio per via del Jane Austen Festival che, quest’anno, torna felicemente in città per una decina di giorni a partire dal 10 settembre. Vale la pena di organizzarsi e andare? Certamente: ecco perché scrivo questo post. Potrebbe tornarvi utile per le prossime edizioni.
Visitare Bath durante il Jane Austen Festival: come organizzarsi
Organizzarsi in anticipo – per questo parlo di “prossime edizioni” – è tutto quando si ha in mente di fare un salto al Jane Austen Festival di Bath. Quell’evento è davvero al centro delle attenzioni di molti viaggiatori e appassionati di letteratura inglese, sia britannici che da tutto il mondo. Jane Austen, del resto, se la gioca bene, a livello di celebrità, con altre due inglesi potentissime: Agatha Christie e JK Rowling. Tutte queste donne hanno saputo e sanno portare turisti da tutto il mondo in quel della Gran Bretagna. Partecipare al Jane Austen Festival è una cosa da fare almeno una volta nella vita. Cosa occorre tener presente?
- Anticipo: tanto, anche di un anno e minimo di sei mesi. Perché? Perché la cosa ardua, durante il Jane Austen Festival è trovare un alloggio in città. Bath ha molte opzioni interessanti ma non è immensa. Non trovate posto a Bath? Non disperate: andate a Bristol e prendete il treno per raggiungere Bath. Ci sono solo 15 minuti di viaggio tra le due città.
- Organizzare bene l‘agenda: il Jane Austen Festival di Bath è un qualcosa pieno di eventi e cose da fare. Pianificate bene gli eventi a cui partecipare: così non rischierete di andare in overbooking o di avere troppa roba da fare (e sfinirvi alla grande).
- Tenetevi del tempo per visitare Bath. O ve ne pentirete.
- Atterrate a Bristol anziché Londra: come vi dicevo prima, è molto più vicina e ci sono voli lowcost da ogni parte d’Italia.
Quello che posso dirvi di tutto cuore è che partecipare al Jane Austen Festival è davvero una cosa bellissima. Non va improvvisata, come tante cose belle da fare in giro per il mondo. Vi consiglio di tenervi del tempo per visitare Bath perché la città non è solo la cornice di un festival letterario più unico che raro. Bath stessa merita di essere conosciuta nel nome di Jane Austen. Cosa vedere? Ve lo racconto subito.
Visitare Bath nel nome di Jane Austen: un tè alla Pump Room

Iniziamo da un grande classico: la Pump Room. Di cosa si tratta? La Pump Room è la sala da te/ristorante che si trova adiacente all’edificio delle terme romane. Prende il nome, letteralmente, dalla pompa che veniva usata per portare l’acqua termale di Bath al livello del ristorante. Lì dentro, ai tempi di Jane Austen, la si poteva anche bere. Dicevano puzzasse, però. La nostra cara Jane se ne sarà andata lì dentro non so quante volte e due suoi romanzi – ovvero Persuasion e Northanger Abbey – lo sanno benissimo. Durante il festival – cosa ve lo dico a fare – è presa d’assalto. Sicché, prenotate.
Visitare Bath nel nome di Jane Austen: scoprire il Nr.1 Royal Crescent
C’è stato un periodo della storia dell’Inghilterra in cui avere una casa a Bath era come una dichiarazione pubblica del proprio rango e stato sociale. Bath era uno di quei luoghi in cui vivere “the season”: una stagione fatta di cure termali e di feste come se non ci fosse un domani. Lo sapeva bene, per esempio, Lady Georgiana Spencer, duchessa del Devonshire. Guardate il film The Duchess e poi ne parliamo. Perché Bath divenne così famosa? Tutta “colpa” di Mary of Modena, ovvero la regina consorte moglie di Re Giacomo II. Il suo nome completo è Maria Beatrice d’Este e fu regina consorte nella seconda metà del XVII Secolo. Che cosa accadde? Andò a Bath per vedere se l’acqua delle terme potesse esserle utile nel restare incinta. E così fu. Tutte le nobili del regno iniziarono ad accorrere nella città di Bath per fare altrettanto. Nacque così l’esigenza di dimore degne delle famiglie nobili. E da lì in poi fu tutto un costruire. Il Royal Crescent è nato proprio per dare degli appartamenti degni ai nobili in città. Attualmente è uno dei simboli di Bath e si può visitare proprio una delle dimore al suo interno. Visitare il Nr.1 del Royal Crescent di Bath è proprio come tornare ai tempi di Jane Austen.
