Come racchiudere in un museo tutta la potenza di Dante e delle sue opere? La risposta è tra le sale dei Musei San Domenico di Forlì, un luogo che mi è sempre piaciuto molto e dove ho visto delle mostre d’arte molto interessanti. Fino alla seconda settimana di luglio, ci sarà la possibilità di visitare la mostra Dante – La visione dell’Arte. Io ci sono stata una settimana fa e non sarei mai uscita da quelle sale. Dante e le sue opere – soprattutto la Divina Commedia – sono stati oggetto dell’espressione artistica di non so quante persone, attraverso secoli e secoli di storia. Come dare una “faccia visuale” a qualcosa di così immenso? Oggi, su queste pagine, provo a darvi la mia personale impressione. Quel che resta chiaro è che visitare le mostre dei Musei San Domenico è sicuramente qualcosa da fare a Forlì.
Come raggiungere i Musei San Domenico a Forlì
I Musei San Domenico – nome plurale perché il complesso è davvero grande e composito – si trovano in centro a Forlì. La cosa più comoda, nel caso arriviate in auto, è puntare il navigatore al Parcheggio Guido da Montefeltro. Fate attenzione: c’è anche Piazza Guido da Montefeltro ma è meglio puntare proprio al parcheggio. Su Google Maps è ben indicato. Quel parcheggio è interrato e a pagamento. Preparate le monetine. Il parcheggio, di per sé, è già molto interessante: è pieno di graffiti e murales davvero belli. Non andate via subito… fateci un giro. Una volta parcheggiato, vi troverete proprio nella piazza antistante all’ingresso del complesso di San Domenico. Un consiglio: prenotate il vostro biglietto online e stampatelo a casa. Farete prima ad entrare. Finito di visitare la mostra, potete fare un giro in centro, lasciando ovviamnete l’auto lì. Tenetene conto nel pagare il parcheggio: considerate 1€ all’ora.
Consigli e informazioni per visitare la mostra su Dante a Forlì
Cosa occorre sapere per visitare la mostra su Dante ai Musei San Domenico a Forlì? Vi dico subito qualcosa che possa tornarvi utile.
- La mostra è aperta fino al 11 luglio 2021.
- Sul sito ufficiale della mostra trovate il link per acquistare i biglietti online: potete sia acquistarli e stamparli a casa che solo prenotarli.
- La mostra – salvo cambiamenti del DPCM – va visitata indossando la mascherina.
- Ci sono delle norme di sicurezza da rispettare: certe sale sono proprio ampie ma altre meno. Date un’occhiata ai cartelli sparsi ovunque.
- Io sono rimasta lì dentro quasi 3 ore. Così, tanto per dire…
- Dentro le sale c’è l’aria condizionata: tenetene conto nel decidere come vestirvi.
Detto questo, vi racconto un po’ la mostra su Dante a Forlì, come sempre a modo mio e senza fare troppo spoiler.
Dante e l’Arte: il concetto chiave della mostra di Forlì
La prima cosa da dire sulla mostra ai Musei San Domenico è che non si tratta di un percorso che racconta Dante in sé ma che racconta la rappresentazione artistica di ciò che Dante ha immesso nel mondo attraverso le sue opere. Non serve ricordarlo – lo so – ma lo faccio lo stesso: Dante non ha scritto solo la Divina Commedia. La mostra di Forlì si concentra molto su quell’opera ma, va detto, non c’è solo quella nella rappresentazione artistica di ciò che il Sommo Poeta ci ha lasciato. Ovviamente, la Divina Commedia è al centro del viaggio che possiamo fare visitando i Musei San Domenico. State pronti a notare una sorta di mescolanza totale tra l’ambiente espositivo e le opere. Proprio come accade all’inizio della mostra: la prima “sala” utilizzata – se così posso dire – è quella che fu la chiesa del complesso monastico di San Domenico. Il mio consiglio è quello di prendere l’audioguida e di procedere con calma. Ci sono un sacco di opere interessanti come, per esempio, il Giudizio Universale di Beato Angelico (che vedete sulla sinistra in questa foto).
Dante nell’illustrazione del ‘900
A partire dagli anni immediatamente successivi alla pubblicazione della Divina Commedia, Dante e il mondo dantesco sono stati raffigurati in ogni modo. Il ‘900, secolo pazzesco per quanto riguarda le illustrazioni, ha dato davvero dei “frutti” per quanto riguarda disegni, stampe e così via. Una sala intera della mostra su Dante ai Musei San Domenico è dedicata proprio a questo. Lo sapevate che anche Foscolo aveva disegnato la sua versione della Divina Commedia? Quella sala, per me, è stata una delle più sorprendenti ma comprendo in pieno che si tratta perfettamente del mio gusto personale.
Dante e le sue storie
Se pensiamo a Dante, ci vengono subito in mente molte delle storie che è stato capace di raccontare. La sua Commedia altro non è che un insieme di storie messe in parole in un modo magnifico. A dir poco immortale. E mai immorale, al di là del contenuto. Alcune delle sale dei Musei San Domenico si concentrano proprio su queste storie: Farinata degl Uberti, il Conte Ugolino, l’incontro con Lucifero alla fine dell’Inferno, Pia de’ Tolomei, Catone l’Uticense (io suoi versi sono tra quelli che preferisco in tutta la Divina Commedia) e, ovviamente, Paolo e Francesca. È proprio il caso di dire “galeotto fu il libro e chi lo scrisse“. Se oggi siamo ancora qui a parlare di quelle storie, a immaginarle e viverle dentro di noi… è proprio grazie a Dante.
La mostra di Dante ai Musei San Domenico, per me
Come sempre, per me, sono i dettagli a fare la differenza. È nei dettagli che si nasconde (o si palesa, vedete voi) l’intento dell’artista e del suo vero messaggio. Quando visito un luogo denso di arte, sia esso un museo o una mostra o anche durante una visita en plein air, io guardo l’insieme ma poi i miei occhi vanno in cerca dei dettagli. Ho fatto sicuramente così a Forlì, visitando la mostra su Dante ai musei San Domenico. Mi sono soffermata su un sacco di dettagli, soprattutto guardando le illustrazioni. Poi sono arrivata davanti al Dante scolpito da Vincenzo Vela nel XIX Secolo. Quella statua aveva qualcosa che mi attirava e poi ho capito: erano le mani del poeta, quasi contratte, dure e solide, come se si trattenessero dal fare qualcosa. A mio avviso, Dante voleva rompere il marmo, uscire da esso e tornare a scrivere. Così, eternamente. Io amo molto Dante: credo sia un genio come pochi altri ce ne sono stati al mondo. Dante studiato a scuola ha un senso ma letto da adulti, al di fuori delle dinamiche scolastiche, è una cosa dirompente. La poesia è dirompente quando spacca le dinamiche del tempo e Dante lo fa. Visitate la mostra su Dante ai Musei San Domenico: fa bene anche se non siete appassionati di letteratura.
Tutte le foto sono © Giovy Malfiori – riproduzione vietata.
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