
Il 25 gennaio è il giorno giusto per parlarvi del mio amore per il Galles. Perché? Perché in Galles, proprio oggi, si festeggia l’amore. Oggi è quello che comunemente viene chiamato “il San Valentino” del Galles, ovvero il giorno di St. Dwynwen. Quella che vedete in foto è la piccola chiesa dedicata a questa santa gallese che protegge gli innamorati in questa parte di Gran Bretagna. Restando in tema di amore, vi posso dire che il Galles, assieme al nord dell’Inghilterra, è la fetta di Gran Bretagna che più fa battere il mio cuore. I motivi sono molti e spero possano ispirarvi più di un viaggio in Gran Bretagna, non appena si potrà tornare a viaggiare.
Come organizzare un viaggio in Galles

Come organizzare un viaggio in Galles? Negli anni di vita di questo blog di viaggi (sono quasi 10), mi avete scritto davvero in tanti per chiedermi consigli per un viaggio in Galles. Questa nazione del Regno Unito è, spesso, poco considerata come parte di Gran Bretagna da visitare perché non ci sono voli diretti dall’Italia ma la soluzione è già pronta per essere servita su di un piatto d’argento. Il Galles non è immenso ma è denso di bellezza. Il mio consiglio principale è quello di non volerlo vedere tutto (a meno che voi non abbiate 3 settimane, come minimo, da dedicargli) ma di suddividerlo in tre zone:
- Il nord del Galles con base città come Caernarfon o Bangor
- Il centro del Galles con base Aberystwyth
- Il sud del Galles con base Cardiff o Swansea
Tutti questi luoghi sono perfetti da utilizzare come punto di riferimento per girare le contee circostanti. Sia dal punto di vista dei mezzi pubblici che da quello delle tematiche che potreste inserire nel vostro viaggio. Non mancherò di descrivervi degli itinerari appositi nell’arco dei prossimi mesi. Quello che vi consiglio io è di girare il Galles utilizzando i mezzi pubblici: sono davvero bene organizzati e vanno praticamente dappertutto. Sappiate che ci sono dei rover ticket o degli abbonamenti perfetti per risparmiare. Ve ne parlerò nei post degli itinerari specifici. E per il volo? Ah già, dimenticavo. Gli aeroporti migliori per raggiungere il Galles e iniziare il vostro viaggio sono:
- Bristol, perfetto per raggiungere Cardiff. La distanza è breve e i treni sono tanti. Se non trovate un volo per Bristol, provate con Birmingham.
- Liverpool o Manchester per il Galles del Nord. Il treno che porta verso Bangor passa da Chester e tra questa città e Liverpool ci sono 40 minuti di treno.
Partiamo? Queste erano le informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Galles. Ora diamo spazio al mio cuore che canta Calon Lân come se non ci fosse un domani.
Quello che amo del Galles: lingua e identità

Il Galles non è Inghilterra (ripetiamolo tutti almeno 10 volte) e il Gallese non è Gaelico. Il Gallese è una lingua che si parla da un sacco di tempo e, per molti, è la madre delle lingue celtiche. Giusto per farvi un esempio, il Bretone e il Cornish (la lingua che si parla in Cornovaglia) sono ovviamente parte del ventaglio delle lingue celtiche e hanno moltissimo di simile al gallese. Il discorso sarebbe super complesso e molto ostico. Quello che vi serve sapere è che la lingua gallese è un elemento totale di identità per i Gallesi e, soprattutto nel nord del paese (ma non solo) è parlata comunemente. È l’Inglese a essere una sorta di seconda lingua. Io amo moltissimo la lingua gallese. Mi piace ascoltarla nella canzoni tradizionali, così come resto “immagata” quando ascolto qualcosa in tv. Basta un semplice dialogo tra due persone. Se ci fate caso, nella serie tv Hinterland, si sente parlare gallese ogni tanto. Ecco, questa è la prima cosa che amo del Galles. La città da visitare per entrare a piè pari nella lingua gallese è Aberystwyth, dove si trova la Biblioteca Nazionale del Galles e dove è girato e ambientato Hinterland.
Quello che amo del Galles: il nord del paese

