
Uno dei primi pensieri di questo 2021 appena all’inizio è stato verso i luoghi in cui manco da un po’. Mi sono chiesta se mai, in questo nuovo anno, riuscirò a tornare in certi posti del mondo. Parigi, per esempio. La Parigi che è dentro la mia testa è stata, in primis, quella della Stella della Senna… Il cartone animato. Poi ci c’è stata Amélie Poulain e poi chissà quante altre ispirazioni. Tra le mie ispirazioni per un viaggio a Parigi c’è sempre stato anche il Commissario Maigret di Georges Simenon, con i suoi mille adattamenti televisivi. Simenon ha avuto la possibilità di imprimere in me la voglia di fare una passeggiata tra Marais e Ile de la Cité proprio per scoprire i luoghi di Maigret a Parigi. Ve la racconto oggi.
Due parole sul Commissario Maigret e Georges Simenon

Il Commissario Maigret, per me, è sempre stato un po’ l’alter-ego di Georges Simenon. Benché fosse perfettamente parigino d’origine e di vita, Maigret ha sempre avuto Liegi davanti agli occhi e lo stesso vale per George Simenon. Lo scrittore belga visse e scrisse tantissimo in Francia, tanto che molti lo considerano proprio francese. La sua Parigi, però, è la Parigi con il cielo e i colori proprio di Liegi. L’Oltre Mosa non ha mai lasciato lo sguardo e il cuore di Simenon tanto che divenne parte integrante di una delle inchieste del Commissario Maigret, quella che lo portò proprio al cospetto della chiesa di Saint-Pholien a Liegi. Maigret, per me, è stato prima un personaggio televisivo e poi letterario. Quando ero piccola, la mia nonna guardava spesso lo sceneggiato Rai con Gino Cervi. Il mio personale Maigret, invece, ha il volto di Bruno Cremer. L’attore, nato a Parigi, era figlio di belgi e, per me, era davvero la perfetta personificazione del Commissario Maigret e, perché no, di quella nostalgia del Belgio tanto viva in Georges Simenon. Forse sono troppo all’antica ma non riesco a farmi piacere il Commissario Maigret impersonato da Sergio Castellitto e da Rowan Atikson.
I luoghi del Commissario Maigret a Parigi
I romanzi del Commissario Maigret sono stati scritti da Georges Simenon dal 1931 al 1972. Sono ben 75, tra romanzi e racconti. Una simile produzione, con un personaggio unico come tema centrale, è paragonabile solo ai romanzi di Agatha Christie con protagonista Hercule Poirot. In quest’ultimo caso i romanzi sono “solo” 33 con 5 antologie di racconti. Se la mente non m’inganna, arriviamo a 72 storie. Tornando alla Parigi del Commissario Maigret, Simenon racconta una città molto intima, più nei suoi interni (il commissariato, i bistrot, la casa) che nei suoi esterni. Questo ha sicuramente facilitato il fatto di ambientare le storie in un periodo di grande cambiamento. La Parigi degli Anni ’30 non era di certo la Parigi degli Anni ’70 degli ultimi romanzi ma questo non ha scalfito di un centimetro Simenon e il suo personaggio. I luoghi che vi racconterò sono quindi:
- Dove il Commissario Maigret viveva
- Dove il Commissario Maigret lavorava
- Dove il Commissario Maigret mangiava e beveva
Questi tre “cluster” sono tre grandi costanti dei romanzi con protagonista il Commissario Maigret. Per quel che mi riguarda, amo moltissimo Chiusa Nr.1. Il romanzo si svolge a nord, fuori Parigi. Ecco un libro che vorrei prendere come guida per un prossimo viaggio in Francia. Ne riparleremo, spero. Per quanto riguarda, invece, Parigi, potete tranquillamente passeggiare in quella porzione della città che va dal XI al XIX Arrondissement, fino all’Ile de la Cité per scoprire i luoghi di Maigret. Attraverserete zone molto belle come il Marais.
I luoghi di Maigret a Parigi: 132 Boulevard Richard-Lenoir

