
Il Lago di Costanza è un luogo – se possiamo definire il lago un luogo – che vi ho già raccontato, anche a livello di itinerari da seguire. Oggi vorrei focalizzarmi (proprio perché ho iniziato questa settimana di pubblicazioni parlando di diverse messe a fuoco) sul perché spingersi a girare questo spettacolare lago formato dalle acque del Reno. Per sua stessa sostanza, per me è un elemento europeo totale: il Reno, per me, è padre del nostro continente in tutto e per tutto. Divagazioni personali a parte, le cose da vedere lungo le sponde del Lago di Costanza sono molte. Perché, però, fermarsi in città come Lindau, Friedrichshafen o la stesa Konstanz? Io vi do i miei personali motivi. Se mi raccontate i vostri, facciamo un bel mix… vi va?
Un giro classico sul Lago di Costanza… guardando ai dettagli
Un viaggio classico attorno al Lago di Costanza può essere fatto comodamente usando il treno. Esiste un biglietto che può essere usato indistintamente in Svizzera, Austria e Germania e che è dedicato proprio alla “Euregio” del Bodensee, ovvero la macroregione formata dalle zone (a prescindere dalla nazionalità) che affacciano sul lago. Io lo trovo un concetto davvero bellissimo. Detto questo, un itinerario classico che voglia farvi scoprire il Bodensee, a mio avviso, deve passare da:
- Schaffhausen
- Überlingen
- Friedrichshafen
- Lindau
- Bregenz
- Konstanz
Potreste vedere tutte queste destinazione durante il periodo dei mercatini di Natale, tanto per fare un esempio di “classico“. Io, però, i consiglio di fare un giro in autunno, tipo a ottobre. Gli alberi sono colorati, la gente in giro è molta meno e il clima consente di godere in pieno di alcune esperienze molto belle. Come vi dicevo, ho già raccontato un itinerario molto simile (seppur con alcune differenze): ora mi voglio concentrare nel trovare un dettaglio che faccia di ogni luogo un punto perfetto dove fermarsi per comprendere al meglio il Lago di Costanza.
Il Lago di Costanza e i dettagli: Schaffhausen e il Reno
Schaffhausen va vista in tutte le stagioni dell’anno, in tutti gli anni della vostra vita per rendere omaggio al Reno in una delle sue manifestazioni più potenti: le sue cascate. Il meglio delle cascate è visibile in primavera, quando l’acqua è davvero tanta ma fa la sua porca figura – come si suol dire – sempre. Il Reno è “sua maestà” il fiume e occorre vederlo nella sua forma originaria prima che si trasformi in lago o, a seconda dei punti di vista, torni a essere fiume. Schaffhausen, però, è una città che non va di certo trascurata. Sono due i dettagli che mi porterebbero lì. Il Munot, in primis. Di cosa si tratta? Il Munot di Schaffhausen è una fortezza del XVI Secolo, costruita probabilmente su un progetto che ha visto la mano di Albrecht Dürer. Una particolarità? È circolare. Altro dettaglio su Schaffhausen: lo sapevate che è stata bombardata per errore? Nel caso la visitaste e vi venisse da esclamare “mai una gioia” per qualsiasi motivo… beh, pensate a questo!
Il Lago di Costanza e i dettagli: Überlingen e le sue terme

Avete mai sentito parlare di Überlingen? Se prendete il treno da Schaffhausen e viaggiate verso Friedrichshafen, una delle fermate è proprio questa città del Baden-Württemberg. Perché scendere dal treno proprio qui? Il dettaglio che rende preziosa Überlingen, all’interno di questo itinerario di scoperta del Lago di Costanza, è senza dubbio la presenza delle terme. Überlingen è, infatti, una città dove fermarsi per godersi del gran relax. Le Bondesee Therme sono un qualcosa di davvero bello, a un prezzo molto interessante. Überlingen, come molte città e paesi affacciati sul Lago di Costanza, diventa particolarmente festosa (epidemia permettendo) durante il Carnevale: ecco un altro gran periodo per passare di qui.
Il Lago di Costanza e i dettagli: Friedrichshafen e le sue fontane
Quello che vedete in questa foto è, probabilmente, uno dei maggiori motivi per visitare Friedrichshafen, durante un viaggio sul Lago di Costanza: il Museo Zeppelin. Per me è una tappa obbligatoria ma c’è anche altro da notare in questa città tedesca che, forse più di altre, ha subito davvero tanto il destino portato dalla Seconda Guerra Mondiale. La sua vocazione industriale legata all’aeronautica l’ha consegnata a una pioggia di bombardamenti pazzesca. Chi viveva in Svizzera (e quindi neutrale) sull’altra sponda del Lago, racconta che ogni sera si osservavano i bombardamenti su Friedrichshafen senza poter fare nulla. Di per sé, c’è anche altro da osservare, nel tempo presente. Fate un giro della città e osservate le fontane del centro: sono tutte moderne e ce n’è una più unica che rara. Ecco i dettagli da notare a Friedrichshafen.
