
Lo sapete: gli itinerari storici mi fanno andare fuori di testa, nel senso più positivo del termine. Sarà per questo che amo moltissimo l’Europa in tutte le sue parti. La Germania è un luogo veramente molto ispirante quando si parla di storia: ce n’è per tutte le epoche e tutti i tipi di interessi. La storia della DDR è sempre stata tra le mie preferenze più profonde e ho fatto più di un viaggio in Germania in cerca dei luoghi della vecchia Repubblica Democratica Tedesca. Spesso, per trovare luoghi che raccontino quel periodo storico, pensiamo a Berlino e non c’è nulla di male. Troverete qualcosa su Berlino anche in questo post. Il fatto è che tutta la ex DDR ha qualcosa da raccontare. Per questo motivo, provo a raccontarvi un itinerario di viaggio in Germania, che parta da Berlino e vi porti a Dresda, passando per Rostock. Giusto per avere un assaggio di DDR in più.
La DDR: cosa leggere, vedere e ascoltare prima di partire per un viaggio in Germania
I viaggi, almeno per me, sono fatti di tante componenti e di momenti che anticipano e seguono la partenza e i giorni stessi passati in giro per il mondo. Libri, musica e film sono dei fortissimi alleati nella “composizione” e nella gestazione stessa di un viaggio. Cosa posso consigliarvi prima di partire alla ricerca della ex DDR?
- Libri: Francesca Zillo; Divisione e Riunificazione: itinerari storici nella Berlino della Guerra Fredda; Villa Vigoni Editore/Verlag. Un libro molto bello, a metà tra qualcosa di didascalico e una guida di viaggio. Molto bello. Ve ne parlerò presto perché ho intenzione di intervistare l’autrice.
- Libri: Il Cielo diviso di Christa Wolf. Non vi indico l’edizione o la versione da scegliere: io l’ho letto in tedesco (Der Geteilte Himmel) e mi ha spalancato cervello e anima. Non vi voglio anticipare troppo, nel caso vogliate leggerlo, ma sappiate che c’è la Germania divisa e un amore diviso. Quel libro fu un vero e proprio caso letterario quando venne pubblicato.
- Libri: Mattatoio 5 di Kurt Vonnegut. Un libro, una vera e propria bibbia sui generis sul bombardamento di Dresda. Lo so, non riguarda espressamente la DDR ma vale la pena di leggerlo.
- Film: Goodbye Lenin. Ho già scritto sulle location dove fu girato e dove fu ambientato Goodbye Lenin. Non mi stanco mai di quel film e, tutte le volte, mi regala dei nuovi pezzi di Berlino su cui ragionare.
- Film: La scelta di Barbara. Un film del 2012 che mostra una DDR ben fuori Berlino.
- Film: Le vite degli altri. Film del 2006 che non ha davvero bisogno di presentazioni. Molto interessante da vedere prima di visitare i luoghi in cui agiva la StaSi.
- Musica: Sonderzug nach Pankow di Uto Lindenberg. Questo cantautore è un po’ un menestrello folle che ha caratterizzato gli Anni ’80 in Germania. Questa canzone parla proprio del fatto che certa musica fosse proibita nella Germania Est.
Viaggio attraverso la DDR: consigli e informazioni
Cosa occorre sapere per organizzare un viaggio in Germania e seguire l’itinerario che sto per raccontarvi? Poche cose, ma sempre utili anche nel caso di altri itinerari tedeschi, magari verso le città meno frequentate dal turismo di massa.
- Se vi spostate con i treni: pianificate bene tutto. Mettere nero su bianco, su carta magari, il vostro viaggio vi permetterà di considerare la possibilità di acquistare biglietti scontati come il Quer-durchs-Land-Ticket, un biglietto che permette di viaggiare con i treni regionali, attraverso Land diversi. Solitamente si paga un prezzo fisso per il primo viaggiatore e una cifra irrisoria (tipo 7€) per aggiungere altri viaggiatori al biglietto. In questo modo si può risparmiare per bene.
- Per quanto riguarda l’alloggio: Berlino è una città molto grande ma anche Rostock e Dresda, protagoniste di questo itinerario di viaggio, non scherzano. Scegliete un alloggio comodo alla stazione o ai quartieri che volete visitare.
- Cibo e dintorni: soprattutto per pranzo, considerate la possibilità di far diventare i supermercati e le panetterie delle stazioni i vostri migliori amici. Bontà e risparmio assicurati.
- Informatevi bene sulla possibilità di tessere cittadine per sfruttare al meglio il trasporto pubblico.
