Emilia e Romagna sono due parti della stessa regione, la regione che mi ha adottata da 13 anni. Sono un po’ come due braccia di uno stesso corpo: non sono di certo uguali anche se, in un certo modo, portano avanti un qualcosa di comune. La Romagna che tutti abbiamo davanti agli occhi è quella fatta di mare, di spiaggia e di estate. La Romagna, come se questo già non bastasse a renderla unica, è anche molto di più. C’è, per esempio, una città come Ravenna, con la sua storia e la sua arte. C’è, tanto per dire, Rimini stessa che ha un’anima fatta di Epoca Romana e Rinascimento. E poi c’è anche Forlì. Per tanti anni, Forlì ha rappresentato, per me, un nome su un cartello che vedevo sempre quando, da piccola, andavo al mare con i miei. Poi, da adulta, l’ho scoperta un po’ di più. Ecco 7 buone ragioni per visitare Forlì, in tutte le stagioni. Anche quando si raggiunge la Romagna per andare al mare.
Le mie ragioni per visitare Forlì
Proprio come è accaduto quando ho visitato Pontremoli, in Toscana, scoprire Forlì è sempre stato per me una questione di dettagli. Il profilo di una casa, il suo colore, un’insegna che sembra volermi portare dritta negli Anni ’80. E allora, come magia, sento in me il profumo di quelle giornate in cui viaggiavo verso il mare, l’arrivo in campeggio a Gatteo e tutto quello che un ricordo così si porta dietro. Ho sempre immaginato le città vicino al mare come dormienti, quando la stagione non è l’estate. Mai considerazione fu tanto sbagliata. Forlì lo testimonia: è viva e il suo centro è pieno di storie da raccontare. E anche storia. Conoscete il Progetto Atrium? È un qualcosa in cui vorrei addentrarmi di più. Atrium è un progetto che vuole tracciare una “rotta europea” che unisce tutte le architetture tipiche dei regimi totalitari in Europa. L’architettura, così come la parola, è un’espressione di regime, di qualsiasi colore sia il regime. Io, che all’Università mi sono concentrata molto sullo studio del Totalitarismo, vado giù di testa per cose così. Forlì ha una forte presenza di architettura razionalista e porta molto di sé stessa dentro questo progetto. Al di là di questo, Forlì racconta molto. E ora provo a spiegarvi cosa i miei occhi sono riusciti a cogliere.
Perché visitare Forlì? Le mostre ai Musei San Domenico
Ogni anno – pandemia permettendo – Forlì arriva sulla bocca di tutti per via delle sue mostre d’arte. La location in cui si tengono è quella dei Musei San Domenico, un posto che anche da solo varrebbe il viaggio in Romagna. Le mostre sono sempre di grande entità e ben curate. Io lì ne ho viste già tre: quella sull’arte di Boldini, quella sul ‘800 Italiano (tanta roba, davvero) e quella su Dante, che ho visitato recentemente e che si trova ora nei suoi ultimi giorni di apertura. Arrivare a Forlì e iniziare la propria visita dai Musei San Domenico è un buon punto di partenza, anche logistico. Il parcheggio interrato che si trova davanti al museo è perfetto per lasciare l’auto e proseguire a piedi.
Perché visitare Forlì? L’architettura del Medioevo
La piazza centrale di Forlì si chiama Piazza Aurelio Saffi e, già da sola, basterebbe a raccontarvi la storia della città. Proprio su quella piazza si affaccia una parte dell’Abbazia di San Mercuriale, uno splendido esempio di architettura medievale (romanica) che ha resistito nel tempo e che ben dialoga con il resto delle epoche storiche che si mostrano su questa piazza. L’Abbazia, con tutta probabilità, esisteva già nel V Secolo d.C. ma quello che vediamo ora è il risultato della costruzione del XII Secolo. L’Abbazia è stata anche bombardata ma è ancora lì. Il suo chiostro – molto bello e affascinante, come tutti i chiostri, almeno per me – è ora un punto di passaggio tra la piazza Saffi e quella che si trova lì vicino, dove si trova il tribunale.
Perché visitare Forlì? L’architettura Liberty
L’architettura Liberty ha un ruolo davvero pazzesco nell’estetica di certe zone della Romagna. L’inizio del ‘900 fu un periodo in cui, chi se lo poteva permettere, andava spesso a trascorrere mesi al mare. Fu quello il periodo, giusto per dire, in cui Cervia si impreziosì di ville e villette. Ma non solo. L’architettura Liberty conquistò un po’ tutta la zona e anche a Forlì ce ne sono degli esempio molto belli. Il mio consiglio è quello che vi do sempre: osservate bene quando siete in giro.
Perché visitare Forlì? L’architettura razionalista
Sono cresciuta con un esempio di architettura razionalista davanti agli occhi: la Città Sociale di Valdagno. Di per sé, ci sono luoghi in cui il Razionalismo è una semplice espressione dei tempi in cui si è costruito qualcosa. Ce ne sono altri, come Forlì, il cui il Razionalismo è espressione pura del regime. Da questo punto di vista, dovremmo tutti farci un giro in un posto come Forlì e ripassare un bel po’ di storia d’Italia. Ci sono dei palazzi – come le Poste che affacciano su piazza Saffi o il Tribunale – che dovrebbero essere studiati dal vivo da chiunque voglia diventare architetto. E non è una questione di gusto. È proprio una questione di storia. Ci sono dei percorsi veri e propri legati al Razionalismo a Forlì e io mi riprometto di seguirne da capo a coda almeno uno. Aspetto solo che faccia meno caldo.
Perché visitare Forlì? La Storia (compreso il Glicine Manoni)
Nel camminare verso il centro di Forlì, dai Musei San Domenico, troverete più di un simbolo della storia di Forlì. Si inizia, per esempio, con la Chiesa simbolo della devozione dei Forlivesi e si arriva, poi, al Glicine Manoni. Perché un Glicine è testimone della storia di una città? Semplice: quel Glicine è lì da oltre 100 anni. È riuscito a sopravvivere a due guerre mondiali e ora è proprio un testimone capace di raccontare quanto, certe cose, possano essere eterne. Se ne sta lì, arrampicato alla stessa casa da 106 anni e, in un certo modo, è proprio un forlivese doc.
Perché visitare Forlì? La street art
Non vi sarà difficile comprendere come la street art possa essere uno dei motivi capaci di portarvi in viaggio a Forlì, mentre passate dalla Romagna. Moltissime delle mura della città sono impreziosite da opere d’arte d’ogni genere e stile. Quella che vedete qui sopra è una dedica a Giuseppe Mazzini ma c’è molto, moltissimo di più. La street art è sparsa in giro per Forlì, dal parcheggio davanti ai Musei San Domenico a chissà quante vie. Come sempre, occhi aperti e curiosi.
Perché visitare Forlì? Il cibo, what else!?
Scusatemi… ma con tutto questo camminare non vi è venuta fame? Uno dei motivi per visitare Forlì, in tutte le stagioni, è il suo cibo eccezionale. Io, come vi raccontavo un po’ di tempo fa, mi sono seduta a un tavolo dell’Osteria Nascosta e vi consiglio di tutto cuore quell’esperienza gastronomica che mi ha portato, per davvero, la Romagna nel piatto.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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