Non importa sia l’isola di Anglesey, Caernarfon con il suo castello o chissà che pezzo di Snowdonia: il nord del Galles è, per me, la parte più bella della nazione. Chi non è mai stato in Galles e ha voglia di riempirsi gli occhi di vastità, vento e wilderness… beh, è lì che deve andare. Non voglio togliere nulla al sud del paese, altrettanto capace di rapire il cuore, ma il nord ha qualcosa di totalizzante, come quegli amori che nascono e non ti spieghi come hanno fatto a prenderti così. Un luogo tra tutti? Aberdaron, almeno per me. Poche case, la spiaggia immensa, la scogliera dove amo rifugiarmi (ora col pensiero… ma se mi volete trovare, mi trovate là), due pub e l’autobus che arriva… proprio lì. Il mondo alla fine del mondo. Almeno per me.
Quello che amo del Galles: il cibo
Ve l’ho detto tante volte: il cibo, in Gran Bretagna, è una cosa seria e, come in tutte le parti del mondo, ha le sue particolarità, sia a livello di nazione che di regione o contea. Il Galles vanta una gastronomia davvero ricca e fatta di tanti elementi diversi. Un viaggio in gallese, per me, non è completo se non si assaggia, almeno una volta, quanto segue:
- Welsh Rarebit, soprattutto se amate il formaggio
- La birra locale: io propendo per la produzione della Purple Moose
- Il Laverbread: non facile da apprezzare (si tratta di alghe) ma fondamentale per la storia del Galles
Potrei stare qui giorni a parlarvi delle specialità del Galles. La cosa più facile è partire e assaggiare. Ovviamente quando si potrà tornare a viaggiare. Ultima curiosità: lo sapete che il gelato, in Galles, è tanta roba? Merito proprio di immigrati italiani. Almeno così si dice. Dove mangiare il gelato in Galles? Io voto per Tenby.
Quello che amo del Galles: i castelli

Lo sapete che il Galles è la nazione della Gran Bretagna con la più alta concentrazione di castelli? Tra castelli interi e rovine, ce ne sono quasi il doppio che in Scozia. Dobbiamo ringraziare il famigerato Edoardo I Plantageneto e le sue manie di espansione se ora possiamo viaggiare seguendo un itinerario che porta di castello in castello. Si tratta dell‘Iron Ring e vale davvero la pena di seguirlo, almeno una volta. Il mio preferito è il castello di Caernarfon ma anche quello di Conwy (qui in foto) merita molto. La vista del castello di Harlech, viaggiando lungo la Cardigan Bay in treno è qualcosa di grandioso. Oltre ai castelli di Edoardo I, il Galles conta anche costruizioni precedenti e -udite udite – anche dei forti romani. E questo ci porta dritti al paragrafo successivo.
Quello che amo del Galles: leggende, eroi e miti

Che non senta più dire che la terra di Re Artù è la Cornovaglia, ok? Re Artù è stato concepito a Tintangel ma lui vive e cresce in Galles ed è in Galles si trovano i luoghi legati al ciclo arturiano. Non a caso, è stato un gallese (Goffredo di Monmouth) a scrivere su carta tutte le leggende legate al mitico re. Fare un viaggio in Galles per ricercare i luoghi di Re Artù non è solo facile: è, soprattutto, bellissimo. Uno dei posti ai quali sono più legata è Bardsey Island (che vedete in foto), dove si dice sia sepolto Merlino (altro gallese, per favore chiamatelo Myrddin) in una bara di cristallo. Che sia vero? Quando riuscirò a tornarci, proverò a cercarlo. Ovviamente non c’è solo Artù nella mitologia gallese. La leggenda si fonde spesso con la storia per dare vita agli eroi e sostenerli nell’immaginario popolare. Volete un nome? Studiare la storia di Owain Glyndŵr. Poi ne parliamo.
Quello che amo del Galles: il rugby

