
L’Earth Day è arrivato e, come ogni anno (e giustamente, mi viene da dire), si sentiranno molti discorsi su come preservare (preservare, sicuri? Non è troppo tardi?) la nostra amata terra e su quello che possiamo fare per salvare il pianeta. Le cose da dire sarebbero proprio molte ma quello che, per me, ci vuole davvero è l’Amore, quello con la A maiuscola, quello che ci porta a voler conoscere il pianeta e a trascorrere sempre più tempo con questa palla blu sospesa nell’universo. E l’Amore, almeno per me, ha una delle sue massime espressione in due cose: viaggiare e lasciarsi sorprendere. I colori sono un qualcosa che rendono speciale la nostra terra. Ecco perché oggi voglio raccontarvi alcuni posti da visitare, a seconda del loro colore dominante.
A ogni luogo, il suo colore

Quanto ci siamo abituati, negli ultimi 5 mesi almeno, a parlare di zone e colori? Fin troppo direi. Fin troppo utilizzando degli intenti, per così dire, errati. Io, fino a prima della pandemia, ho sempre immaginato e visto il mondo come un luogo dove i colori davano forte connotazione a una zona o a un’altra. Lo sapevate che il primo a definire i colori dell’arcobaleno fu Isaac Newton? Lui ne individuò inizialmente 5: giallo, rosso, verde, blu e violetto. Successivamente introdusse l’arancione e l’indaco. I luoghi che sto per raccontarvi sono caratterizzati (almeno quando li ho visti io) dai primi 5 colori individuati da Newton. Partiamo?
I colori del mondo: il giallo dei girasoli dell’Umbria
Immaginate una bella e calda giornata estiva. Non di quelle che ti soffocano ma di quelle che ti accarezzano. Prendente ora con la mente la strada che da Todi porta verso sud: si tratta della SP379, che poi si trasforma nella SP3. Seguite la direzione di Sismano, giusto per capirci. Ecco, in estate, tutto quello che avrete attorno a voi è una distesa di girasoli gialli che non finisce più. Sembra un mare giallo, una piscina pronta ad accogliere e sostenere chiunque ci si tuffi. Io, l’estate scorsa, facevo quella strada molte volte e adoravo perdermi in quel giallo, guidando con i finestrini aperti, i capelli sconvolti dall’aria e la musica a balla, cantando come se non ci fosse un domani. Solitamente il giallo è un colore che non riesco a portare. Ma quel giallo Umbria stava benissimo attorno a me.
I colori del mondo: il rosso della terra di Cuba

La terra di Cuba è rossa, rossa che se la prendi con le mani ti lascia del colore sulla pelle. La terra di Cuba è umida e grassa e da quella nascono tante cose meravigliose. Se mi chiedessero quali sono i colori che abbino ai miei a Cuba, non sarebbero il bianco delle spiagge né il colore dell’acqua del mare. I Caraibi – si sa – sono meravigliosi da quel punto di vista ma non sono quelli i colori che mi sono rimasti addosso da Cuba. Sono il verde della Sierra dell’Escambray e il rosso della terra. Se state pensando di fare un viaggio a Cuba, non appena si potrà, considerate di scoprire l’entroterra. Vi prenderà il cuore e ve lo colorerà di quel rosso così particolare che solo una terra come quella di Cuba può regalare. Se avete bisogno di una guida, c’è sempre la mia scritta per Viaggiautori.
I colori del mondo: il verde della Penisola di Dingle in Irlanda

L’Irlanda è chiamata l’isola di Smeraldo per le sue mille tonalità di verde e la costa ovest è, senza dubbio, il luogo in cui la pioggia che arriva dall’Oceano regala l’umidità giusta per far sì che quel colore regni sovrano. Il luogo che più abbino al concetto di verde è la Penisola di Dingle. Sono arrivata lì in autobus, un miliardo di anni fa, riempiendomi gli occhi di quel colore così bello e così puro. Ho noleggiato, poi, una bici che mi ha aiutata a frecciare per i campi come se avessi 6 anni e stessi giocando con i miei amici sotto casa in una sera d’estate. E, proprio come accadeva quando avevo 6 anni, sono caduta e mi sono sbucciata le ginocchia. Nel disinfettarmi, avervo tutti i pantaloncini e le gambe sporche di quel verde magnifico. Dipinte da quel verde magnifico. La ferita non faceva poi così male.
I colori del mondo: il blu dell’Oceano, Tenerife
Quello che vedete qui sopra è un pezzo della costa di Tenerife dalle parti del Charco de la Laja, vicino a San Juan de la Rambla. Ormai ve l’ho detto in tutti i modi: Tenerife è una parte di mondo che amo e uno dei suoi elementi è, senza dubbio, la presenza dell’Oceano. Il blu dell’Oceano è incredibile in quel di Tenerife e ci sono dei pezzi di costa nel quale il blu incontra la roccia scura figlia del vulcano. Il contrasto, non solo cromatico, è davvero forte. Le emozioni che genera quel contrasto in me mi passano dentro, diventano energia e diventano vita.
I colori del mondo: il violetto della brughiera, Inghilterra

Eccoci arrivato al violetto e a tutti i suoi livelli di colore: il luogo da raggiungere per avere una prova di ciò che la natura è capace è, per me, il Northumberland National Park, posto di cui vi parlavo anche ieri raccontando dei luoghi dell’astroturismo. La brughiera in Northumberland è una cosa spettacolare, soprattutto se visitate quella zona dell’Inghilterra tra luglio e agosto. Lassù, l’erica fiorisce un po’ dopo rispetto ad altre brughiere britanniche e i mesi estivi regalano tappeti rossi, fucsia e violetto con mille sfumature diverse. Piccolo warning: se vi venisse in mente di camminare in mezzo ai cespugli di erica, ricordatevi che sono arbusti legnosi e graffiano le gambe. Calzettoni su, nel caso o, se camminate con i sandali come faccio io, portate gli scaldamuscoli da indossare solo in mezzo a quegli arbusti.
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Per me il verde migliore al mondo rimane quello delle colline attorno a Valdagno! Non lo trovo in altri posti …
In stagioni come questa, a fine aprile, il verde delle Piccole Dolomiti è qualcosa che parla al cuore. Hai ragione.