La settimana scorsa ho finalmente fatto un giro a Pontremoli. Da dove vivo, in Emilia, è molto comodo e vicino ma non tornavo da anni in quella piccola città della Toscana. Perché sono andata a Pontremoli? Principalmente perché avevo voglia di vedere il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, ovvero il museo che racchiude quelle particolari statue risalenti a 5000 anni fa che hanno dato una forte connotazione culturale a quella parte della Toscana. La visita al museo è stata sorprendente, almeno per me, visto il mio amore immenso per la preistoria e tutto ciò che può dare. Come organizzarsi per vedere il Museo delle Statue Stele di Pontremoli e a cosa dare attenzione? Ve lo racconto oggi.
Dove si trova il Museo delle Statue Stele di Pontremoli
Il Museo delle Statue Stele di Pontremoli si trova nel castello della città. Si tratta del Castello di Piagnaro, rocca che sovrasta il centro storico di Pontremoli. Per poter arrivare al castello, quello che dovete fare è quanto segue:
- Arrivate a Pontremoli e cercate il parcheggio di Via Chiosi: c’è sia un parcheggio (a pagamento) al coperto che una parte (a 50 metri di distanza) scoperta. Preparate le monetine. Tenete conto di circa 1€ all’ora. Potremoli è praticamente pedonale quindi dovete partcheggiare lì.
- Arrivare al castello è facile: attraversate il ponte della Cresa, ovvero il ponte medievale di Pontremoli e raggiungete via Garibaldi. Lì prendete a sinistra.
- A un certo punto, troverete un bivio con delle indicazioni: lì potete decidere se salire a piedi al castello o raggiungere l’ascensore ch vi porterà fino in cima.
Il percorso che conduce all’ascensore, così come quello che dall’ascensore va al castello, è praticabile anche da persone diversamente abili. Idem per la visita al museo. In ogni caso, chiedete maggiori informazioni direttamente al museo. Se non siete molto allenati, salite con l’ascensore e scendete a piedi. Ovviamente, solo se avete le scarpe giuste.
Consigli e informazioni per organizzare la visita al museo delle Statue Stele di Pontremoli
Per quanto riguarda la visita al museo delle Statue Stele di Pontremoli, ecco qualche consiglio per organizzarvi al meglio:
- Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.30. L’orario di chiusura varia con la stagione. Date sempre un’occhiata al sito ufficiale.
- Si pagano 7€ e non c’è bisogno di prenotazione. Ovviamente, se non cambiano le cose.
- Si visita il museo indossando la mascherina.
- Dentro il museo, salvo due sale in cui si guarda un video, non c’è posto per sedersi. Tenetene conto nel caso abbiate le gambe stanche o deboli.
Vi do subito una notizia che, per me, è fondamentale: l’illuminazione, nel museo, è spettacolare. Ogni statua ha la sua propria illuminazione e mi sono addirittura fermata a fare i complimenti perché questo rende la visita ancora più speciale. Molti musei, infatti, hanno un’illuminazione scadente (nel senso di poco studiata) mentre quella delle statue stele di Pontremoli è davvero azzeccata. Io sono rimasta al museo più di due ore: io non faccio testo, quando mi trovo di fronte a opere così. Il mio consiglio è di contare, però, non meno di un’ora lì dentro.
Che cosa sono le Statue Stele della Lunigiana
Le statue stele della Lunigiana, custodite dentro il castello di Pontremoli, sono dei reperti storici molto importanti. O meglio, sono preistoriche o protostoriche. Stiamo parlando di statue a forma di stele, antropomorfe, raffiguranti solitamente uomini o donne (ce n’è una sola che mostra un bimbo). Risalgono all’Età del Bronzo e a quella del Ferro (quindi andiamo dai 5000 ai 3000 anni fa) e sono la testimonianza storico-artistica della comunità che viveva sulle montagne della Lunigiana, fino alla Provincia di La Spezia. In tutto, finora, sono state rinvenute un’ottantina di stele ma si pensa, ovviamente, che ce ne siano ancora. Che cosa sono queste statue? Sono sicuramente dei monumenti funebri: raffigurano persone comuni e non delle divinità.
