Il mio giro a Forlì di qualche settimana fa mi ha portata a vedere la mostra su Dante ai Musei San Domenico ma mi ha anche permesso di mettere le gambe sotto la tavola. Grazie alla compagnia di Mattia, forlivese e quindi ben conscio di dove si trovino i luoghi tattici in città, sono riuscita a mangiare le prelibatezze dell’Osteria Nascosta, un locale molto bello e interessante del centro storico di Forlì. Interessante perché il menù ha una buona presenza di Mora Romagnola. Molto bello perché si trova in un angolo di città accogliente. Come si mangia all’Osteria Nascosta? Ve ne parlo subito!
Dove si trova l’Osteria Nascosta a Forlì
Come vi dicevo, l’Osteria Nascosta si trova nel centro storico di Forlì, in via Via Edmondo de Amicis, 1. Da pochi giorni si può tornare a mangiare all’interno dei ristoranti ma, quando sono andata io, si poteva mangiare solo all’esterno. Il déhor del ristorante è bello, perché si trova nella piazzetta antistante il locale. C’è parecchia ombra a ora di pranzo, anche in estate. Il ristorante è piccolo ma c’è sicuramente lo spazio necessario per mettere un po’ di coperti e mangiare in tutta sicurezza. A mio avviso, conviene sempre prenotare.
Cosa aspettarsi da un pranzo all’Osteria Nascosta di Forlì
Premessa doverosa: il menù dell’Osteria Nascosta è molto romagnolo e, per me, è perfetto. La cosa di cui dovete essere consci è che non ci sono proposte vegane. C’è qualcosa, invece, di vegetariano. Sicuramente l’Osteria Nascosta è un ristorante che rispetta (e racconta alla grande) la tradizione gastronomica della Romagna. Sicché non aspettatevi nulla di così leggero e, mi viene da dire, va benissimo così. Io non mi aspetterei nulla di diverso da un locale tradizionale a Forlì. Io ho mangiato davvero bene e ho apprezzato molto la competenza del personale nello spiegare i piatti e, soprattutto, la presenza di carne e salume di Mora Romagnola. Avete presente questa specie di maiale? È sicuramente molto particolare e ne derivano prodotti dalla parte grassa piuttosto consistente e presente. Per me è stata una scelta doverosa e magnifica ma, anche su questo puntualizzo, io non sarò mai quella che toglie il grasso dal prosciutto. Al di là di questo, che cosa ho mangiato?
Mangiare all’Osteria Nascosta di Forlì: il benvenuto dello chef
Se c’è un gesto che apprezzo tanto, quando sono in giro a mangiare, quello è senza dubbio il benvenuto dello chef. Per me è proprio un atto di gentilezza e accoglienza verso chi si siede alla tavola di un ristorante. Trasforma il fatto di essere clienti di un esercizio pubblico nel fatto di partecipare più convialmente a un pranzo o una cena. In fondo, se ci pensiamo bene, mangiare è proprio questo: partecipazione. Il benvenuto dello chef dell’Osteria Nascosta di Forlì era un crostino di pane con un paté di carciofi e un pomodorino secco. Ottimo per stimolare la fame, mentre si attende che l’antipasto arrivi.
Mangiare all’Osteria Nascosta di Forlì: l’antipasto
Come antipasto, non potevo non scegliere un tagliere di salumi di Mora Romagnola. Per me non ci poteva essere inizio migliore, accompagnato da pane e, ovviamente, da una piadina degna di questo nome. La mortadella di Mora Romagnola era un qualcosa di spettacolare. Ma nulla, su quel piatto, era qualcosa di meno che spettacolare. Interessante anche una sorta di carne salata (prodotta in Trentino con carne romagnola). Non me la sarei mai aspettata in Romagna. E invece…
Mangiare all’Osteria Nascosta di Forlì: gli strozzapreti salsiccia e zafferano
Il termine strozzapreti, in Romagna, indica una pasta a metà via tra il lungo e la pasta corta, leggermente arrotolata su sé stessa. Gli strozzapreti dell’Osteria Nascosta erano un po’ più lunghi rispetto a quelli che avevo sempre visto io. Ho specificato “in Romagna” perché con quel termine si può delineare anche della pasta totalmente diversa, trovandoci però in altre regioni del nostro paese. Quel piatto è stata la scelta di Mattia (che, vi ricordo, si racconta per bene su Scomfort Zone). Gli strozzapreti erano conditi con dello zafferano e della salsiccia. Ottimo abbinamento.
Mangiare all’Osteria Nascosta di Forlì: i tortelli con ragù di Mora Romagnola
La mia scelta è caduta su dei tortelli ripieni di ricotta ed erbette varie (credo spinaci e bietola) conditi con dello splendido ragù di Mora Romagnola. Menzione speciale per la pasta con cui erano fatti i tortelli: sicuramente fatta in casa e oso dire tirata alla grandissima e forse a mano. Si sentiva proprio lo spessore della pasta, soprattutto sugli angoli dei tortelli dove la pasta era più spessa. Per me si tratta non di un’imperfezione ma di un tocco d’autore che sottolinea l’appartenenza a un certo modo di fare da mangiare. Voto, assolutamente, 10.
Mangiare all’Osteria Nascosta di Forlì: la torta tenerina
Ecco un dolce che sa di Emilia-Romagna all’ennesima potenza. La torta tenerina è una di quelle cose che ha sempre concluso i miei pranzi e le mie cene emiliano-romagnole, ancora prima che io mi trasferissi a vivere in questa regione. Non potevo scegliere una chiusura più speciale e azzeccata per il mio pranzo all’Osteria nuova di Forlì. Ho trovato questo ristorante davvero molto accogliente e con dei prodotti preparati e serviti proprio con passione. Questo, per me, fa davvero la differenza.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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