Oggi, con molto piacere, ospito sul blog Anna Roscini. Anna ci aveva già raccontato, un po’ di tempo fa, il suo viaggio in Islanda. Apprezzo molto il suo modo di viaggiare e di vedere il mondo. Così le ho chiesto se voleva scrivere qualcosa sulle esperienze invernali da fare sull’Altopiano dei Sette Comuni, per gli amici Altopiano di Asiago. Anna è vicentina, come me. Vive vicino alle mie montagne e un po’ la invidio per questo: in questo periodo non so cosa darei per respirare l’aria delle Piccole Dolomiti o proprio quella di Asiago e dintorni. Anna ha un blog che si chiama In viaggio per natura. Ora le lascio la parola. Facciamoci accompagnare da lei tra neve e boschi.
Le esperienze da fare sull’Altopiano di Asiago

Se le montagne potessero parlare, chissà quante storie avrebbero da raccontare. Alcune più belle che sanno del legno profumato del pino cembro o della resina del pino mugo; altre un po’ più tristi, che a sopportarle ci vuole un carattere forte come la roccia. L’Altopiano dei Sette Comuni è terra ricca di storia, leggende e tradizioni. Dalle tracce dei primi abitanti fino a quelle della Grande guerra; senza dimenticare le tante creature magiche legate a questi ambienti naturali ricchi di fascino e mistero. Sette comuni, centinaia di possibilità: potrete passeggiare su ampie strade bianche che si snodano nei verdi pascoli, camminare su ripidi sentieri sotto l’ombra di grandi abeti, visitare luoghi che conservano i segni dei più tragici eventi della storia, assaporare il formaggio d’alpeggio. Che siate degli escursionisti, degli amanti della buona cucina o degli appassionati di storia e archeologia, l’Altopiano dei Sette Comuni non vi deluderà. Pronti per intraprendere un viaggio fantastico nei luoghi e sapori della montagna vicentina? Ho scelto per voi cinque esperienze da non perdere!
Visita ai luoghi della memoria sul Monte Ortigara
L’Altopiano dei Sette Comuni fu teatro di crudeli e sanguinose battaglie durante la Prima guerra mondiale. Forti, trincee, gallerie: la natura non ha potuto nascondere le tracce di quei tristi giorni. Per mantenere viva la memoria di una delle più tragiche battaglie della Grande guerra e di tutti coloro che qui si sacrificarono, ogni anno persone da tutta Europa salgono sul Monte Ortigara. Nel giugno del 1917, proprio su questa cima, persero la vita oltre 12.000 soldati, tra italiani e austroungarici. Questa montagna sacra è dunque testimone di ciò che è stato e non deve più accadere. Per arrivare a Piazzale Lozze, il punto di partenza di questa bellissima escursione, da Gallio dovrete seguire le indicazioni per località Campomulo. Dopo avere superato il rifugio Campomuletto, la strada diventerà sterrata e raggiungerete, dopo 7,5 km, il parcheggio di Piazzale Lozze, dove lascerete l’auto. Si tratta di un’escursione della lunghezza di 7 km, con un dislivello di circa 460 metri. Il sentiero 804 vi porterà alla Chiesetta del Lozze, ricostruita nell’aprile del 1927; al Sacello, che raccoglie i resti dei caduti, e al monumento dedicato alla Madonna degli Alpini. Arrivati in cima al Monte Ortigara, a quota 2105 m, troverete infine la colonna mozza eretta nel 1920 dall’Associazione Nazionale Alpini e, a poca distanza, il cippo austriaco.
Viaggio nelle leggende dei Sette Comuni
Nel comune di Roana, a Cesuna, c’è un luogo dove la natura si fonde con la magia. Il parco delle leggende di Cesuna ci porta alla scoperta di un mondo affascinante e misterioso, popolato da creature straordinarie. Fate, orchi, elfi, streghe, nani e folletti: le bellissime sculture in legno presenti nel parco rappresentano i personaggi incantati di alcune delle più note leggende dell’Altopiano dei Sette Comuni. Secondo il folklore popolare, molte di queste creature leggendarie sono dispettose e burlone, altre talmente belle da ammaliare e indurre in tentazione gli uomini più sprovveduti. Non mancano però gli esseri buoni e generosi che utilizzano i loro poteri magici per aiutare chi è in difficoltà. Per scoprire le loro storie non vi resta che visitare questo posto incantato che è possibile raggiungere con una breve camminata da via delle Mita, in corrispondenza del cippo in ricordo della prima chiesa di Cesuna.
