
La settimana scorsa sono stata ospite di Valentina Vinci nel podcast Casa Amsterdam, per parlare di alcune città del Secolo D’oro. Città olandesi che ho amato molto. L’Olanda, ora che ci penso, mi piace proprio e, quando penso ai Paesi Bassi (per essere corretti, bisogna proprio parlare di Paesi Bassi), penso a Saskia. La conoscete? Lei è una blogger di Maastricht e ama molto l’Italia. Così tanto da farne un lavoro. Il suo blog si chiama Ciao Tutti ed è un vero e punto di riferimento per tutti quegli olandesi che vogliono visitare il nostro paese. Saskia, inoltre, è autrice di alcuni libri sull’Italia. Insomma… conosce certi pezzi della penisola meglio di me. Oggi ho pensato di intervistarla per farci raccontare come sia parlare dell’Italia a chi italiano non è.

Ciao Saskia, raccontaci in poche parole chi sei.
Ciao a tutti! Sono Saskia, nata e cresciuta nei Paesi Bassi, ma nel cuore sono italiana. Sono arrivata per la prima volta in Italia, a Roma, quando avevo 18 anni, mi sentivo proprio a casa, subito, al primo sguardo. Non ero innamorata, era di più, un sentimento profondo di essere nel posto giusto, di libertà, di possibilità. Sono tornata tantissime volte, a Roma e a (quasi) tutte le altre parte dell’Italia (fino ad ora non sono mai stata in Valle d’Aosta), anche per studiare l’italiano. Ho studiato a Firenze e a Siena (e si, ho un accento toscano) dove normalmente torno ogni tre, quattro mesi.

Com’è nato il tuo blog Ciao tutti?
Viaggiando in Italia, facevo sempre dei diari con appunti, foto, biglietti di visita, ticket, cartoline ecc. Dopo un viaggio a Roma con un quaderno pieno di appunti mio fratello mi ha suggerito di aprire un blog.
Era nel 2009, quindi quasi nessuna sapeva cosa fosse un blog. A casa non avevo internet, lavoravo per una casa editrice e la sera ero fuori con gli amici o leggevo un libro. Ma dopo questo prima idea ho pensato: perchè no? Se non funziona, chiudo il sito. Per fortuna è stato un gran successo. I primi tre anni scrivevo come passatempo, ma dal 2013 Ciao tutti è un lavoro più che fulltime.
Pubblico un articolo ogni giorno per far viaggiare gli olandesi e i fiamminghi in Italia, insieme a me, visitando borghi e città, musei e mostre, consigliando osteria, cantine, sentieri, street art e tutte le cose che rendono l’Italia così bella (e buona).

Racconti l’Italia a agli olandesi: cosa li interessa maggiormente del nostro paese?
Per gli olandesi l’Italia è sempre il paese della dolce vita, anche se sanno benissimo che la vita quotidiana non è sempre così dolce. Apprezzano lo stile di vita, la spontaneità (anche se lo perdono subito quando passano il frontiere), la lingua (ci sono tantissimi olandesi che studiano l’italiano), la cucina (e il vino!), ma anche la cultura. Italia ha tutto: quadri e statue, ma anche piazza, chiese, natura mozzafiato, il mare e la montagna. E non dimentichiamo il sole. Visto che nei Paesi Bassi piove abbastanza, anche il tempo è un motivo per scegliere le vacanze al sud.

Se tu potessi scegliere 3 luoghi da mettere in cima alla lista dei posti più belli d’Italia, quali sarebbero?
Domanda dificilissima! Alla fine per me i posti più belli sono le isole. La prima: Procida. C’è un atmosfera unica, che mi piace tantissimo. Le case colorate, il porto, la parte alta con una vista straordinaria… Spero di poter tornare presto!
La seconda isola dove tornerei subito è Favignana. Ci sono state solo tre giorni, ma andare in bicicletta sull’isola per un’olandese è proprio una favola. Anche le persone sulle isole mi piacciono tanto, sono così aperte, accoglienti…
L’ultima isola è Salina. Il posto Perfetto per scrivere un prossimo libro, direi. Già all’arrivo senti com’è aperta, come ti abbraccia. La vita su un isola sembra più profonda, circondata dal mare. Mi sento sempre più calma e più energetica nello stesso momento. Ispirano, le isole, il vento ti soffia delle idee più chiare.

Visto che sei olandese, consigliaci due pezzi del tuo paese da scoprire e spiegaci il perché.
Questo è più facile. Prima: la città di Maastricht, dove abito ora. Fu una città romana e si sente ancora l’atmosfera italiana. I miei amici che vengono dal nord dicono sempre che Maastricht ci si sente già come l’estero. La gente esce per passeggiare, per farsi vedere, per incontrare altra gente, per bere un bicchiere di vino. La vita è più lenta che al nord, ma più ricca. E c’è tantissimo da scoprire. Sai che a Maastricht ci sono dei vigneti? Producono un ottimo vino bianco, che ha ricevuto tanti premi. Ovviamente dovresti anche assaggiare vlaai, un dolce tipico per il sud. Faccio volentieri da guida, anche nel quartiere medioevale della città o nelle viuzze più nascoste.
L’altra città di non dimenticare è Haarlem. È vicinissima ad Amsterdam (15 minuti in treno) ma anche al mare, quindi è la meta perfetta per una giornata più tranquilla. Haarlem è una città a misura d’uomo, carina, piccola – ma con tantissimo da vedere. Una cosa che piace tantissimo ai turisti sono i hofjes, cortile piccolo con delle cassette intorno. Prima ci abitavano solo delle donne, ma ora sono piccolo oasi in città. Haarlem ha dei bei musei, non così grandi e famosi come ad Amsterdam ma con delle cose uniche. Il Teylers Museum per esempio ha dei disegni di Bernini, Rafaël… Puoi fare tutto a piedi, ma puoi anche noleggiare una bicicletta per scoprire i dintorni della città e per andare al mare. C’è chi pedala fino ad Amsterdam!
[Riprendo la parola io, la Giovy]
“Ciao Saskia, sono la Giovy. Sono a Den Haag in questi giorni”
“Allora ci vediamo, sono a Den Haag anch’io“.
E fu così che ci trovammo in giro per Den Haag, tutte e due con valigia, zaino e computer al seguito perché entrambe dovevamo prendere un treno. E poi capimmo che era lo stesso treno. Sono belle queste cose: a me le coincidenze da viaggiatori fanno sempre impazzire. Saskia e io ci siamo scattate questo selfie in stazione a Den Haag e poi abbiamo viaggiato assieme fino a Delft, dove io sono scesa dal treno. Adoro Sakia e la sua capacità di lavorare: è davvero organizzata e mette molto amore in tutte le cose che fa. Raccontare l’Italia e le sue tipicità a chi non è italiano può sembrare facile perché basta buttar lì una pizza, una tovaglia a quadretti e un paesaggio che apra l’anima. Ma sappiamo tutti quanto le cose siano diverse da così. Spesso, chi fa comunicazione in ambito turistico cade nello stereotipo ma lei no. Saskia, invece, va proprio dentro le cose e riesce a trasmettere davvero l’italianità più bella, mostrando quanto il nostro paese sappia dare, proprio al di là dello stereotipo. Saskia è davvero un esempio di come si possa amare un luogo e di quanto sia possibile che quel luogo diventi, a prescindere da dove ti trovi, la tua quotidianità. Dai che ci vediamo presto in giro, Saskia!
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