Visitare Bath nel nome di Jane Austen: scoprire Jane nel centro a lei dedicato
Se ci si trova a Bath per il Jane Austen Festival, non si può non visitare il Jane Austen Centre. Questo piccolo, ma molto degno, museo dedicato alla grande Jane si trova in Gay Street, qualche numero civico prima quello che fu l’appartamento occupato dalla scrittrice, insieme alla madre e alla sorella Cassandra. Va detto che la nostra cara Jane era davvero una con le palle d’acciaio: rifiutò delle proposte di matrimonio e continuò a cercare di vivere con la forza dei suoi romanzi. E, badate bene, ci riuscì seppur non benissimo ma ci riuscì. Se ci pensiamo bene, una trentina d’anni dopo, le Brontë pubblicarono sotto pseudonimo maschile per problemi tra editori e scrittrici. Questo centro racconta proprio la forza di questa donna nell’essere esattamente ciò che ha sempre voluto essere.
Visitare Bath nel nome di Jane Austen: passeggiare a Prior Park

Prior Park è un Landscape Garden, progettato da Capability Brown, e gestito attualmente dal National Trust. Si trova a 15 minuti di autobus dal centro di Bath e vale davvero la pena di organizzarsi per raggiungerlo. Io punterei al mattino: la luce verso Bath è migliore. Prior Park nasce come dimora per un filantropo della prima metà del 1700 che, ovviamente come tutti, voleva una casa a Bath. Attualmente, la villa è sede di un college ma il parco è aperto alle visite, solitamente dalle 10 alle 17. In estate un po’ di più. Per entrare si pagano 5£ e la passeggiata che potrete fare li vale tutti. Vi sembra di averlo già visto? Kubrick ha ben pensato di usarlo per una parte delle riprese di Barry Lyndon. Questo parco è uno di quelli che ricorda maggiormente le atmosfere che troverete nei romanzi di Jane Austen. Già che ci siete, arrivate qui con uno dei suoi libri nello zaino: sarà bellissimo leggere le parole della cara Jane in un luogo così.
Tutte le foto, salvo diversamente indicato, sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Ciao,
che bello avere dei consigli così.
Sto organizzando una due giorni durante il
Festival 2022 come regalo per i 40anni di mia moglie. Il tempo è strettissimo per forza di cose, sarà un sabato e domenica, se riusciamo ad arrivare venerdì sera meglio.
Secondo te cosa è davvero irrinunciabile? E degli eventi del
festival nei weekend? Ho letto anche del tea presso Regency Tea Room. Come la vedi?
Vorrei farle respirare a pieno l’atmosfera.
Vestirsi in abiti d’epoca poi sarebbe top.
Se hai tempo di rispondermi ti ringrazio molto.
Ciao
Ciao Emanuele!
Che bella idea: Bath, nei giorni del festival, è qualcosa di speciale.
Per gli eventi, io non perderei almeno una lettura pubblica di un libro, il giro delle location che viene organizzato dall’ufficio del turismo e poi sicuramente l’afternoon tea.
Per gli abiti d’epoca, c’è chi li noleggia in città ma non so darti dei nomi. Prova a sentire l’ufficio del turismo di Bath https://visitbath.co.uk/
Grazie mille!
Ti farò sapere. A presto!
Ci tengo! Mi raccomando.