Sul percorso della Vaca mora, il vecchio trenino che collegava l’Altopiano alla pianura
Correva l’anno 1910 quando fu inaugurata la ferrovia Rocchette-Asiago. Per la prima volta, l’Altopiano dei Sette Comuni poteva essere raggiunto via treno. Il 10 febbraio la Vaca mora, così venne soprannominato il trenino degli altopianesi, cominciò il suo viaggio quotidiano. La tratta ferroviaria era lunga più di 21 km e poteva contare ben sette stazioni: Rocchette, Cogollo, Campiello, Tresché Conca, Cesuna, Canove e Asiago. Una parte del percorso del vecchio trenino, da Asiago a Tresché Conca, è diventata oggi un itinerario ciclopedonale per tutta la famiglia. Questa piacevole escursione segue gli antichi binari della Vaca mora. Lungo il percorso è ancora possibile incontrare le stazioni, i caselli ferroviari e due gallerie lunghe rispettivamente 384 e 186 metri. [Potete trovare una testimonianza di questa ferrovia in “I Piccoli Maestri” di Luigi Meneghello. Gran libro. Parola di Giovy]
Bostel di Rotzo: alla scoperta dei primi abitanti dell’Altopiano
Nel comune di Rotzo, esiste un villaggio molto speciale. Il Bostel di Rotzo ci riporta indietro nella storia alla scoperta di coloro che per primi si insediarono in modo stanziale nell’Altopiano dei Sette Comuni: i Reti. Il sito del Bostel è ormai da tempo diventato un archeopercorso: accanto agli scavi archeologici, è presente una ricostruzione archeosperimentale di una delle abitazioni rinvenute durante le ricerche. Questo villaggio risale alla seconda Età del Ferro, tra il V e il I secolo a.C., e si può raggiungere con una breve passeggiata dal Museo Archeologico Sette Comuni. Fare un passo indietro di 2300 anni non è mai stato così facile!
Giro delle malghe di Caltrano: itinerario nei sapori della montagna
C’è chi ama la montagna e chi ne ama, ancor di più, i sapori. Il giro delle malghe di Caltrano, dal Rifugio Bar Alpino o da Cesuna, è un’escursione ad anello perfetta per tutti coloro che vogliono fare un viaggio gastronomico alla scoperta dei piatti tipici dell’Altopiano dei Sette Comuni. Formaggi, funghi, salumi, carne di produzione propria, dolci fatti in casa, grappe artigianali: lungo il percorso potrete visitare ben sei malghe. Il percorso, partendo a piedi da Cesuna, è lungo 17 km con un dislivello di circa 530 m. Se lasciate invece la macchina al Rifugio Bar Alpino, l’escursione è lunga circa 14 km con un dislivello di circa 400 m. In estate è possibile mangiare al Rifugio Bar Alpino, Malga Carriola, Malga Paù, Malga Foraoro e Malga Serona.
[Riprendo la parola io, la Giovy]
Ringrazio Anna per avermi e averci portati sull’Altopiano di Asiago. Seguite anche la pagina facebook del suo blog. Un luogo che per me è sempre casa, così come le montagne che ho sempre guardato da casa mia. Mi piace pensare alla mia terra come un’insieme di genti ed esperienze immense. Lo è l’Alto Vicentino in generale e, in particolare, l’Altopiano dei Sette Comuni: i cimbri, il folklore, la lingua diversa e ciò che ne rimane nei dialetti locali. Tutto questo riecheggia dentro di me e mi fa bene. Mi sono permessa di aggiungere un consiglio letterario al paragrafo che Anna ha scritto sulla Vaca Mora. Mario Rigoni Stern è, senza dubbio, la voce letteraria dell’Altopiano di Asiago e della Grande Guerra. I Piccoli Maestri di Luigi Meneghello racconta, invece la Resistenza da quelle parti, con l’immensa figura di Toni Giuriolo al quale la gente delle mie parti deve tanta libertà. Mettete un libro nello zaino se andrete da quelle parti.
Testo e foto © Anna Roscini – riproduzione vietata.
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