Il Lago di Costanza e i dettagli: Lindau e il suo leone
Lindau è un’altra città tedesca affacciata sul Lago di Costanza, una di quelle con l’importanza strategica e storica più forte forse di tutte le sue connazionali. Vi faccio una domanda: Lindau è tedesca ma in che Land ci troviamo? Questa è Baviera. Lo si vede bene dal leone che osserva l’ingresso del porto e lo noterete anche dalle tante bandiere bianche e azzurre, simbolo proprio di questo immenso Land del Sud della Germania. La Baviera ha molti laghi ma solo Lindau ha dato al Re di Baviera una sorta di sbocco su tutto il resto dell’Europa: tramite la navigazione sul Lago di Costanza si poteva raggiungere la Svizzera e da lì riprendere la navigazione sul Reno, fino alla sua foce, ovvero Rotterdam. E da Rotterdam si aprivano tutte le vie del mondo. Questo è il dettaglio che vi farà “rileggere” la storia di Lindau durante la vostra visita.
Il Lago di Costanza e i dettagli: Bregenz e il barocco

Bregenz ha davvero tanto da dire. In primis, ci troviamo in Austria: dopo la Svizzera e ben due Länder tedeschi, eccoci approdati sulla terza nazione delle 4 che fanno parte del territorio del Lago di Costanza. E la quarta? Si tratta del Liechtenstein. Da Bregenz fate presto a raggiungerlo in treno. Bregenz vale una visita, soprattutto se amate la lirica: la sua stagione musicale è proprio particolare perché il palcoscenico è sul lago. Proprio dentro l’acqua. Al di là della lirica, Bregenz vanta una storia davvero antichissima e può essere un ottimo punto di partenza per un viaggio che abbia nel Barocco e nelle Abbazie il suo centro. Quella da visitare nei pressi della città austriaca – e dettaglio per questa fermata lungo le sponde del Lago di Costanza – è l’Abbazia di Wettingen-Mehrerau. Le abbazie che trovate lungo il Bodensee (poi, se volete continuare su questo tema, continuate in Alta Svevia) sono tutte barocche perché la Guerra dei Trent’Anni ha distrutto quelle medievali. Ecco perché questa tematica è un forte leitmotiv per chi fa dei viaggi in zona. Oltre a questo, da Bregenz potete partire per un coast-to-coast in Austria: dal Bodensee a ovest al Neusiedlersee a est.
Il Lago di Costanza e i dettagli: Konstanz e la sua storia
Quando sono stata a Friedrichshafen l’ultima volta, ho preso il traghetto e sono andata fino a Konstanz. Costanza per gli amici. Perché? Per due motivi, che rappresentano anche i due dettagli per i quali vi consiglio di fermarvi in questa città durante il viaggio sul Lago di Costanza (oltre che per il fatto che sia davvero interessante). Nel giugno del 1183, proprio a Costanza venne firmato un trattato di pace che fu una sorta di unicum storico del periodo di regno di Federico Barbarossa: la pace di Costanza. Che cosa accadde? I comuni lombardi, riuniti in una lega, si ribellarono al dominio dell’Imperatore svevo e combatterono streguamente in tutta la pianura padana. La battaglia di Legnano avvenne il 29 maggio 1176 ed è stato l’avvenimento storico che ha consegnato ai Lombardi degli “elementi” quali Alberto da Giussano, il Carroccio, il Giuramento di Pontida e così via. Vi dicono nulla? A mio avviso, molti al giorno d’oggi non sanno che quei simboli arrivano direttamente dal Medioevo e dalla lotta contro un imperatore tedesco. Detto questo, c’è differenza tra politca e storia. Soprattutto se con politica intendiamo qualcosa che avviene ai giorni nostri. Costanza era una delle città in cui Federico Barbarossa alloggiava più spesso. La storia, in ogni caso, è proprio di casa a Costanza: qui venne messo al rogo Jan Hus, il teologo che per primo aprì la strada alla riforma protestante e, non a caso, ispirò i teologi svizzeri Zwigli e Calvino. Fu proprio il Concilio di Costanza, nel 1415, a decretare la fine di Jan Hus. Le sue ceneri vennero gettate nel Reno. Costanza, per me, è come un libro di storia. Una sorta di memento historiæ.
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