La mia visita a Monteriggioni, in Toscana, è capitata a metà mattina e mi ha portata fino a ora di pranzo. Il mio programma di quel giorno era abbastanza fitto e non volevo sedermi a tavola per poi non alzarmi più. Adoro la cucina toscana ma, quel giorno, era anche un caldo che non vi dico. Non ce l’avrei fatta a destreggiarmi tra piatti luculliani e carne come se non ci fosse un domani. Ci sono luoghi che, per me, sono identificati con alcune delle pietanze tipiche di zona: la Gran Bretagna col fish & chips, giusto per fare un esempio. Dato che ho voglia di farne un altro, vi dico Canarie e crocchette. Senza cadere nei luoghi comuni gastronomici (che, lo sapete, non amo), il cibo che, per me, è “l’asticella di valutazione” della Toscana è il panino con la finocchiona. E così è stato anche a Monteriggioni.
Dove mangiare a Monteriggioni: come scegliere (almeno secondo me)
Cosa c’è da sapere per mangiare degnamente a Monteriggioni? Ho alcuni consigli, applicabili a piacere a tutti quei luoghi della nostra penisola dove – lo sappiamo – il turismo regna sovrano. E guai se non fosse così. Certi luoghi apertamente abituati all’arrivo di viaggiatori – soprattutto stranieri, mi viene da dire – a volte peccano di poca genuinità. Non sto dicendo che questo sia per forza un male generale. Ma lo è per me. Mentre camminavo per Monteriggioni mi sono resa conto di quanto molte attività commerciali esistessero principalmente perché ci sono i turisti a Monteriggioni e non perché è bello mangiare a Monteriggioni. Ripeto: non sto dicendo che sia un male. Ognuno di noi è libero di scegliere il luogo che più sente conforme. I miei consigli, a questo punto, sono i seguenti:
- Informatevi prima: Monteriggioni non è immensa e basta cercare in rete i nomi dei ristoranti (visualizzabili su Google Maps, per esempio) per capire un po’ che cosa si vuole trovare. E dove si vuole mangiare.
- Prenotate: soprattutto se viaggiate in più di 1 e il vostro giro a Monteriggioni corrisponde al weekend.
- Considerate bene la stagione: il cibo toscano è buonissimo e offre anche proposte estive. Ponderate bene il fatto di scegliere una bottiglia o di assaggiare solo un calice di vino. Il caldo – gente mia – ammazza tutti. Vino compreso.
- Controllate i menù esposti fuori dai ristoranti di Monteriggioni.
- Non fermatevi mai alla prima apparenza: il paese è piccolo e quindi vi concede di fare un paio di giri.
Considerate anche che, in paese, c’è anche un alimentari che fa panini. Può esservi utile soprattutto se siete in cammino lungo la Via Francigena o la Via Cassia.
Dove mangiare a Monteriggioni: la mia scelta
La mia scelta su dove mangiare a Monteriggioni è arrivata insieme al mio vagare per questo splendido paese medievale della Toscana. C’è chi dice – di me – che io possiedo una sorta di karma cosmico per i posti dove mangiare e su come sceglierli. Non lo so: forse sono i luoghi che mi attirano a loro stessi e io non me ne accorgo. Il mio vagare mi ha portata a infilarmi in una vietta senza uscita, che parte proprio dalla piazza principale. Tenetevi la chiesa medievale alle spalle e guardate gli edifici davanti a voi: la via di cui vi parlo è verso sinistra, si apre tra un bar-gelateria e un ristorante. Lì ho trovato Terra di Siena Wine & Delicatessen: si tratta di un posto piccolino, che pone grande attenzione alla produzione locale. E che fa dei gran panini con la finocchiona.
Il mio pranzo a Monteriggioni: finocchiona e focaccia
Il posto più strano dove ho mangiato la finocchiona? A Edimburgo, in casa della mia migliore amica, che è toscana e, anche se lei è vegetariana, aveva la finocchiona per me. Aneddoti a parte, quando sono entrata da Terra di Siena Wine & Delicatessen ho posto la domanda di rito: “li fate i panini con la finocchiona?“. Alla risposta “Hai voglia!” io ho sorriso anche con lo stomaco. La ragazza al banco mi ha chiesto se volessi il pane normale o una focaccia fatta da un forno della zona. La mia risposta è caduta sulla seconda. Si trattava proprio di una focaccia fatta con farina di grano duro… non di una schiacciata. A differenza della schiacciata, la mia focaccia era proprio morbidina. Dentro ci ho fatto mettere la finocchiona e del pecorino locale che ci stava alla grande. Non ho bevuto vino, quel giorno, perché dovevo guidare e, in secondo luogo, erano 36° e non ce l’avrei proprio fatta. Panino e acqua (2 bottigliette, perché una è venuta con me in viaggio successivamente) mi sono costati 11€. Il panino era davvero ben farcito e, per pranzo, ci è stato alla grande.
Quel pranzo a Monteriggioni, per me
Sapete quali sono stati gli altri ingredienti del mio pranzo a Monteriggioni? Ce ne sono stati tanti e importanti, almeno per me. C’è stato il sorriso e la semplicità della ragazza che mi ha servito. La bellezza di una piccola via nascosta che sembrava lontana anni luce dal via vai dei turisti e da chi ti dice “devi mangiare? Qui c’è posto. Vieni qui“. C’è stata la voglia – sempre della ragazza che mi ha servito – di raccontarmi la provenienza del cibo di cui avevo chiesto. Questo l’ha reso ancora più prezioso ai miei occhi e più buono ai miei morsi. C’è stata poi la frase che leggete sulla lavagna che ho immortalato in questa foto. La ragazza mi ha detto che era una frase detta da suo padre e questo mi ha fatto sorridere perché ho pensato a quanto bello sia quando certe passioni viaggiano all’interno della stessa famiglia, acquisendo un nuovo modo d’essere, senza tradirsi mai. Io lì ci ho mangiato proprio bene: al di là del costo (davvero perfettamente interessante), il gusto che Monteriggioni mi ha lasciato dentro era proprio buono. Buono perché spogliato dalla voglia di essere solo un prodotto presentato a un turista. Era proprio la voglia di raccontare, col cibo, un luogo che ha bisogno di essere riscoperto nella sua autenticità e genuinità. Il panino con la finocchiona è pura genuinità.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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