Iniziamo questo viaggio dal 132 di Boulevard Richard-Lenoir. Siamo nel XI Arrondissement di Parigi e le fermate della metropolitana più vicine sono varie: République, Oberkampf e Parmentier. Giusto per citarne tre. All’indirizzo che vi ho appena citato viveva il Commissario Maigret (a proposito… qual è il nome proprio del commissario? Simenon stesso lo cita poche volte. Ve lo dico verso la fine del post) con la sua adorata moglie. Proprio la sua casa e la sua quotidianità ci regalano un tema-nel-tema dei romanzi di Simenon: la cucina. La signora Maigret cucina benissimo. Se prendete la casa di Maigret come punto di partenza, potete incamminarvi verso Place de la République per poi proseguire su Rue du Temple e attraversare a piedi tutto il Marais finché non incontrerete l’Hôtel de Ville e, infine, le rive della Senna. Davanti a voi ci sarà l’Ile de la Cité.
I luoghi di Maigret a Parigi: 36 Quai des Orfèvres

Prendete il Pont au Change e metterete piede sull’Ile de la Cité. Camminando lungo Boulevard du Palais approderete su uno dei “Quai” che fanno da contorno a questa isola in mezzo alla Senna. Uno, giusto per citarne due, è Quai de la Corse e il secondo – quello che ci interessa per questo viaggio letterario a Parigi – è Quai des Orfèvres. Al numero 36 si trova quella che è a tutti gli effetti la sede della polizia parigina e dove, nei romanzi di Simenon, si trova l’ufficio del Commissario Maigret. Nei romanzi si fa menzione proprio al Palazzo di Giustizia parigino. Unico piccolo avvertimento: chiedete se potete fotografare. La polizia parigina ha proprio sede lì e magari non è il caso di fare miliardi di foto senza permesso. Il 36 Quai des Orfèvres è talmente un luogo iconico per il “noir francese” da essersi meritato non so quante citazioni di ogni genere. Una fra tutte? Un film che si intitola proprio come il famoso indirizzo.
I luoghi di Maigret a Parigi: la Brasserie Dauphine (e tutti i Bistrot di Parigi)
La Brasserie Dauphine, nei romanzi di Simenon, si trova in Place Dauphine. Il ristorante non esiste e non è mai esistito a Parigi. La piazza sì. La realtà vuole che Simenon stesso mangiasse in Rue de Harlay, proprio davanti al Palazzo di Giustizia di Parigi e lì si trovava una Brasserie che lui amava molto. Probabilmente è questa l’ispirazione per il luogo in cui Maigret va spesso a mangiare o dove si reca prima di tornare a casa dal lavoro. Nella versione televisiva di Bruno Cremer, Maigret è solito entrare nella Brasserie e dire “une bière“, col suo vocione deciso e la sua presenza massiccia. Quello, per me, è Maigret che, per la cronaca, si chiama Jules. Una delle costanti del Commissario Maigret, anche al di fuori della Brasserie Dauphine, è il fatto di ordinare “steak et frites“, ovvero bistecca e patatine fritte. Un vero classico dei menù di molti bistrot e brasserie, non solo a Parigi.
I luoghi di Maigret a Parigi: il Canale Saint Martin

Un luogo in più, per parlare di Parigi e del Commissario Maigret. Di non sola Amélie Poulain vive il Canal Saint Martin. Anzi. Una delle parti “cittadine” del canale inizia poca distanza dalla casa del Commissario Maigret e, se avete voglia di fare una passeggiata davvero interessante, io vi consiglio di seguirlo. Del resto, questo luogo piaceva a Simenon e anche al suo personaggio più famoso. Canali e acqua, sicuramente, ricordavano a Georges Simenon la sua Vallonia. E come dargli torto.
Sono poche le strade di Parigi che non ho percorso in lungo e in largo, con gli occhi ben aperti, ed è così che ho imparato a conoscere tutto il popolino dei marciapiedi, dal mendicante al borseggiatore, dalla fioraia alla vecchia ubriacona.
Le Memorie di Maigret – George Simenon – 1951
Che nostalgia di quando si poteva viaggiare! Ritorneranno quei tempi!! Per ora sogno con i tuoi articoli..
Che nostalgia anche per me e che voglia di tornare a programmare mille partenze. Grazie per sognare assieme a me.