Itinerario per scoprire la DDR: Berlino e la Karl Marx Allée
Non c’è luogo più forte e intenso della Karl-Marx-Allée di Berlino da cui cominciare un viaggio che abbia nella storia della DDR il suo centro. Percorrere questa grande via fa, per davvero, venire in mente molte scene di Goodbye Lenin. Lungo questa via, che un tempo era usata anche per le parate di regime, troverete due perle assolute di Berlino Est: il Café Moskau e il Kino International. Il primo era un locale davvero “alla moda” per Berlino Est e, ancora oggi, viene usato per eventi di ogni genere. Non è più una caffetteria ma potrete ammirarlo in tutta la sua bellezza. Cercate il riferimento allo Sputnik! Il Kino International era il cinema top di Berlino Est. Ancora oggi è un cinema dove vengono proiettati un sacco di film ed è monumento storico nazionale. Risalendo la Karl-Marx-Allée verso Alexanderplatz (altro luogo chiave di Berlino Est), non potrete non notare il celebre Park Inn di Alexanderplatz, hotel che fu uno dei fiori all’occhiello del regime di Erich Honecker (ed era in buona compagnia, come vedremo tra poco).
Itinerario per scoprire la DDR: Berlino e Treptower Park
Treptower Park, nel Bezirk (distretto) di Treptow, è uno dei luoghi più sorprendenti che io abbia mai visto a Berlino Est. Si tratta del memoriale sovietico più grande mai esistito fuori dall’Unione Sovietica. Come memoriale di guerra, è un monumento ai caduti sovietici che sono intervenuti nella liberazione della Germania dal Nazismo. A Treptow non c’è ideale che conti: la maestosità del luogo valica qualsiasi credo politico. Io, lo so, non faccio testo perché lo studio dei totalitarismi è meglio di un porno, per me. L’estetica sovietica puramente di regime è un qualcosa che non puoi imparare sui libri: va vista proprio a Treptow.
Da Berlino, potete arrivare a Rostock in un paio d’ore, utilizzando i treni regionali.
Itinerario per scoprire la DDR: Rostock e i suoi Plattenbau
I Plattenbau sono i grandi condomini a “blocchi“, tipici della visione urbanistica di stampo sovietico che ha preso piede tra gli Anni ’50 e gli Anni ’70. Di per sé, gli urbanisti del tempo non hanno solo messo su case su case in una Germania svuotata dalle macerie del bombardamenti. Quegli architetti delle città hanno creato delle verie e proprio comunità abitative. A differenza delle periferie di molti luoghi, aliene e alienate dal fatto di essere diventati quartieri-dormitorio, le zone dei Plattenbau in tutta la ex Germania Est nascevano come quartieri autosufficienti e dove l’aggregazione era un punto fermo, contemplato dal progetto urbanistico. In questo stava la visione socialista dietro a questi quartieri. C’erano i negozi, i centri sociali dove ritrovarsi, gli spazi verdi e veniva studiata l’estensione delle linee dei mezzi pubblici per permettere a tutti di muoversi. Come raggiungere i Plattenbau di Rostock? Ve ne ho parlato proprio nel post in cui vi racconto come trascorrere 48 ore in questa città che ha davvero molto da dire.
Itinerario per scoprire la DDR: Warnemünde e il suo Hotel Neptune
Warnemünde è l’estensione sul mare della città di Rostock. Potete raggiungerla dal centro anche con un piccolo traghetto, barca che sembra minuscola ormeggiata al fianco dei traghetti che portano in Danimarca. Warnemünde è un luogo che mi ha detto così tanto, da averne scritto un post molto sentito. Pensate un po: quel post è stato tradotto in tedesco e pubblico su di un giornale locale. La spiaggia di Warnemünde è una distesa piena di Strandkorb e, sullo sfondo, c’è il vero e proprio simbolo della DDR da queste parti: l’Hotel Neptune. Se ci fosse un luogo dove ambientare un film tutto spie e segreti, quell’albergo sarebbe perfetto. Proprio in uno dei suoi ristoranti – aperto anche ai clienti esterni – potrete immergervi in una vera e propria esperienza gastronomica della DDR: il Broiler. Di cosa si tratta? Altro non è che pollo arrosto. Il nome viene dalla razza di pollo che imperversava da quelle parti e che, ancora oggi, viene gustata alla grande.
Da Rostock, potete prendere un treno regionale e arrivare direttamente a Dresda. Il percorso è circa di due ore.