Se ci addentriamo nel mito, non posso non parlarvi di rugby. Lo sport della palla ovale è uno dei simboli del Galles, indiscusso tanto quanto la presenza dei narcisi o la presenza del drago sulla bandiera nazionale. Il rugby è stato, per il passato del Galles, aggregazione e svago per una moltitudine di minatori che lavoravano nelle miniere del sud del paese. Ma non solo. Il rugby è proprio parte integrante dell’identità nazionale. Provate, almeno una volta nella vita, a trovarvi in Galles durante il Sei Nazioni e ascoltate cantare Hen wlad fy nhadau, ovvero Land of my Fathers, l’inno nazionale del Galles. Un verso dice Gwlad, Gwlad, pleidiol wyf i’m gwlad. Gwlad (si legge gulad) vuol dire patria, paese e quel verso dice patria, patria io sono con te. Ascoltare 40 mila gallesi, se non di più, cantare quel verso è quanto di più emozionante ci sia. È come se loro fossero tutti in campo e, probabilmente, è così. Provate. Poi mi direte.
Il mio amore per il Galles

Ricordo ancora il momento in cui ho scattato questa foto. A dire il vero ricordo ogni foto che mi provoca un sussulto nel cuore. Sotto l’ala dell’aereo c’è la foce del Severn, una sorta di lunghissimo fiordo che inizia poco a sud di Gloucester e finisce davanti a Weston-super-mare e, dall’altro lato, Cardiff. La foce del fiume è attraversata da Severn Bridge, che si vede proprio nella foto qui sopra. Quel ponte è il confine tra Galles e Inghilterra, per la parte sud. Quando lo vedo, mi viene in mente una puntata di Torchwood, lo spin-off del Doctor Who. Nell’episodio [spoiler] Gwen deve andare in Inghilterra e attraversa quel ponte. Suo marito Rhys Williams (è come dire Mario Rossi in Italia) le chiede se aveva il passaporto. Giusto per scherzare sulla rivalità tra Galles e Inghlterra. Io rido sempre come una matta perché mi immagino protagonista della stessa scena. Il Galles mi manca tanto perché mi manca come mi sento io quando sono là. Elizabeth Barret Browning scrisse un verso che fa più o meno così “ti amo non solo per come sei ma per come sono io quando sto con te“. Ecco il perché del mio amore per il Galles.
I love you not only for what you are, but for what I am when I am with you. I love you not only for what you have made of yourself, but for what you are making of me. I love you for the part of me that you bring out.
Elizabeth Barret Browning
Devo assolutamente andare nel Galles del Nord! Soliti mille sospiri!
Non hai idea dei sospiri che ho fatto io nello scrivere questo post. Per me è proprio amore.
Il Galles non solo e’ bistrattato dagli italiani ( che almeno hanno la scusa dei voli) ma anche dal resto della Gran Bretagna. Mio marito ( e tutti i nostri amici) mi prendono per matta quando dico che voglio visitare il Wales!!
Forse per questo resta tanto belli in alcune zone: io ho apprezzato particolarmente il fatto di non trovare nessuno in certi posti.
Che articolo delizioso Giovy, mi ha riportato in luoghi meravigliosi visitati ormai parecchi anni fa. Sono stata nel Galles una volta sola, una vacanza di pochi giorni proprio nel Galles del Nord… così denso di bellezza come dici tu! Ricordo di averne adorato i piccoli villaggi di mare e di essermi esaltata di fronte ai selvaggi scenari montani di Snowdonia. E poi lei, l’isola di Angelsey con tutti i suoi tesori, davvero indimenticabile! E che dire del gallese? Quei toponimi impronunciabili peggio di uno scioglilingua ci hanno accompagnato nelle nostre scorribande gallesi regalandoci tanto buonumore. Ohhhh come lo vorrei adesso un viaggio nel Galles!
Grazie mille, Ilaria!
Felice che il mio post ti piaccia: anch’io vorrei essere là. Anzi, vorrei proprio potermi teletrasportare ad Aberdaron in questi giorni. Me ne starei sulla mia scogliera adorata.
Ciao!
Mia figlia vive a Cardiff. A fine luglio ho 5 giorni interi a disposizione per vedere una parte di Galles. Vorrei poche destinazioni e prettamente sul mare, vorrei poter fare qualche passeggiata. Al momento non mi interessano visite a castelli o altro. Dove mi consigli di andare? Mio marito preferisce noleggiare un’auto. Cardiff e dintorni l’ho già visitata. Grazie se vorrai darmi consigli.
Giovanna
Ciao,
se vuoi vedere qualcosa di bello, da Cardiff segui la costa (c’è proprio la strada costiera) e raggiungi Swansea.
Da lì, vai a vedere Rhossili Bay. Una meraviglia!