- Le donne si riconoscono dal seno
- Gli uomini sono raffigurati con dei pugnali o con un’ascia
- La stele del bimbo riporta una forma più piccola, nessuna arma e niente seno. Praticamente è asessuata.
Le statue sono scolpite nell’arenaria che si può trovare nel torrente Magra e, solitamente, erano poste in luoghi molto rappresentativi, capaci anche di segnare dei confini. Dopo il concilio di Nimes, nel 1096, venne deciso che nessun simbolo pagano potesse restare esposto e, probabilmente in seguito a quel momento, vennero sotterrate. Probabilmente si pensava fossero degli idoli pagani quando, in realtà, erano dei monumenti funebri civili. Le statue stele della Lunigiana rientrano in quella sorta di “corrente” preistorica chiamata megalitismo, ovvero quel periodo in cui le varie civiltà in un dato territorio lasciavano cairn, menhir o dolmen un po’ ovunque. A differenza di un menhir, le statue stele rappresentano qualcuno di preciso. In una di quelle esposte al museo c’è addirittura un nome scritto sulla statua.
Il museo delle statue stele di Pontremoli: il gruppo di Groppoli
Come sempre, cerco di non fare troppo spoiler per non rovinarvi la visita al museo di Pontremoli ma qualcosa devo pur dirvela, no? Uno dei momenti più sorprendenti, per me, è stato quando mi sono trovata davanti a quello che viene definito il Gruppo di Groppoli. Prende il nome dalla località dove, nel 2000, sono state ritrovate queste 7 statue stele davvero interessanti. Pensate un po’: le hanno ritrovate perché l’Enel stava facendo dei lavori e, scavando, sono saltate fuori. Con tutta probabilità, hanno 5000 anni. Quello che mi sorprende, quando vedo delle opere così antiche, è proprio il fatto di capire quanto senso estetico si avesse a quel tempo e quanto la società umana fosse già organizzata. La preistoria – l’ho già scritto su questo blog – è tutt’altro che un’età in cui l’uomo girava con la clava e non aveva alcun senso estetitco e sociale. Questo gruppo lo testimonia. Io sono arrivata lì davanti e ho detto semplicemente “wow“. Con tanto di pelle d’oca.
Qualche parola sul Castello di Piagnaro, Pontremoli
Il museo delle statue stele della Lunigiana, come vi dicevo, si trova dentro il castello che sovrasta Pontermoli. Il castello si visita, ovviamente, seguendo il percorso alla scoperta delle statue stele e si possono vedere anche alcune sale, alla fine della visita. Il mio consiglio è quello di non perdervi l’esterno. Da lì si gode una vista spettacolare sia su Pontremoli che sulle valli appenniniche circostanti. Osservate, non scappate via subito.
Il museo delle statue stele di Pontremoli, per me
Piccola nota personale, giusto per raccontarvi ancora meglio il museo delle statue stele di Pontremoli. La preistoria mi affascina e non ne ho mai fatto mistero. Se avessi la macchina del tempo, credo impazzirei nel decidere dove andare: vorrei assistere alla scintilla che ha dato vita all’universo, così come alla disfatta di Napoleone a Waterloo. Per non parlare del momento in cui i Vichinghi hanno avvistato la Gran Bretagna o chissà chi ha visto per la prima volta il continente americano. Non so cosa darei per assistere al primo momento in cui un essere umano ha proferito una parola, ha scritto qualcosa o ha capito che, dentro di sé, poteva avere un qualcosa chiamato sentimento. E la prima volta che due esseri umani si sono baciati o hanno fatto l’amore? Io andrei ovunque, nel tempo nel tempo e nello spazio, e vorrei vivere osservando le giornate della società dell’età del ferro o del bronzo o del rame. Vorrei vedere la vita a quei tempi. Vorrei capire la vanità delle persone, la loro voglia di sembrare belle così come affrontavano il dolore di una perdita. Forse, la prima statua stele è stata proprio figlia del superamento del dolore. Chi lo sa. Io trovo che certi misteri siano davvero affascinanti. Ecco perché vale la pena, per me, di fare un giro a Pontremoli per vedere il museo delle statue stele della Lunigiana.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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