Itinerario per scoprire la DDR: Dresda e la Prager Straße
Dresda è una città che, da sola, riempirebbe non so quanti libri di storia. A partire da tempi molto antichi, fino ad arrivare alla sua quasi miracolosa ricostruzione dopo i bombardamenti del febbraio 1945. Dresda, durante i tempi della DDR, restò una città dove la storia ha trovato terreno fertile. E Dresda fu un luogo fondamentale per il movimento che portò, successivamente, alle manifestazioni di Berlino che vediamo, per esempio, in Goodbye Lenin. Gli storici la chiamarono “La Rivoluzione Pacifica” e inizò proprio a Dresda, sulla Prager Straße. Dalla stazione di Dresda, inoltre, partirono quelli che venirono definiti “i treni della libertà“. Siamo nel 1989 ma il Muro di Berlino è ancora in piedi: migliaia di persone si accalcarono per prendere il treno per Hof, citta bavarese che poi accolse davvero un sacco di profughi dall’est. Insomma: Dresda ha tanto da dire, anche solo lungo la Prager Straße. Su questa via troverete alcuni dei Plattenbau simbolo del regime, edifici che ora sono un Ibis Hotel. Dall’altro lato della via (è molto larga, sembra una piazza) troverete il Rundkino, un cinema rotondo, anch’esso costruito per ampliare i luoghi culturali voluti dal regime. Non finisce qui: se conoscete il tedesco (ma non è fondamentale ai fini della comprensione del luogo), fate un giro alla prigione della StaSi, nella Neustadt di Dresda. Lì si possono leggere molti dei dossier che il governo centrale tedesco sta digitalizzando da anni. Viene fatto questo in modo che la memoria non si perda e affinché tutti i cittadini che si reputano coinvolti in indagini della polizia segreta possano richiedere la visione del proprio fascicolo.
Da Dresda, proprio come fecero molte persone nel 1989 (ma in modo più spensierato), potete prendere il treno per Hof. Questa città si trova in Baviera e da lì raggiungerete presto Monaco. Da Monaco all’Italia, ci sono parecchi treni o aerei a disposizione. Scegliete voi come concludere questo viaggio al sapore di DDR.
Tutte le foto senza caption sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
Che itinerario interessante! Mooolto probabilmente la prossima estate saremo in Germania e passeremo da Rostock (a breve partirà l’organizzazione che includerà rileggere e prendere appunti dei tanti spunti qui sul tuo blog!).
Per Dresda posso aggiungere una tappa culinaria in piena idea DDR, il Planwirtscahft in Louisenstraße 20 (nella Neustadt), una bella Solyanka (zuppa di carne e pomodori) e l’atmosfera è fatta!
PS: ho letto l’articolo con Uto Lindberg in sottofondo (e la mia lista di libri da comprare è cresciuta!).
Oh sì: non si dice mai no a una buona Solyanka.
Credo che un itinerario come questo possa essere molto adatto a te, Elena. Rostock è una città davvero sorprendente.
Noi faremo il nord: Brema – Lubecca – Amburgo e Rostock sicuramente. Poi tutto da definire!
Allora ci sta anche un po’ di Thomas Mann!
Aggiungo su Dresda che è facilmente raggiungibile anche con il flixbus, direttamente dall’aeroporto di Berlino.
a Dresda io sono andata al museo della DDR: non è imperdibile, ma molto interessante.
Il Museo Storico di Dresda è meraviglioso e ho intenzione di scriverne. A me è piaciuto molto.
Grazie mille per il suggerimento su Flixbus: non ci avevo pensato.
Ecco, un itinerario dedicato alla DDR mi manca. Nel senso che non sono mai riuscita a farlo per mancanza di tempo ma che sicuramente è nei miei piani futuri!
L’ultima volta a Berlino avevo visitato la ex sede della Stasi ma non sono riuscita a visitare altro. Nonostante ci abbia vissuto per 3 mesi, con Dresda non ci sono mai andata d’accordo e anche quando l’ho visitata come turista, sono quasi scappata: in tutti i luoghi in cui ho vissuto,
Dresda è l’unica che mi ha dato questa sensazione negativa. Sapevo della prigione della Stasi ma non l’ho mai visitata. Dresda è stata un punto cardine durante la DDR. Ho scoperto che era l’unica università dell’est riconosciuta in Germania e quindi chi voleva “scappare” si iscriveva lì per avere maggiori possibilità per passare all’ovest. Una volta mi sono trovata nel bel mezzo di un incontro tra la Merkel e Puntin e il nostro insegnante di tedesco ci ha detto che all’epoca Putin aveva studiato proprio a Dresda!
Rockstock ne ho sentito tanto parlare ma non sapevo che potesse essere una tappa storia di un viaggio alla ricerca della DDR.
Quando avrò in programma di ritornare da quelle parti, mi dovrò organizzare davvero bene e sicuramente sarà uno dei primi itinerari che seguirò.
Ai tuoi consigli di lettura ne aggiungo un altro: La Stasi dietro il lavello di Claudia Rusch. E’ un libricino di facile e veloce lettura. Ho riso come una matta ma è una bella autobiografia di come una ragazza ha vissuto il prima e il dopo. Infatti la caduta del muro coincide con i suoi 18 anni e l’iscrizione all’università e si trova a dover vivere in un mondo completamente diverso.
Dresda, come dici tu, aveva questa caratteristica: ogni tanto venivano approvate delle fughe di massa e i treni veniva presi d’assalto.
Grazie mille per il consiglio letterario. Me lo segno!